Ciao Secerot.
Davvero stupefacenti queste ultime 5-6 sedute a partire dalla scorsa settimana quando si è iniziato a salire da soli e con sondaggi clandestini che davano tutti il NO avanti di 5-15 punti percentuali, come poi è stato. Ennesima dimostrazione che è meglio analizzare i puri e semplici grafici, per quanto possibile, piuttosto che affidarsi alle notizie o al sentiment.
Ora devo rivedere con calma il quadro complessivo. C'è da dire che la ostinazione a non perdere la fatidica quota 16000 nelle settimane precedenti e anzi l'appoggio perfetto il giorno delle elezioni di Trump su quella quota 16000, dove passava la pendenza che ho chiamato "vitale", quella lungo cui viaggiano tutti i rialzi di lungo periodo, mi aveva da giorni insospettito. Ma si attendeva che la situazione laterale di questi ultimi mesi post-brexit si sbloccasse ...
Ora vorrei capire esattamente dal punto di vista ciclico come stiamo messi (seguo i conteggi nel thread di Tolomeo). C'è da dire che con oggi pare la situazione si sia sbloccata in positivo con questo bel colpo, ma di solito il ribasso di un ciclo T+3, quello che è in corso, mi pare si aggiri minimo sul meno 10% ma anche di più, quindi sarebbero un 1700 punti che, nel caso si fermassero qui vicino, ci riporterebbero da capo verso i 16000. A meno che ora non continuino ad azionare il turbo e si allontanino sempre più velocemente dai pericolosi 16000.
Avevo alcune convinzioni, di cui ho parlato varie volte :
1. mi mancava una chiusura mensile a 15200, non avvenuta, strano
2. per altre e diverse vie ero convinto che mancasse/manchi una ultima gamba ribassista profonda verso i 13000 ma anche verso 11000, e me l'aspettavo direttamente durante l'estate, a dire il vero.
3. c'è da dire che l'oscillatore mensile in corso sugli indici europei è già parecchi mesi che è in fase positiva, dovremo vedere come sarà la fase negativa quando verrà l'anno prossimo
4. Unicredit come abbiamo detto varie volte, per portarsi fuori pericolo deve superare i 2.40 e chiudere mensilmente sopra 2.30. Manca poco, però ancora non c'è.
5. Poi abbiamo il "mistero americano", salgono sempre da 8 anni, cicli pare non esistano più. Investire là è più sicuro che prendere un BOT, una cuccagna senza fine.
6. MPS avrei pensato che doveva sparire. Ma evidentemente se va male la mia attività chiudo e ci rimetto, così non vale per le banche per cui ogni scusa è buona per salvarle sempre. Alla fine i fessi sono sempre gli stessi.
Queste sono i miei dubbi attuali, poco tecnici, devo ancora riprendere in mano i grafici.
Vuoi vedere che il nostro amico Alby (chissà magari ci legge ... ) aveva proprio ragione e l'anno 2016 rimarrà come quello della "ripartenza". C'è da dire però che per molti titoli bancari sono stati segnati minimi più profondi di quelli del 2012. Quindi se a livello di indice è vero che il minimo fu nel 2012, la stessa cosa non è avvenuta per molti di questi bancari, che sono stati ulteriormente massacrati.