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Il Resto del Carlino Ravenna 02/08/19
Cmc e Anas, la tregua porta 52 milioni
Riaprono i cantieri in Sicilia. La cooperativa: «Grazie a Conte e Toninelli»

RIAPRONO i cantieri Cmc in Sicilia, ripartono all' insegna del dialogo i rapporti con Anas superando così il contenzioso giudiziario tra le parti, mentre si lavora per pagare gli stipendi rimasti arretrati. E' questo il bilancio della 'due giorni' romana della cooperativa di via Trieste che mercoledì ha avuto un incontro (il più decisivo dei due) al ministero delle Infrastrutture e ieri al ministero dello Sviluppo economico. Cmc si è presentata al Mit con il presidente Alfredo Fioretti, il coordinatore degli advisor Domenico Trombone e il legale del team Andrea Zoppini. Per il governo, Stefania Colonna (segretaria particolare del ministro Toninelli) e Rosaria Giordano della Presidenza del Consiglio. Massimo Simonini e un alto dirigente per Anas.
«Nell' incontro - spiega una nota della Cmc - è stato raggiunto un accordo di massima tra i vertici di Anas e del Gruppo cooperativo per porre fine al contenzioso giudiziario pendente tra le parti, consentendo così la progressiva riattivazione dei cantieri delle opere strategiche per la viabilità della Sicilia». Per chiudere il caso siciliano Cmc riceverà da Anas 52 milioni: 32 subito, 10 a 60 giorni e 10 andranno direttamente da società autostrade alle imprese dell' isola che vantano crediti.
Chiara, quindi, la soddisfazione della cooperativa ravennate investita di una buona dose di credibilità e rafforzata dal ritorno alla normalità dei rapporti con Anas. Non a caso la coop ringrazia Conte e Toninelli, «oltre a tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte che hanno partecipato ai numerosi incontri», per l' impegno «finalizzato a dare una prospettiva di continuità alla cooperativa nonché di sviluppo alle aziende siciliane coinvolte direttamente nella realizzazione delle arterie viarie di collegamento».
La ripresa dei cantieri è infatti fondamentale «per il sostegno di centinaia di imprese che operano in Sicilia, per il bene del territorio siciliano e dei dipendenti delle aziende coinvolte e del gruppo cooperativo.
Grazie anche al ruolo del Governo su tematiche dal forte impatto sociale come questa, la società conferma l' impegno a portare avanti il piano concordatario e quindi a superare la temporanea situazione di tensione finanziaria in cui si trova». Ieri al ministero dello Sviluppo economico si è tenuto invece il tavolo di monitoraggio sulla Cmc presieduto dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial. L' azienda ha sottolineato che «con il via libera al piano concordatario potranno essere messe in atto quelle misure che dovranno consentire la continuità aziendale, riguardo sia al prosieguo dei lavori nei vari cantieri in cui opera la Cmc sia al pagamento dei creditori». Sul versamento degli stipendi dei lavoratori, l' azienda ha inoltre informato che «sta lavorando per recuperare i ritardi accumulati».
Lorenzo Tazzari.
 
Corriere di Romagna 02/08/19
Contenzioso sui cantieri siciliani: raggiunto l' accordo tra Cmc e Anas - di ALESSANDRO CICOGNANI
Riattivazione progressiva dei lavori e in contemporanea anche della linea di finanziamento
RAVENNA Ci sono voluti mesi, ma finalmente Cmc e Anas hanno trovato un accordo per mettere la parola fine al contenzioso sui cantieri siciliani Bolognetta ed Empedocle 2. A cercare di far tornare la pace tra le due società il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, davanti al quale mercoledì si sono trovati i vertici di Anas e del gruppo cooperativo.
Per un giorno il colosso ravennate dell' edilizia ha quindi messo da parte i pensieri sul riassetto industriale legato al concordato preventivo chiesto alla fine dell' anno scorso e che a novembre dovrà essere votato dai creditori, per portare a casa un risultato positivo e che soprattutto dovrebbe portare denaro nelle casse della cooperativa.
«Nell'incontro - spiega direttamente Cmc -, che si inserisce all' interno di un percorso di collaborazione tra l' azienda e le istituzioni che va avanti da mesi, è stato raggiunto un accordo di massima tra i vertici di Anas e del gruppo cooperativo per porre fine al contenzioso giudiziario pendente tra le parti, consentendo così la progressiva riattivazione dei cantieri e delle opere strategiche per la viabilità della regione Sicilia».
Boccata d' ossigeno In buona sostanza, con la pace di ieri, il contenzioso da 800 milioni di euro su cui si sarebbe dovuto pronunciare il giudice dovrebbe venire meno. E in contemporanea verrà riattivata la linea di finanziamento interrotta da mesi, così che la cooperativa di via Trieste possa far fronte ai pagamenti arretrati nei confronti dei fornitori e soprattutto avere il denaro per il proseguo e l' ultimazione delle due opere.
I tempi L' accordo, che sarà perfezionato nei prossimi giorni, dovrebbe quindi consentire la stabile prosecuzione dei lavori sia sui cantieri del secondo lotto della statale 640 "Strada degli Scrittori", facente parte dell' itinerario "Agrigento - Caltanissetta - Autostrada A19" che del cantiere per l' adeguamento del tratto Bolognetta -Bivio Manganaro, lungo l' itinerario Palermo Agrigento. E Cmc è pronta a rimettere in moto i suoi operai da subito.
I lavori sono infatti fermi da dicembre dell' anno scorso, ossia da quando la cooperativa ha fatto richiesta al tribunale di Ravenna per l' accesso al concordato in bianco. Operazione a cui è seguita la richiesta di concordato, dopo due mesi, delle società Empedocle 2 e Bolognetta, creato ad hoc proprio per l' esecuzioni delle due importanti opere.
«La ripresa dei cantieri- scrive Cmc - è infatti fondamentale per il sostegno di centinaia di imprese che operano in Sicilia, per il bene del territorio siciliano e dei dipendenti delle aziende coinvolte e del gruppo cooperativo. Grazie anche all' impegno del Governo su tematiche dal forte impatto sociale come questa, la società conferma l' impegno a portare avanti il piano concordatario e quindi superare la temporanea situazione di tensione finanziaria in cui si trova».
È in questo senso che Cmc «ringrazia il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, e il ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli». E sempre ieri è stato lo stesso ministro pentastellato, in occasione di un convegno sul decreto sblocca cantieri alla Camera, a parlare dell' accordo tra Anas e Cmc dicendo: «Finalmente una bella notizia».
 
Il Resto del Carlino Ravenna 02/08/19
Cmc e Anas, la tregua porta 52 milioni
Riaprono i cantieri in Sicilia. La cooperativa: «Grazie a Conte e Toninelli»

RIAPRONO i cantieri Cmc in Sicilia, ripartono all' insegna del dialogo i rapporti con Anas superando così il contenzioso giudiziario tra le parti, mentre si lavora per pagare gli stipendi rimasti arretrati. E' questo il bilancio della 'due giorni' romana della cooperativa di via Trieste che mercoledì ha avuto un incontro (il più decisivo dei due) al ministero delle Infrastrutture e ieri al ministero dello Sviluppo economico. Cmc si è presentata al Mit con il presidente Alfredo Fioretti, il coordinatore degli advisor Domenico Trombone e il legale del team Andrea Zoppini. Per il governo, Stefania Colonna (segretaria particolare del ministro Toninelli) e Rosaria Giordano della Presidenza del Consiglio. Massimo Simonini e un alto dirigente per Anas.
«Nell' incontro - spiega una nota della Cmc - è stato raggiunto un accordo di massima tra i vertici di Anas e del Gruppo cooperativo per porre fine al contenzioso giudiziario pendente tra le parti, consentendo così la progressiva riattivazione dei cantieri delle opere strategiche per la viabilità della Sicilia». Per chiudere il caso siciliano Cmc riceverà da Anas 52 milioni: 32 subito, 10 a 60 giorni e 10 andranno direttamente da società autostrade alle imprese dell' isola che vantano crediti.
Chiara, quindi, la soddisfazione della cooperativa ravennate investita di una buona dose di credibilità e rafforzata dal ritorno alla normalità dei rapporti con Anas. Non a caso la coop ringrazia Conte e Toninelli, «oltre a tutti i rappresentanti delle istituzioni coinvolte che hanno partecipato ai numerosi incontri», per l' impegno «finalizzato a dare una prospettiva di continuità alla cooperativa nonché di sviluppo alle aziende siciliane coinvolte direttamente nella realizzazione delle arterie viarie di collegamento».
La ripresa dei cantieri è infatti fondamentale «per il sostegno di centinaia di imprese che operano in Sicilia, per il bene del territorio siciliano e dei dipendenti delle aziende coinvolte e del gruppo cooperativo.
Grazie anche al ruolo del Governo su tematiche dal forte impatto sociale come questa, la società conferma l' impegno a portare avanti il piano concordatario e quindi a superare la temporanea situazione di tensione finanziaria in cui si trova». Ieri al ministero dello Sviluppo economico si è tenuto invece il tavolo di monitoraggio sulla Cmc presieduto dal vice capo di gabinetto Giorgio Sorial. L' azienda ha sottolineato che «con il via libera al piano concordatario potranno essere messe in atto quelle misure che dovranno consentire la continuità aziendale, riguardo sia al prosieguo dei lavori nei vari cantieri in cui opera la Cmc sia al pagamento dei creditori». Sul versamento degli stipendi dei lavoratori, l' azienda ha inoltre informato che «sta lavorando per recuperare i ritardi accumulati».
Lorenzo Tazzari.

Apparentemente una buona notizia, peccato che il contenzioso con ANAS era per poco meno di un miliardo, chiaramente molto pompato, ma se viene chiuso con soli 52 milioni e considerando che i soli debiti con le aziende siciliane è di 50 milioni si capisce quanto tutto questo sia solo fumo negli occhi o poco più. Il bello è che questi insistono con il dire che si tratta di una momentanea mancanza di liquidità ed è passato quasi un anno. Bisogna veramente essere dei creduloni, oltre ogni limite, per considerare attendibili le dichiarazioni di questi qui.
 
Ultima modifica:
Ossia? Non ho capito un cavolo
Sta di fatto cambiando la proposta nostra offrendo bond o addirittura sta cercando di emetterne altri(penso impossibile)

Non sarebbe cosa strana che una azienda con l'acqua alla gola cerchi di emettere un nuovo bond, chiaramente di tipo garantito, per ottenere la liquidità che nessuno gli vuole più dare. Quindi nel caso immagino sarebbe una nuova emissione con diritti prioritari rispetto ai nostri, così se la baracca salta non rimane nulla. Chiaro che nel caso questi sono bond che finiscono nelle mani di pochissimi o di un solo acquirente. Dubito che vogliano sostituire solo uno dei due bond attuali, anche se la cifra potrebbe farlo pensare.
 
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Ossia? Non ho capito un cavolo
Sta di fatto cambiando la proposta nostra offrendo bond o addirittura sta cercando di emetterne altri(penso impossibile)

I performance bonds afferiscono ai contratti obbligazionari di garanzia, vedi fidejussioni. Le banche garantiscono la solvibilità dell'appalto al committente qualora il costruttore venga meno ai suoi obblighi.
 
Ossia? Non ho capito un cavolo
Sta di fatto cambiando la proposta nostra offrendo bond o addirittura sta cercando di emetterne altri(penso impossibile)


perche' .......................................mi sembra che sia una buona notizia
 
I performance bonds afferiscono ai contratti obbligazionari di garanzia, vedi fidejussioni. Le banche garantiscono la solvibilità dell'appalto al committente qualora il costruttore venga meno ai suoi obblighi.

sei sicuro che stanno adottando il metodo................due pesi e due misure
 

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