CMC Ravenna 6,875% 2017-22 (XS1645764694) - 6% 2017-23 (XS1717576141)

Internazionale 26/07/19

Lo scandalo delle dighe

Il ministro delle finanze keniano Henry Rotich (nella foto) è stato arrestato il 22 luglio, insieme ad alti funzionari del tesoro keniano e al manager italiano Paolo Porcelli, nell'ambito di un'inchiesta per corruzione. Rotich è accusato di aver pilotato l'appalto per la costruzione di due dighe, Kimwarer e Arror, vinto dall'azienda italiana Cmc di Ravenna, di cui Porcelli è direttore generale. Secondo gli inquirenti, l'appalto valeva 450 milioni di dollari, ma il contratto sarebbe stato chiuso a 164 milioni di dollari in più. Le dighe non sono state ancora costruite. L'arresto in massa dei vertici del ministero delle finanze per il più spudorato furto della storia del paese dimostra che abbiamo toccato il fondo, commenta il Daily Nation.
 
Era l’ora !!!
Era l’ora che coloro i quali ci hanno portato via tutto scientificamente iniziassero pure loro a temere.
Meritate le celle di Nairobi è gettata la chiave.
Noi abbiamo perso tutto ??!
Tranquilli che presto pure a voi verrà presentato il conto, in questo caso dalla magistratura.
 
Me lo richiedo nuovamente...
Ravenna
Bibbiano
Bio On
Che cosa hanno in comune ???
LA REGIONE
E chi la guida
È evidente che questo è il minimo comun denominatore.
C’è palese un mega tentativo di insabbiamento, sono certo che alla fine avremo giustizia.
Io qui ho perso moltissimo, auguro a questi signori medesima sorte.
Io mi sono comportato sempre con estrema onesta e correttezza, affidando magari incautamente i miei pochi risparmi a personaggi che non meritavano tali attenzioni.
Gettiamo la chiave, altro non meritano
Ne qui ne in Kenya
 
Me lo richiedo nuovamente...
Ravenna
Bibbiano
Bio On
Che cosa hanno in comune ???
LA REGIONE
E chi la guida
È evidente che questo è il minimo comun denominatore.
C’è palese un mega tentativo di insabbiamento, sono certo che alla fine avremo giustizia.
Io qui ho perso moltissimo, auguro a questi signori medesima sorte.
Io mi sono comportato sempre con estrema onesta e correttezza, affidando magari incautamente i miei pochi risparmi a personaggi che non meritavano tali attenzioni.
Gettiamo la chiave, altro non meritano
Ne qui ne in Kenya

Non sperare troppo nella giustizia, almeno in quella della magistratura italiana, basta vedere gente come Formigoni, che pur ritenuto colpevole, si è fatto meno di 6 mesi in carcere ed ora è ai domiciliari e si potrebbero fare esempi simili a decine. L'unica cosa su cui fare attenzione in Italia è che se rubi è meglio che rubi molto, tanto le pene non sono proporzionate e a rubare polli non conviene molto. I nostri "eroi" sono stati molto bravi in quello che hanno fatto e non mi riferisco certo alle costruzioni edili. In alcuni paesi ai ladri tagliano ancora le mani e ai corrotti e corruttori li fucilano, qualcuno li definirebbe come sistemi barbari, ma personalmente non sono della stessa idea, l'importante è essere sicuri della colpevolezza, ma arrivati al dunque colpire duro e senza pietà, è questa la vera e unica giustizia.
 
Ultima modifica:
Su YouTube c’è un filmato di 30 minuti di accuse di un certo gabriele Greco o Grego sullo scandalo bio on.
Ma quando ci sarà la stessa cosa su CMC ???
Me lo auguro di cuore
Saluti
 
il Resto del Carlino Ravenna - 31/07/19
L' INCHIESTA SU CORRUZIONE IERI NUOVA UDIENZA SUL CASO CHE VEDE SOTTO ACCUSA IL DIRETTORE GENERALE DELLA CMC
Caso Porcelli, il Kenya non molla la presa: «È un latitante»
KENYANREPORT, Al Jazeera, Cnbc Africa: numerosi media internazionali hanno dato ieri notizia di una seconda udienza presso il tribunale di Nairobi in merito alla vicenda di presunta corruzione che vede nel mirino dei magistrati africani il consorzio Cmc - Itinera (società del gruppo Gavio), il direttore generale della cooperativa di via Trieste Paolo Porcelli e due dirigenti dell' azienda partner. I media riferiscono che lunedì sarebbe stato emesso il mandato di cattura internazionale, con richiesta all' Italia di estradizione, a carico del manager ravennate, naturalmente assente alla seconda udienza a Nairobi. Il procuratore speciale Taib Ali Taib ha affermato che Porcelli «dovrebbe essere dichiarato latitante». In Kenya, quella contro Cmc-Itinera sembra essere diventata la 'madre di tutte le battaglie' in nome di un nuovo corso anti-corruzione molto sfruttato negli slogan tra una fazione politica e l' altra.
I magistrati kenioti ipotizzano la violazione di alcune regole previste dalla legge locale, che avrebbe viziato il conferimento di due appalti da parte dello stato del Kenya alle imprese italiane Cmc e Itinera (poi associatesi in una joint venture) sulla base di una gara bandita a livello internazionale. «Il mancato rispetto di queste prescrizioni - sostengono gli avvocati Robert Amsterdam e Ermenegildo Costabile, che curano gli interessi dell' azienda ravennate - non riguarderebbe l' operato dell' Ing. Porcelli e della joint venture Cmc-Itinera. Infatti, a costoro non vengono addebitate le relative ipotesi di reato, che sono rivolte esclusivamente ai pubblici ufficiali del Kenya. Non si capisce, quindi, né viene spiegato, perché l' ing. Porcelli e la joint venture Cmc-Itinera possano essere chiamati a rispondere del solo fatto che viene loro imputato e, cioè, di aver incassato l' acconto sulla realizzazione delle opere, così come era previsto nei contratti». In relazione al capo d' imputazione sul finanziamento, Costabile e Amsterdam sottolineano che «questo è stato oggetto di specifico contratto che è stato sottoscritto tra il Kenya e un pool di operatori finanziari di primario standing internazionale, preceduto da complesse trattative sulle condizioni economiche a cui i rappresentanti delle imprese affidatarie delle opere da realizzare hanno solo assistito. La joint venture aveva partecipato e si era aggiudicata le gare d' appalto di cui si discute in regime di concorrenza e nel pieno rispetto della normativa».
 
Corriere di Romagna - 31/07/19

I legali: «Le violazioni non riguarderebbero l' operato di Porcelli e Cmc»
RAVENNA I legali della Cmc tengono a fare chiarezza sulla posizione della società in merito alla vicenda giudiziaria che lo vede coinvolto in Kenya. Secondo l' accusa, per Paolo Porcelli e gli altri 27 indagati viene ipotizzata la violazione di alcune regole previste dalla legge locale, che avrebbero viziato il conferimento di due appalti da parte dello stato del Kenya alle imprese italiane Cmc e Itinera (poi associatesi in una joint venture) sulla base di una gara bandita a livello internazionale.
«Il mancato rispetto di queste prescrizioni - sostengono gli avvocati Costabile e Amsterdam - non riguarderebbe l'operato dell' Ing. Porcelli e della joint venture Cmc-Itinera. Infatti, a costoro non vengono addebitate le relative ipotesi di reato, che sono rivolte esclusivamente ai pubblici ufficiali del Kenya. Non si capisce, quindi, né viene spiegato, perché Porcelli e Cmc-Itinera possano essere chiamati a rispondere del solo fatto che viene loro imputato e, cioè, di aver incassato l' acconto sulla realizzazione delle opere, così come era previsto nei contratti».
In relazione al capo d' imputazione sul finanziamento poi, Costabile e Amsterdam sottolineano che «è stato oggetto di specifico contratto che è stato sottoscritto tra il Kenya e un pool di operatori finanziari di primario standing internazionale, preceduto da complesse trattative sulle condizioni economiche a cui i rappresentanti delle imprese affidatarie delle opere da realizzare hanno solo assistito. La joint venture aveva partecipato e si era aggiudicata le gare d' appalto di cui si discute in regime di concorrenza e nel pieno rispetto della normativa».
 
Egregio Signor Porcelli,
a noi, a suo tempo con le dichiarazioni fatte, ci ha fregati e abbiamo perso tutto.
Speriamo VIVAMENTE che il Kenya ci possa rendere giustizia.
Attendiamo veramente fiduciosi...
Nel mentre, a Lei e poco consigliabile uscire di casa per non essere agguantato dai kenyoti che è risaputo corrono corrono corrono.
Buone ferie, le nostre per quest’anno sono rovinate a causa di CMC
 
CMC. Emesso il mandato di cattura internazionale per Porcelli
CMC. Emesso il mandato di cattura internazionale per Porcelli
La difesa: "Tutto è avvenuto nel pieno rispetto della normativa”
CMC, Porcelli e il Kenya
Stando a quanto riportato da molti media internazionali, si sarebbe svolta una seconda udienza presso il tribunale di Nairobi in merito alla vicenda di presunta corruzione che avrebbe come protagonista il Direttore Generale della CMC: Paolo Porcelli.
La notizia del presunto mandato di arresto emesso dalle autorità del Kenya ai danni di Porcelli risale a lunedì 22 luglio: il dirigente della Cooperativa, già in passato Direttore costruzioni estero e Direttore Africa Australe, sarebbe coinvolto nella vicenda che ha portato all’arresto del Ministro delle Finanze kenyota Harry Rotich, accusato proprio di corruzione nell’ambito della costruzione, da parte della CMC, di due dighe, il cui costo sarebbe aumentato da 446 a 610 milioni.
L’azienda di via Trieste ha però diffuso una smentita, dichiarando di non aver ricevuto nessuna comunicazione ufficiale dalle Autorità africane.
Mandato di cattura a carico di Porcelli
I media internazionali riferiscono che lunedì sarebbe stato emesso il mandato di cattura internazionale, con richiesta all’Italia di estradizione, a carico di Porcelli.
Come riporta Il Resto del Carlino in edicola oggi, il procuratore speciale Taib Ali Taib ha affermato che Porcelli “dovrebbe essere dichiarato latitante”.
I magistrati kenioti ipotizzano la violazione di alcune regole previste dalla legge locale, che avrebbe viziato il conferimento di due appalti da parte dello stato del Kenya alle imprese italiane Cmc e Itinera (poi associatesi in una joint venture) sulla base di una gara bandita a livello internazionale.
La difesa
Sempre stando a quanto riportato da Il Resto del Carlino, gli avvocati che curano gli interessi dell’azienda ravennate avrebbero affermato: “Il mancato rispetto di queste prescrizioni non riguarderebbe l’operato dell’Ing. Porcelli e della joint venture Cmc-Itinera. Infatti, a costoro non vengono addebitate le relative ipotesi di reato, che sono rivolte esclusivamente ai pubblici ufficiali del Kenya. Non si capisce, quindi, né viene spiegato, perché l’ing. Porcelli e la joint venture Cmc-Itinera possano essere chiamati a rispondere del solo fatto che viene loro imputato e, cioè, di aver incassato l’acconto sulla realizzazione delle opere, così come era previsto nei contratti”.

Per quanto riguarda il capo d’imputazione sul finanziamento, gli avvocati hanno sottolineato che “La joint venture aveva partecipato e si era aggiudicata le gare d’appalto di cui si discute in regime di concorrenza e nel pieno rispetto della normativa”.
 

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