SOIA: PROSPETTIVE A MEDIO TERMINE. - Articolo del 02/08/2004
Per individuare i prossimi movimenti della soia bisogna approfondire alcuni temi che saranno decisivi nei prossimi mesi.
Innanzitutto la Cina. Si prospetta un aumento di circa 2 mmt nella produzione cinese. A questo bisogna aggiungere le difficoltà finanziare dell'industria di lavorazione (crushing) della soia in quel paese. Traduzione: probabilmente la Cina importerà soia per un totale inferiore di 2-3 mmt rispetto alle stime USDA. Non dimentichiamoci che la Cina compra 1/3 di tutta la soia esportata a livello mondiale. Esistono anche dubbi sul fatto che la Cina onorerà alla lettera l'accordo di acquistare 3 mmt del nuovo raccolto USA.
Poi le scorte globali. Il trend nella quantità raccolta (yields) negli USA e in Sud America nel periodo 04/05 punta verso l'alto. Per cui le scorte dovrebbero aumentare di circa 13 mmt, il livello più alto della storia.
Se andate a guardare un grafico della soia vi accorgerete che non è raro vederla raggiungere dei prezzi prossimi ai 10 dollari e poi, subito dopo, vederla ripiombare verso prezzi inferiori anche del 50%. Soprattutto in anni come questo dove oltre agli alti prezzi troviamo scorte USA in aumento e yields in aumento.
Con l'avvicinarsi del raccolto vedremo quindi probabilmente montare la pressione sui prezzi. La stagionalità ci farebbe pensare ad un possile rally tra i due crop report USDA di agosto e settembre, seguito da una lenta erosione dei prezzi fino ai minimi del periodo intorno al raccolto in autunno.
Una volta fatti i minimi durante il raccolto (per la pressione sui prezzi della grande quantità di soia raccolta) il mercato ad inizio anno si focalizza sulle prospettive del nuovo raccolto nell'altro emisfero, in Sud America. Lo scorso febbraio/marzo le condizioni precarie del raccolto in sudamerica scatenarono un poderoso rally. Potremo contare su un'altra annata problematica in Sud America? Difficile, se guardiamo alle statistiche.
Da non dimenticare poi che il miglioramento delle condizioni climatiche in India potrebbero favorire il raccolto di altri olii commestibili e quindi ridurre le quote di mercato dell'olio di soia.
Cosa aspettarsi dunque? Nel breve probabilmente la farà da padrone il clima negli USA che se dovesse continuare ad essere favorevole (come pare per i prossimi 60 giorni) porrebbe molta pressione ai prezzi. Nel più lungo termine è facile che la quantità di terreno dedicata alla coltivazione della soia negli USA (acreage) possa diminuire se i prezzi del mais si dovessero rivelare più convenienti. Inoltre se proseguirà la tendenza del Sud America a dominare il mercato delle proteine vegetali le scorte USA dovrebbero aumentare e con esse dovrebbero diminuire i margini per gli intermediari USA e dovrebbe aumentare la recettività del mercato interno americano alle notizie sul clima nella prossima primavera.
In sostanza i prezzi potrebbero nei prossimi mesi tendere nel complesso ad indebolirsi man mano che le condizioni globali del mercato tenderanno a passare da una fase di scarsità di offerta ad una di maggiore disponibilità.