Proteus40
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Notizia fresca fresca, forse il Porcelli non mente, pagati 22 milioni, però mi risultavano 30 quelli dovuti da ANAS, ma al mercato sembra non fregare nulla e il prezzo continua a cadere.
Cmc/2. L’Anas ha pagato 22 milioni di euro nei giorni scorsi per i due Sal in Sicilia
Alessandro Arona
Secondo il direttore Porcelli era il primo tassello per recuperare liquidità. Ma la Regione denuncia ritardi nei cantieri e chiede di «mandare via» Cmc
L’Anas ha pagato nei giorni scorsi alla cooperativa Cmc di Ravenna (numero 4 in Italia tra le imprese di costruzione) 22 milioni di euro per lavori effettuati per il progetto della superstrada Agrigento-Caltanissetta, di cui Cmc è capofila come general contractor (legge obiettivo), con i nomi di Empedocle 1 ed Empedocle 2. In entrambi i casi si tratta di incassi che Cmc si aspettava di ottenere già nella prima parte dell’anno, e che insieme ai ritardi nelle commesse idriche al’estero (in Kenya e in Nepal) hanno portato a mancati incassi per 108 milioni di euro nel corso del 2018, tali da
portare a un peggioramento della posizione finanziaria netta rettificata della società (debiti meno disponibilità liquide) dai 670 milioni di fine 2017 fino a 825 miloni, portando nella semestrale al 30 giugno 2018 il rapporto Pfn/Ebitda, già alto nel 2017 (3,84), vicino alla soglia di rischio considerata dagli analisi finanziari intorno a quattro, al valore “da allarme” di 5,84.
Dopo la comunicazione al mercato dei mancati incassi, avventa da parte di Cmc il 15 ottobre, il 19 ottobre il direttore generale Paolo Porcelli ha spiegato a Radiocor Plus che tutte le cause di quei ritardi erano state risolte proprio nelle ultime settimane, e che i pagamenti sarebbero arrivati entro l’anno, riportando la posizione finanziaria netta della società in zona di sicurezza. Il primo tassello doveva essere proprio quello dell’Anas. Fonti della società confermano che i Sal sono stati concordati con la coop nelle settimane scorse, e proprio nei giorni scorsi sono partiti i bonifici con i pagamenti, per complessivi 22 milioni di euro. Altri contenziosi restano però aperti tra Anas e Cmc su quei cantieri, sia per il riconoscimento di riserve (extracosti) su lavori finiti, sia per extracosti rilevati dalla società (e contestati dall’Anas) su lavori ancora da eseguire.
Nei giorni scorsi, peraltro, l’assessore della Regione Siciliana Marco Falcone (giunta Musumeci) ha chiesto esplicitamente all’Anas di “mandare via” Cmc, denunciando pesanti ritardi nei cantieri verificati dagli ispettori regionali: «La situazione sulla Caltanissetta-Agrigento è preoccupante – denuncia l'assessore Falcone, che ha disposto le verifiche – Malgrado le rassicurazioni avute sino a venerdì scorso a Roma, abbiamo accertato una ingiustificata battuta d'arresto nei lavori che si ripete in maniera inspiegabile». L'esponente della giunta Musumeci – secondo quanto raccontato dal quotidiano meridionews – ha chiesto quindi ad Anas, titolare dell'appalto, di «stare al fianco della Regione e dei siciliani. Faccia rispettare un contratto più volte mortificato dalla Cmc – aggiunge – mandando via un'impresa che sta offendendo non solo il proprio prestigio, ma anche la dignità dell'intera Isola».
Il raddoppio della strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento è una delle più importanti opere in costruzione in Sicilia. Una prima tratta, quella che da Porto Empedocle arriva con l'innesto della statale 626 Caltanissetta-Gela, è stata completata ed è funzionante. La Cmc deve realizzare altri 28,2 chilometri fino allo svincolo Imera della A19, per un appalto da quasi 900 milioni di euro. Un percorso che include cinque gallerie artificiali, quattro tunnel, 13 viadotti, dieci cavalcavia, un cavalca ferrovia, un ponte ad unica campata. Ma stando al personale dell'ufficio di gabinetto inviato da Falcone a lavoro è stato trovato un solo operaio). La strada sarebbe dovuta essere consegnata nell'aprile del 2016. Ma, stando a quanto riferisce Anas, Cmc chiede più soldi per aumento di spese.
In giornata si attendono chiarimenti da parte di Cmc sugli altri pagamenti attesi dalle commesse estere.
Cmc/2. L’Anas ha pagato 22 milioni di euro nei giorni scorsi per i due Sal in Sicilia
Alessandro Arona
Secondo il direttore Porcelli era il primo tassello per recuperare liquidità. Ma la Regione denuncia ritardi nei cantieri e chiede di «mandare via» Cmc
L’Anas ha pagato nei giorni scorsi alla cooperativa Cmc di Ravenna (numero 4 in Italia tra le imprese di costruzione) 22 milioni di euro per lavori effettuati per il progetto della superstrada Agrigento-Caltanissetta, di cui Cmc è capofila come general contractor (legge obiettivo), con i nomi di Empedocle 1 ed Empedocle 2. In entrambi i casi si tratta di incassi che Cmc si aspettava di ottenere già nella prima parte dell’anno, e che insieme ai ritardi nelle commesse idriche al’estero (in Kenya e in Nepal) hanno portato a mancati incassi per 108 milioni di euro nel corso del 2018, tali da
portare a un peggioramento della posizione finanziaria netta rettificata della società (debiti meno disponibilità liquide) dai 670 milioni di fine 2017 fino a 825 miloni, portando nella semestrale al 30 giugno 2018 il rapporto Pfn/Ebitda, già alto nel 2017 (3,84), vicino alla soglia di rischio considerata dagli analisi finanziari intorno a quattro, al valore “da allarme” di 5,84.
Dopo la comunicazione al mercato dei mancati incassi, avventa da parte di Cmc il 15 ottobre, il 19 ottobre il direttore generale Paolo Porcelli ha spiegato a Radiocor Plus che tutte le cause di quei ritardi erano state risolte proprio nelle ultime settimane, e che i pagamenti sarebbero arrivati entro l’anno, riportando la posizione finanziaria netta della società in zona di sicurezza. Il primo tassello doveva essere proprio quello dell’Anas. Fonti della società confermano che i Sal sono stati concordati con la coop nelle settimane scorse, e proprio nei giorni scorsi sono partiti i bonifici con i pagamenti, per complessivi 22 milioni di euro. Altri contenziosi restano però aperti tra Anas e Cmc su quei cantieri, sia per il riconoscimento di riserve (extracosti) su lavori finiti, sia per extracosti rilevati dalla società (e contestati dall’Anas) su lavori ancora da eseguire.
Nei giorni scorsi, peraltro, l’assessore della Regione Siciliana Marco Falcone (giunta Musumeci) ha chiesto esplicitamente all’Anas di “mandare via” Cmc, denunciando pesanti ritardi nei cantieri verificati dagli ispettori regionali: «La situazione sulla Caltanissetta-Agrigento è preoccupante – denuncia l'assessore Falcone, che ha disposto le verifiche – Malgrado le rassicurazioni avute sino a venerdì scorso a Roma, abbiamo accertato una ingiustificata battuta d'arresto nei lavori che si ripete in maniera inspiegabile». L'esponente della giunta Musumeci – secondo quanto raccontato dal quotidiano meridionews – ha chiesto quindi ad Anas, titolare dell'appalto, di «stare al fianco della Regione e dei siciliani. Faccia rispettare un contratto più volte mortificato dalla Cmc – aggiunge – mandando via un'impresa che sta offendendo non solo il proprio prestigio, ma anche la dignità dell'intera Isola».
Il raddoppio della strada statale 640 Caltanissetta-Agrigento è una delle più importanti opere in costruzione in Sicilia. Una prima tratta, quella che da Porto Empedocle arriva con l'innesto della statale 626 Caltanissetta-Gela, è stata completata ed è funzionante. La Cmc deve realizzare altri 28,2 chilometri fino allo svincolo Imera della A19, per un appalto da quasi 900 milioni di euro. Un percorso che include cinque gallerie artificiali, quattro tunnel, 13 viadotti, dieci cavalcavia, un cavalca ferrovia, un ponte ad unica campata. Ma stando al personale dell'ufficio di gabinetto inviato da Falcone a lavoro è stato trovato un solo operaio). La strada sarebbe dovuta essere consegnata nell'aprile del 2016. Ma, stando a quanto riferisce Anas, Cmc chiede più soldi per aumento di spese.
In giornata si attendono chiarimenti da parte di Cmc sugli altri pagamenti attesi dalle commesse estere.