Quando in autunno aprii questo 3D
, consigliando di accumulare btp in portafoglio, contestualmente
gli istituzionali esteri consigliavano di alleggerire/svendere i bond italiani, svendendoli a loro volta
....nelle more i bond italiani, sono quelli che hanno performato maggiormente
da inizio anno.
Finanza e Mercati > Obbligazioni
Gli sconfitti dal rally dei BTp
Andrea Franceschi
Cronologia articolo03 marzo 2012
In questo articolo
Argomenti: Titoli di Stato | Italia | Spagna | Rbs | Credit Agricole | Commerzbank
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Nella seconda metà del 2011, quando la crisi dei debiti sovrani si aggravò contagiando anche l'Italia, avere in portafoglio titoli di stato dei paesi periferici era una sorta di marchio di infamia. E così diverse grandi banche del Nord Europa hanno deciso di vendere i titoli di stato di questi paesi nel loro portafoglio (amplificando ulteriormente il terremoto su rendimenti e spread). Rbs in particolare ha tagliato del 90% la propria esposizione in bond sovrani di Italia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Grecia. In una presentazione dello scorso 23 febbraio è emerso poi che Credit Agricole, la terza banca francese, ha più che dimezzato i titoli italiani nel suo portafoglio. La tedesca Commerzbank si è disfata di un quarto dei BTp. Alla luce del rally dei bond sovrani dei paesi periferici in questi primi mesi del 2012, si può dire che sia stata una scelta poco oculata. Secondo i dati di Bloomberg ed Effas (la federazione uropea degli analisti finanziari) da inizio anno i titoli italiani hanno garantito agli investitori un ritorno di investimento del 13%, quelli irlandesi del 10%, quelli del Belgio il 4,3%, quelli della Spagna il 3,6 per cento.
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