Indici Italia Corto di medio periodo........ (1 Viewer)

warrant

Forumer attivo
mediare fa rima con sbagliare.



.
treno ho letto un po i post qui in questo forum tu sei quello piu concreto insieme ad un altro chenn ricordo il nome cmq io giovedi o chiuso le posizioni long ed ho aperto una posizione short sul indice cn una put un ritraccio ci puo stare ci sono abbastanza condizioni da provare poi cn stop loss mentale si puo operare senza illusioni di grandi rialzi ograndi ribassi basta che in portafoglio il take profit è verde..............:up:
 

Cok

Nuovo forumer
che crollo drammatico :sad:

1253446235orso.jpg


Questo sono riusciti a prenderlo .. :)

1253446316orso2.jpg
 

warrant

Forumer attivo
nooooo azzzzzzzzzzzzzzzzzzo

vista l'esperienza arriviamo dritti a 26000 almeno almeno:D:D


parlando seriamente......

ciao treno, le ipotesi sui minimi di lungo periodo sono intatte o dobbiamo ridurre la percentuale dal 99,99% a valori più bassi ? :)

se reggono i minimi di luglio entro il 30 di novembre trend di lungo girato secondo te o poi conferma di massimi a dicembre superiori a quelli di settembre?:)

grazie

nel gain o nel loss con immutata stima:up:
ciao penso che bisogna guardare un po meno lontano per ridurre la percentuale di errori troppe date troppi numeri con tanta sicurezza in borsa nn servono a molto se si vuole guadagnare dei soldi poi se si vuole giocare allora i ldiscorso è diverso.......... i ogiovedi o chiuso le posizioni long e venerdio aperto una short sull indice se mifa rosso o guadagnato ho un massimo come stop loss....... tengo serenamente in portafoglio.:up:
 

giambel

Forumer storico
Lascia stare.... :D

Piuttosto io vedo che dall'inizio degli anni '50 a i primi '70 c'è stata una crescita che forse ha sopravvalutato un boom economico reale, poi conclusasi con la crisi energetica: un fuori giri limitato dalle disponibilità di materie prime a sostegno dello sviluppo.

Mentre dalla metà degli anni '80 fno al 2000 c'è stata una bolla basata sulla virtualità della finanza, un fuori giri da fuori di testa.

La crisi degli anni '70 è stata strutturale, quella che stiamo attraversando è sovrastrutturale.

L'italia anticipa sempre, negli anni '50 avevamo un Saraceno e un Mattei a pilotare la politica del boom; negli anni '80 un Craxi e la Milano da bere; ora abbiamo papi. :sad:




Mattei.........Craxi.........Papi.........PAPERINO:D

altro che trend ribassista, questo è un trend secolare divertente:D
 

jodi

Forumer storico
davvero carino, è un po' lungo ma vale la pena leggerlo...

Orsi, tori, maiali. Sta per ritornare la derivata seconda

Ci sono gli orsi. A 666 di SP 500 dicono che il mercato è ancora caro. A utili riportati vicini a zero applicano il multiplo più basso che riescono afarsi venire in mente e ne ricavano obiettivi da brivido. A 750 gli orsi parlano di rimbalzo del gatto morto. A 850 concedono al recupero la dignità di rimbalzo tecnico. A 900 è un rally del babbeo (sucker’s rally). A 1000 è un grande bear market rally, come se ne videro durante la Grande Depressione, il cui copione viene dunque seguito fedelmente. A 1100 si intona il tristo coro del double dip prossimo venturo. A 1200, siamo già con l’orecchio teso, gli orsi proclameranno ufficialmente, orrore, orrore, la Terza Grande Bolla Mondiale (dopoInternet e le case).
Come perdersi un rialzo di quelli che si vedono una volta ogni mezzo secolo.
Ci sono i tori. Dopo l’esperienza di quasi morte in febbraio si aggrappano con tutte le loro forze alla derivata seconda, piccolo legno che galleggia nell’oceano nero. L’economia sta ancora contraendosi (prima derivata), ma sempre più lentamente. Stremati e disorientati riescono a stare a galla e a recuperare qualche forza quando a un certo punto, in giugno (con l’SP a quota 900), appare ai naufraghi all’orizzonte il maestoso transatlantico della derivata prima. L’economia sta ricominciando a crescere.
Il transatlantico, in realtà, non è proprio maestoso, ma così appare, comprensibilmente, a chi ha passato sei mesi nell’acqua gelida. L’economia cresce a V, ma si sono viste V più grandi in passato. Raccolti a bordo e rifocillati, i naufraghi vedono la nave che li ospita correre sempre più veloce. Derivata prima e derivata seconda sono entrambe positive. I tori si sentono come in paradiso, ma la selezione naturale ha insegnato loro a conservare Sta per ritornare la derivata seconda una certa prudenza. Sanno, i tori, che derivata prima e derivata seconda non possono avere lo stesso segno troppo a lungo. Si può andare piano, si può andare veloce, si può andare sempre più veloce per qualche tempo ma nemmeno i cinesi riescono ad andare sempre più veloce in eterno.
Ci sono i maiali. Sì, lo so, dice Barton Biggs, sono un maiale, ma io non vendo prima di 1200. Biggs, come tutti i grandi vecchi, è insofferente per i dettagli, gli svolazzi, i plis e i replis dei tendaggi che per Deleuze sono la metafora del pensiero del Barocco. Goloso, ruvido e grossier, il maiale si ingoia il bull market in un boccone solo, non tritura, non separa, non scarta correzioni e consolidamenti come cerca di fare il toro.
Benché combattuti tra l’iscrizione al partito dei tori e quella al partito dei maiali, pensiamo che ci sia anche per gli orsi la possibilità di una vita degna. Non pensiamo naturalmente alle versioni rancorose, a quelli che
ammoniscono sul double dip cinque minuti dopo che è iniziata la risalita o a quanti esauriscono le loro intelligenze anche brillanti sfinendosi nella ricerca della banca che offre 10 punti base di tasso in più sui pronti termine.
Un orso al passo con i tempi e in pace con il mondo è chi serenamente si ripromette di evitare
in futuro ogni forma di equity (e dunque non si lascerà tentare a livelli più alti degli attuali) ma considera ad esempio di comprare per trading Treasuries lunghi quando correggono. Quanto al nucleo duro del portafoglio, l’orso avvertito lo tiene in corporate di buona (non necessariamente ottima) qualità, molto frazionati e con scadenze non superiori ai quattro anni. Una certa quantità di oro o di titoli auriferi può poi aggiungere splendore e sapore.
Con un portafoglio così strutturato l’orso può sentirsi al riparo da eventi geopolitici negativi, da exit strategy iperinflazionistiche e da double dip non terminali senza per questo pagare lo scotto di molti trimestri a tasso zero. Quanto ai tori e ai maiali, il punto di separazione, come abbiamo accennato, è quello della seconda derivata. E’ possibile e perfino probabile che la fase di accelerazione, con il suo piacevole strascico di dati macro e societari non solo positivi, ma sorprendentemente positivi, stia terminando. Anche gli ottimisti più focosi ipotizzano una crescita meno brillante nel quarto trimestre.
Attenzione, non si parla di grandi cose. Una velocità di crescita annualizzata del tre per cento tra ottobre e dicembre è quasi indistinguibile da quella del quattro per cento che abbiamo visto da giugno in qua. Il problema è che dopo dicembre verrà gennaio, cioè il primo trimestre, che per una parte qualificata degli osservatori sarà ancora (un poco) più lento, per effetto dello smorzarsi graduale degli incentivi fiscali e della ricostituzione delle scorte.
Insomma, con la fine degli incentivi sulla rottamazione delle auto in America e in Germania e con una Cina che già da qualche settimana sta alzando (molto, molto leggermente) il piede dall’acceleratore la derivata seconda si sta stabilizzando e diventerà moderatamente negativa nei prossimi mesi. In questi giorni, quindi, e ancora per un paio di settimane continueremo a vivere di rendita sul Cash for Clunkers e sui suoi riverberi statistici. Il Cash for Clunkers, però, non c’è più.
Quando si cresce più lentamente alcuni dati macro continuano a essere positivi. Altri, in particolare gli indici di diffusione come i vari Zew, Isi, Filadelfia, possono mostrare un modesto arretramento. Ora, per dirla tutta, la storia che i mercati devono consolidare per il solo fatto che sono saliti del 60 per cento dai minimi non ci ha mai scaldato molto. Che cos’è, un obbligo morale? Una questione di buon gusto? Un omaggio agli orsi sofferenti? Come se uno che vola da Roma a Los Angeles no stop dovesse per forza tornare brevemente a Chicago per consolidare.
Se però la derivata seconda cambia segno può crearsi nel mercato un certo sbandamento e la correzione, grande o piccola, può avere un senso. Di solito nei momenti d’inversione gli orsi escono correndo dalle caverne con grande rumore di pentole e proclamano alto e forte che è stato tutto un inganno, che ci siamo suggestionati l’uno con l’altro mentre le aziende lottano ancora per sopravvivere e i disoccupati aumentano ogni giorno che passa. I maiali continuano a dormire e a russare forte, ma i tori si interrogano, il rumore di pentole li innervosisce e quando controllano la leva che stanno utilizzando scoprono immancabilmente che è troppo lunga. I tori conoscono il dubbio. Hanno un buon grado di certezza sull’esito finale, ma non sanno mai quanto sarà profonda la correzione. E alleggeriscono.
A loro si uniscono i surfisti che cavalcano tutte le onde, anche le piccole. Di questo, alla fine, sono fatte le correzioni. Nei prossimi giorni si dovrà dunque scegliere, orsi esclusi, se essere tori o maiali, se prendere qualche profitto per rientrare più avanti a livelli più bassi o se tirare dritto e puntare al bersaglio grosso. Potrebbe non essere una scelta facile. Anche se gli indici di diffusione dovessero effettivamente rallentare, vedremmo comunque gli indici di sentiment (fiducia dei consumatori e delle imprese) in miglioramento.
C’è poi un altro elemento più profondo da tenere presente e anche questo rende più difficile la scelta tori-maiali. Consapevoli della derivata seconda negativa che ci accompagnerà per una parte non trascurabile del 2010, accademia e banche centrali si stanno interrogando su come rendere più espansive le politiche monetarie.
Succede infatti che nei comunicati dei grandi vertici si parla in modo esteso di exit strategy, ma sotto traccia si discute molto, ad esempio, su come modificare la Taylor Rule (una formula semplice e brillante che calcola il tasso ottimale per avvicinarsi all’inflazione desiderata e ridurre la disoccupazione). Tutte le modifiche proposte portano a un tasso più basso. Nel caso il tasso, come ora, sia già a zero, la politica più espansiva si fa con la banca centrale che acquista ancora più titoli. La Fed di San Francisco continua a produrre studi che arrivano immancabilmente alla conclusione che i tassi, se si intende ridurre la disoccupazione in tempi ragionevoli, dovranno essere profondamente negativi. Non stupisce che, su questa base, la Yellen continui a dirsi preoccupata per il rischio di un’inflazione troppo bassa nei prossimi anni. Ora che Bernake è stato confermato alla guida della Fed non si può più sospettare che la Yellen parli così per acquisire meriti agli occhi del Congresso. Dice quello che dice perché ci crede veramente.
La scelta tori-maiali è dunque difficile. Ma più difficile è una scelta più è indifferente, ex ante, decidere per l’una o per l’altra ipotesi
 

warrant

Forumer attivo
davvero carino, è un po' lungo ma vale la pena leggerlo...

Orsi, tori, maiali. Sta per ritornare la derivata seconda

Ci sono gli orsi. A 666 di SP 500 dicono che il mercato è ancora caro. A utili riportati vicini a zero applicano il multiplo più basso che riescono afarsi venire in mente e ne ricavano obiettivi da brivido. A 750 gli orsi parlano di rimbalzo del gatto morto. A 850 concedono al recupero la dignità di rimbalzo tecnico. A 900 è un rally del babbeo (sucker’s rally). A 1000 è un grande bear market rally, come se ne videro durante la Grande Depressione, il cui copione viene dunque seguito fedelmente. A 1100 si intona il tristo coro del double dip prossimo venturo. A 1200, siamo già con l’orecchio teso, gli orsi proclameranno ufficialmente, orrore, orrore, la Terza Grande Bolla Mondiale (dopoInternet e le case).
Come perdersi un rialzo di quelli che si vedono una volta ogni mezzo secolo.
Ci sono i tori. Dopo l’esperienza di quasi morte in febbraio si aggrappano con tutte le loro forze alla derivata seconda, piccolo legno che galleggia nell’oceano nero. L’economia sta ancora contraendosi (prima derivata), ma sempre più lentamente. Stremati e disorientati riescono a stare a galla e a recuperare qualche forza quando a un certo punto, in giugno (con l’SP a quota 900), appare ai naufraghi all’orizzonte il maestoso transatlantico della derivata prima. L’economia sta ricominciando a crescere.
Il transatlantico, in realtà, non è proprio maestoso, ma così appare, comprensibilmente, a chi ha passato sei mesi nell’acqua gelida. L’economia cresce a V, ma si sono viste V più grandi in passato. Raccolti a bordo e rifocillati, i naufraghi vedono la nave che li ospita correre sempre più veloce. Derivata prima e derivata seconda sono entrambe positive. I tori si sentono come in paradiso, ma la selezione naturale ha insegnato loro a conservare Sta per ritornare la derivata seconda una certa prudenza. Sanno, i tori, che derivata prima e derivata seconda non possono avere lo stesso segno troppo a lungo. Si può andare piano, si può andare veloce, si può andare sempre più veloce per qualche tempo ma nemmeno i cinesi riescono ad andare sempre più veloce in eterno.
Ci sono i maiali. Sì, lo so, dice Barton Biggs, sono un maiale, ma io non vendo prima di 1200. Biggs, come tutti i grandi vecchi, è insofferente per i dettagli, gli svolazzi, i plis e i replis dei tendaggi che per Deleuze sono la metafora del pensiero del Barocco. Goloso, ruvido e grossier, il maiale si ingoia il bull market in un boccone solo, non tritura, non separa, non scarta correzioni e consolidamenti come cerca di fare il toro.
Benché combattuti tra l’iscrizione al partito dei tori e quella al partito dei maiali, pensiamo che ci sia anche per gli orsi la possibilità di una vita degna. Non pensiamo naturalmente alle versioni rancorose, a quelli che
ammoniscono sul double dip cinque minuti dopo che è iniziata la risalita o a quanti esauriscono le loro intelligenze anche brillanti sfinendosi nella ricerca della banca che offre 10 punti base di tasso in più sui pronti termine.
Un orso al passo con i tempi e in pace con il mondo è chi serenamente si ripromette di evitare
in futuro ogni forma di equity (e dunque non si lascerà tentare a livelli più alti degli attuali) ma considera ad esempio di comprare per trading Treasuries lunghi quando correggono. Quanto al nucleo duro del portafoglio, l’orso avvertito lo tiene in corporate di buona (non necessariamente ottima) qualità, molto frazionati e con scadenze non superiori ai quattro anni. Una certa quantità di oro o di titoli auriferi può poi aggiungere splendore e sapore.
Con un portafoglio così strutturato l’orso può sentirsi al riparo da eventi geopolitici negativi, da exit strategy iperinflazionistiche e da double dip non terminali senza per questo pagare lo scotto di molti trimestri a tasso zero. Quanto ai tori e ai maiali, il punto di separazione, come abbiamo accennato, è quello della seconda derivata. E’ possibile e perfino probabile che la fase di accelerazione, con il suo piacevole strascico di dati macro e societari non solo positivi, ma sorprendentemente positivi, stia terminando. Anche gli ottimisti più focosi ipotizzano una crescita meno brillante nel quarto trimestre.
Attenzione, non si parla di grandi cose. Una velocità di crescita annualizzata del tre per cento tra ottobre e dicembre è quasi indistinguibile da quella del quattro per cento che abbiamo visto da giugno in qua. Il problema è che dopo dicembre verrà gennaio, cioè il primo trimestre, che per una parte qualificata degli osservatori sarà ancora (un poco) più lento, per effetto dello smorzarsi graduale degli incentivi fiscali e della ricostituzione delle scorte.
Insomma, con la fine degli incentivi sulla rottamazione delle auto in America e in Germania e con una Cina che già da qualche settimana sta alzando (molto, molto leggermente) il piede dall’acceleratore la derivata seconda si sta stabilizzando e diventerà moderatamente negativa nei prossimi mesi. In questi giorni, quindi, e ancora per un paio di settimane continueremo a vivere di rendita sul Cash for Clunkers e sui suoi riverberi statistici. Il Cash for Clunkers, però, non c’è più.
Quando si cresce più lentamente alcuni dati macro continuano a essere positivi. Altri, in particolare gli indici di diffusione come i vari Zew, Isi, Filadelfia, possono mostrare un modesto arretramento. Ora, per dirla tutta, la storia che i mercati devono consolidare per il solo fatto che sono saliti del 60 per cento dai minimi non ci ha mai scaldato molto. Che cos’è, un obbligo morale? Una questione di buon gusto? Un omaggio agli orsi sofferenti? Come se uno che vola da Roma a Los Angeles no stop dovesse per forza tornare brevemente a Chicago per consolidare.
Se però la derivata seconda cambia segno può crearsi nel mercato un certo sbandamento e la correzione, grande o piccola, può avere un senso. Di solito nei momenti d’inversione gli orsi escono correndo dalle caverne con grande rumore di pentole e proclamano alto e forte che è stato tutto un inganno, che ci siamo suggestionati l’uno con l’altro mentre le aziende lottano ancora per sopravvivere e i disoccupati aumentano ogni giorno che passa. I maiali continuano a dormire e a russare forte, ma i tori si interrogano, il rumore di pentole li innervosisce e quando controllano la leva che stanno utilizzando scoprono immancabilmente che è troppo lunga. I tori conoscono il dubbio. Hanno un buon grado di certezza sull’esito finale, ma non sanno mai quanto sarà profonda la correzione. E alleggeriscono.
A loro si uniscono i surfisti che cavalcano tutte le onde, anche le piccole. Di questo, alla fine, sono fatte le correzioni. Nei prossimi giorni si dovrà dunque scegliere, orsi esclusi, se essere tori o maiali, se prendere qualche profitto per rientrare più avanti a livelli più bassi o se tirare dritto e puntare al bersaglio grosso. Potrebbe non essere una scelta facile. Anche se gli indici di diffusione dovessero effettivamente rallentare, vedremmo comunque gli indici di sentiment (fiducia dei consumatori e delle imprese) in miglioramento.
C’è poi un altro elemento più profondo da tenere presente e anche questo rende più difficile la scelta tori-maiali. Consapevoli della derivata seconda negativa che ci accompagnerà per una parte non trascurabile del 2010, accademia e banche centrali si stanno interrogando su come rendere più espansive le politiche monetarie.
Succede infatti che nei comunicati dei grandi vertici si parla in modo esteso di exit strategy, ma sotto traccia si discute molto, ad esempio, su come modificare la Taylor Rule (una formula semplice e brillante che calcola il tasso ottimale per avvicinarsi all’inflazione desiderata e ridurre la disoccupazione). Tutte le modifiche proposte portano a un tasso più basso. Nel caso il tasso, come ora, sia già a zero, la politica più espansiva si fa con la banca centrale che acquista ancora più titoli. La Fed di San Francisco continua a produrre studi che arrivano immancabilmente alla conclusione che i tassi, se si intende ridurre la disoccupazione in tempi ragionevoli, dovranno essere profondamente negativi. Non stupisce che, su questa base, la Yellen continui a dirsi preoccupata per il rischio di un’inflazione troppo bassa nei prossimi anni. Ora che Bernake è stato confermato alla guida della Fed non si può più sospettare che la Yellen parli così per acquisire meriti agli occhi del Congresso. Dice quello che dice perché ci crede veramente.
La scelta tori-maiali è dunque difficile. Ma più difficile è una scelta più è indifferente, ex ante, decidere per l’una o per l’altra ipotesi
MADONNA:specchio:CHE ANALISI senza dire nulla di concreto :-? allora lunedi si sale o si scende certoche ne hai di tempo da perdere per scrivere tutto questo.
 

jodi

Forumer storico
MADONNA:specchio:CHE ANALISI senza dire nulla di concreto :-? allora lunedi si sale o si scende certoche ne hai di tempo da perdere per scrivere tutto questo.

non l'ho certo scritto io ma l'analista Alessandro Fugnoli http://www.trend-online.com/?stran=izbira&p=prp&id=233533

comunque non è vero che non dice nulla... anzi... a saper leggere tra le righe dice che l'SP500 quasi certamente arriverà a 1200 ma che prima si scenderà un po' (derivata seconda negativa) e che il 2010 sarà un anno
positivo ma con derivata seconda negativa...

se non sai cos'è la derivata seconda vai su wikipedia...

saluti,

jo
 

Users who are viewing this thread

Alto