Titoli di Stato area Euro Comitato Risparmiatori Grecia - Uniamoci (3 lettori)

tommy271

Forumer storico
Le denunce iniziano a piovere dalla Germania sullo PSI +

Attraverso il processo giudiziario si muovono contro le banche statali greci, i 110 obbligazionisti tedeschi rappresentati da Groepper Koepke

12/03/12 - 19:03



Prima è stato completato il + PSI, poi sono iniziate le cause, come ci si aspettava ...

Secondo le ultime informazioni, esperti legali provenienti da Germania, in rappresentanza di 110 possessori di bond greci ha annunciato oggi l'intenzione di procedere immediatamente con azioni legali contro le banche e lo Stato greco per il progetto di scambio sulle obbligazioni greche.

Questo studio legale, con sede ad Amburgo, ha detto che la maggior parte degli investitori che rappresenta, hanno speso circa 100 a 500.000 € per l'acquisto di obbligazioni greche. Il più grande investimento è di 3 milioni di euro.
Tuttavia, gli avvocati non sono nomi qualsiasi delle banche, a cui si stanno preparando a presentare reclami.

Alla stessa informazione, si stima che azioni legali verranno depositate in Washington. Attraverso queste azioni legali saranno accusa contro le banche per non aver consigliare correttamente sui rischi derivanti dal possesso di titoli di stato greci.

Separatamente, lo studio legale si prevede di presentare una richiesta secondo cui la Grecia, durante il processo di scambio del titolo, ha violato un trattato greco-tedesca, che mira a proteggere gli investitori dai rischi politici tedeschi.
Questo studio legale è Groepper Koepke.


BankingNews.gr | Online ????????? ?????????
 

jobau

Nuovo forumer
vi allego una "rozza" sintesi che sto inviando a politici di conoscenza.
Vi chiederei magari di "raffinarla" per farne una base comune in modo da spiegare l'evoluzione dei fatti, le nostre ragioni e le possibili soluzioni


Si tratta dei titoli di stato (bond) della repubblica greca quindi equiparabili ai nostri BTP.
Molti privati sottoscrittori italiani ed europei (il così detto retail) li ha acquistati negli anni, alle volte con prezzo di carico vicino alla parità (quindi a prezzo pieno) fidandosi dell’appartenenza della Grecia all’eurozona e delle rassicurazioni delle Istituzioni.
A Luglio del 2011 la cancelliera Merkel (su istigazione del ministro delle finanze Schauble) annuncia che se le Istituzioni europee e mondiali (Fondo Monetario, Ue, Bce) devono aiutare la Grecia anche i privati dovranno farsi carico del debito greco e concorda con Dallara in veste di presidente dell’IIF (Institute of International Finance l’associazione mondiale delle istituzioni finanziarie) un taglio “volontario” del 21% del valore delle obbligazioni greche.
La cosa strana è che queste discussioni avvengono fra la Germania e Dallara su come e quanto debba essere diminuito il debito di un altro Stato europeo.
In più fino a quel momento Trichet aveva rifiutato qualsiasi possibilità di questo genere.
Ad ottobre, visto l’aggravarsi della situazione greca e a fronte della necessità di altri prestiti, la Merkel concorda con Dallara che il taglio delle obbligazioni del settore privato dovrà essere almeno del 50% in cambio di altri aiuti altrimenti avrebbe lasciato fallire la Grecia.
Nel frattempo Draghi attraverso la BCE per mantenere la stabilità del sistema bancario offriva alle banche prestiti all’1% per 500 miliardi di euro.
Comunque i risparmiatori privati fino a quel momento non si sentivano coinvolti in quanto le discussioni riguardavano gli istituzionali.
A febbraio si concorda un’ulteriore taglio tra la Merkel e Dallara pari al 53,5% del valore nominale delle obbligazioni, tale taglio avrebbe portato all’emissione di nuove obbligazioni che a fronte di un valore di 100 sarebbero state suddivise in:
15 in titoli ESFS (quindi garantiti da un organo sovranazionale)
31,5 in 20 titoli greci con scadenze lunghe
(quindi 100-53,5= 46,5)
15 ESFS + 36,5 Bond greci = 46,5
Il reale taglio però è molto maggiore in quanto vi è un allungamento delle scadenze dei titoli e una diminuzione degli interessi (cedole) quindi un valore reale calcolato di perdita per il risparmiatore è superiore al 75% .
Questo è il più grande sacrificio della storia mai chiesto al risparmiatore.


Il parlamento greco il 24 febbraio promulga un’offerta “volontaria” di scambio dei suoi titoli con gli altri di minor valore, scambio che scadeva l’8 marzo per i titoli con codice GR (quindi quelli nazionali) e il 23 marzo per quelli con codici diversi (ad esempi CH, IT, XS etc…) e decide contemporaneamente e unilateralmente di introdurre una clausola detta CAC ( clausola di azione collettiva) sulle obbligazioni con effetto retroattivo (una mostruosità giuridica per cui il debitore modifica a posteriori il contenuto di un contratto) per cui al raggiungimento di una determinata percentuale di adesioni lo stato greco poteva “forzare” l’adesione di quelli che non avevano aderito.
A questo punto i risparmiatori privati scoprono di essere coinvolti in prima persona perché non vi è alcuna esclusione per loro nel prospetto di adesione (come era stato fino a quel momento ventilato) ma l’offerta è indirizzata a tutti.
Quest'ultima azione non è solo il primo caso mondiale di attivazione di tali clausole, anche quando già previste nel contratto originale, ma - data la sua natura unilaterale e retroattiva - figura tra le azioni più coercitive impiegate sinora da un debitore sovrano, paragonabile solo ai default aggressivi dell'Argentina nel 2001 (con il pesante strascico di ricorsi legali, tuttora in corso) e dell'Ecuador nei confronti del debito definito "illegittimo" dal presidente Rafael Correa nel 2008.
Il concambio volontario per i titoli GR si conclude l’8 marzo con l’85% per cento di adesioni (quasi tutte delle banche che detengono la stragrande maggioranza dei titoli) e di alcuni privati spaventati dal fatto che le CAC quindi il coinvolgimento “forzato” di quelli che non avevano aderito era stato paventato dal governo greco come “punitivo” e soprattutto dalle banche dove i risparmiatori avevano depositato i titoli le quali in tutta questa faccenda hanno tenuto l’atteggiamento dello struzzo.
In sintesi, si diceva, se non accetti volontariamente la mia offerta posso obbligarti ad aderire e peggiorare le condizioni dello scambio forzato successivo. (Chiamasi estorsione).
A quel punto la Grecia ottenuta l’adesione dell’85%, d’accordo con la UE, decide di attivare le CAC e di fatto coinvolge forzatamente tutti (quindi gli investitori privati e alcuni hedge fund che si erano inseriti a prezzi bassi e volevano speculare).
Comunque la maggior parte degli hedge si concentra sui titoli non interessati dallo scambio dell’8 marzo ma su quelli esteri la cui offerta scade il 23 marzo (infatti l’adesione allo scambio volontario è più bassa 69% da cui il prolungamento dell’offerta di scambio).
l’ISDA (International Swaps and derivatives association) di conseguenza il 9 marzo fa scattare “l’evento di credito” e quindi il pagamento di tutti i CDS (credit default swap, assicurazioni contro l’insolvenza).
Nel frattempo prima del 24 febbraio la BCE, che aveva acquistato circa 56 miliardi di titoli greci per sostenere il prezzo, comunica alla Grecia e alla UE che non ha intenzione di partecipare allo scambio perché il suo statuto le vieta di perdere soldi e lo scambio potrebbe essere configurato come aiuto di Stato (buffo anche il mio statuto di risparmiatore me lo vieta ma noi non contiamo). Quindi in palese violazione della "par condicio creditorum".
Di conseguenza la Grecia prima del 24 febbraio cambia i titoli della Bce con altri titoli nuovi non interessati al concambio sottraendo di fatto una parte di risorse che sarebbero potute servire a non penalizzare i privati.

Nel frattempo il governo greco per bocca di Venizelos (ministro delle finanze greco) ribadisce che avrebbe tutelato il risparmio greco con un indennizzo non menzionando mai gli altri cittadini europei.

Da questa situazione le banche coinvolte hanno avuto molteplici vantaggi che le hanno diminuito se non azzerato le perdite:
1- prestiti dalla BCE per somme astronomiche (la prima di 500 miliardi al tasso dell’1% ) permettendogli di acquistare obbligazioni con tassi di interesse superiori quindi lucrando la differenza.
2- la possibilità, in quanto società, di portare integralmente in deduzione le perdite (cosa vietata ai cittadini risparmiatori).



I punti salienti:
Ø Tutte le trattative sono state fatte senza la partecipazione dei privati i quali fino al 24 febbraio pensavano che sostanzialmente non li riguardasse
Anche perché l’offerta di scambio è assurda per i risparmiatori: a fronte di un titolo posseduto (oltre alle obbligazioni ESFS) vengono dati 20 mini titoli con scadenze lunghissime. Questo va bene per una banca che ha un investimento importante ma per il singolo significa tanti piccole “spezzature” costose e praticamente non negoziabili.
Ø E’ stata minata la fiducia nella tutela del risparmio privato per cui da domani il caso “Grecia” si potrebbe riproporre per altri Stati.
Ø La sbandierata solidarietà europea non è servita a nulla.
Ø Ad oggi vi sono dei privilegiati: le banche e forse i cittadini greci e alcune categorie di risparmiatori (austriaci, giapponesi etc… ma questo si saprà dopo il 23 marzo) e gli altri privati cittadini europei sono stati fregati.
Ø La cosa paradossale è che il cittadino italiano oltre a perdere gran parte dei risparmi sarà obbligato anche a contribuire con i suoi soldi al prestito alla Grecia pagando di fatto due volte.
Ø Questa ristrutturazione sarà per il privato la più grave della storia.
Ø E, cosa di rilevanza sistemica, l'accettabilitá di modifiche unilaterali dei contratti con effetto retroattivo: quale sarà la credibilità delle leggi dell'UE per gli investitori di lungo periodo, se esse possono essere annullate con effetto retroattivo?
Ø Nella vicenda del debito Greco sono stati penalizzati più di tutti i risparmiatori non professionali (cassettisti, possessori di lungo periodo), che hanno comprato titoli greci con un prezzo di carico elevato, ed hanno investito nei titoli greci una parte magari consistente dei risparmi di una vita.
Ricordo che il risparmio è tutelato dalla Costituzione italiana (art. 47), e probabilmente da tutte le costituzioni del mondo.

Ø La BCE è stata considerata creditore privilegiato a scapito di tutti gli altri investitori violando la parità di trattamento
Ø La Germania ha tratto un’enorme beneficio dalla crisi dei Paesi periferici della UE finanziandosi sul mercato a tassi inferiori all’1%

Si stima che i possessori italiani di bond greci possano essere fino a cinquantamila (soprattutto nel nord Italia). Svariate migliaia sono in Grecia e in Germania.


Attualmente i risparmiatori si stanno organizzando attraverso i diversi forum e aspettano la chiusura del concambio del 23 per i codici obbligazione non GR.

Le soluzioni che si possono attivare sono semplici e in alcuni casi già prospettate da Venizelos.
1- indennizzare tutti i singoli risparmiatori fino a 100.000 euro ciascuno.
2- Dare la possibilità di dedurre fiscalmente le perdite come fanno le banche
3- La soluzione migliore, a mio avviso, sarebbe quella di rimborsare il prezzo di carico cioè il prezzo di acquisto del risparmiatore. Questa soluzione avrebbe il vantaggio di premiare chi è veramente un investitore di lungo periodo e quindi non ha speculato perché vedrebbe rimborsato l’acquisto a prezzi più alti rispetto quello di chi ha comprato all’ultimo scommettendo di fatto sul rimborso pieno. Sarebbe di facile soluzione perché le banche hanno contabilizzato tutti i prezzi di carico dei risparmiatori.

Una soluzione di più lungo termine per il risparmio europeo sarebbe quella di un fondo di garanzia per i privati. Una specie di assicurazione che darebbe sicurezza agli investimenti e servirebbe soprattutto a chi chiede i soldi perché abbasserebbe il rischio dell’emittente, tranquillizzerebbe il risparmiatore potendo così offrire tassi più competitivi soprattutto a Paesi come il nostro.
Gli investitori privati stanno diventando sempre più importanti infatti anche l’Italia sta offrendo titoli riservati ai risparmiatori retail.
Un’incertezza su Paesi periferici e sui risparmiatori privati danneggia per primo paesi come l’Italia la Spagna il Portogallo e l’Irlanda (e fra poco anche la Francia) a favore di Paesi come la Germania e l’Olanda.
 

aldic

io speriamo che me la cav
personalmente non ho nessuna fiducia sul fatto che un politico italiano /europeo riesca a produrre qualche contributo reale ...
ce l'hanno già raccontato i nostri sventurati predecessori in terra Argentina..
per cui va bene provarci ma niente piu'...

vorrei invece esplorare , almeno dal punto di vista della fattibilità , il percorso legale .. individuare cioè quali potrebbero essere i migliori candidati ( come competenza in materia ) e la loro disponibilità o meno ad accettare un incarico compensato in base ai ritorni economici eventualmente ottenuti...

nel foglio di discipline sono riportati,al momento, più di 25ML ed e' una cifra che con un po' di battage pubblicitario da parte nostra credo potrebbe facilmente lievitare....
non e' un punto di partenza allettante per un professionista del foro ?..
non c'e' nessuno che abbia conoscenze nel campo e che possa iniziare a sondare il terreno ?
 
Ultima modifica:

gasta

Forumer attivo
personalmente non ho nessuna fiducia sul fatto che un politico italiano /europeo riesca a produrre qualche contributo reale ...
ce l'hanno già raccontato i nostri sventurati predecessori in terra Argentina..
per cui va bene provarci ma niente piu'...

vorrei invece esplorare , almeno dal punto di vista della fattibilità , il percorso legale .. individuare cioè quali potrebbero essere i migliori candidati ( come competenza in materia ) e la loro disponibilità o meno ad accettare un incarico compensato in base ai ritorni economici eventualmente ottenuti...

nel foglio di discipline sono riportati,al momento, più di 25ML ed e' una cifra che con un po' di battage pubblicitario da parte nostra credo potrebbe facilmente lievitare....
non e' un punto di partenza allettante per un professionista del foro ?..
non c'e' nessuno che abbia conoscenze nel campo e che possa iniziare a sondare il terreno ?

cominciamo con questa: Adusbef
 

SAO65

Nuovo forumer
DEVE ?
Mi sembra proprio che tu non abbia capito nulla di come funzionano i rapporti tra la casta che comanda e i servi della gleba ai quali si da' l'illusione di essere liberi solo perche' cosi' sgobbano di piu' dando alla casta l'opportunita' di derubarli di quanto abbiano incautamente risparmiato alla luce del sole.
La casta non DEVE fare proprio nulla (a parte votarsi in parlamento l'ennesimo aumento di stipendio).
Sei tu quello che DEVE pagare le tasse altrimenti Equitalia ti porta via la casa.
Ah e non sognarti neanche di detrarre le perdite sui GGB dalle prossime dichiarazioni dei redditi , i redditi da capitale si tassano a parte , brutto rentier affamatore del popolo che non sei altro :-o

:up::up::up:. Bello.... peccato che sei in esilio...... saresti stato un grande Comandante in Patria..........alla testa dei servi della gleba.....
o ci prendi in giro perchè anche tu fai parte della casta?
 

ferdo

Utente Senior
vi allego una "rozza" sintesi che sto inviando a politici di conoscenza.
Vi chiederei magari di "raffinarla" per farne una base comune in modo da spiegare l'evoluzione dei fatti, le nostre ragioni e le possibili soluzioni


...
.

rozza mica tanto:

aggiungerei un paio di punti:
- la BCE per bocca di Trichet fino a tutto il 2011 ha escluso la possibilità di default greco, tanto è vero che ha sempre etichettato la crisi greca come una crisi di liquidità e non di solvibilità, cfr Eurogruppo di luglio 2011
- sempre la BCE su dichiarazione di Bini Smaghi ha escluso che la Grecia potesse fare default potendo contare su asset valorizzati quanto il suo debito

Rimarcherei ancora maggiormente che gli acquisti della BCE protrattisi diversi mesi nel corso del 2011 sono stati un ingannevole e proditorio segno di fiducia per gli investitori retail; la condotta della BCE è biasimevole nell'aver dato tali segni sotto questo aspetto, per poi sottrarsi a pochi giorni dalla procedura di swap con un "fittizio" scambio di titoli esentati dallo swap con ragioni pretestuose, scambio riservato solo a tale istituzione con la violazione del principio di parità di diritti per il possesso dei medesimi titoli.
 

robinson

Forumer storico
Jobau,

sei stato bravissimo! complimenti!!

Sono però tante e tali le ragioni a favore del retail,
che non mi dispiacerebbe venisse considerata come soluzione,
anzi come PRIMA soluzione, il rispetto nel pagamento del debito!

Certo uno stato può anche defaultare;
ma le cose vanno fatte alla luce del sole, e con regole che valgano per tutti!
ma quello che è avvenuto con la Grecia è stata una sonora presa in giro solo per noi;
ce lo devono come risarcimento: 100 a scadenza.

Poi non ce lo daranno; ma è nostro diritto richiederlo.
 

giub

New Membro

peccato che quel poveraccio non ha ancora capito bene quello che gli aspetta e che i 50 se li sogni.
Forse non ha capito che perderà oltre il 75%

Leggendo i vari blog vedo che sono tantissimi i risparmiatori italiani ed europei rimasti buggerati: ora ci vengono a dire che anche i privati piccoli risparmiatori devono forzatamente accettare le condizioni dello swap con perdite (ad andare bene) superiori al 50% del capitale investito.


In questo modo chi ha speculato comprando a 30 o a 20 sarà premiato perchè incasserà 50 mentre chi ha affidato i suoi risparmi ad uno stato dell'UE acquistando a 80-90-100 su
....

se qualcuno con facebook vuole commentare...tanto per fargli capire la purgata che gli aspetta....
 

Users who are viewing this thread

Alto