tommy271
Forumer storico
18 min | Confederazione / Economia
ZURIGO - L'euro è sotto scacco col persistere delle incertezze su una soluzione della crisi finanziaria della Grecia: la moneta europea si indebolisce nei confronti di 13 delle 16 maggiori valute e oscilla attorno a 1,35 dollari, mentre tocca un nuovo minimo storico contro il franco svizzero, scivolando fin sotto la soglia di 1,43 (1,4284). Dal 1999 non era mai successo.
Tra gli analisti prevale la percezione che i leader europei non riusciranno a trovare un accordo sugli aiuti ad Atene al vertice di questa settimana, demandando il salvataggio della Grecia al Fondo Monetario Internazionale. L'assenza di coesione nel blocco dell'eurozona alimenta la sfiducia degli investitori spingendoli a fuggire dall'euro e a cercare riparo nel biglietto verde. E mentre si complica il dibattito per cercare una via di uscita dalla crisi greca, gli economisti iniziano a mettere in conto gli effetti del pesante debito degli altri paesi dell'area - Spagna, Portogallo e Irlanda - sull'economia di Eurolandia e, di conseguenza, sulla politica della Banca centrale europea. Tanto che numerosi operatori vedono la moneta europea in discesa fino a 1,20 dollari, un livello mai raggiunto da marzo del 2006, entro l'anno.
(Corriere del Ticino)
ZURIGO - L'euro è sotto scacco col persistere delle incertezze su una soluzione della crisi finanziaria della Grecia: la moneta europea si indebolisce nei confronti di 13 delle 16 maggiori valute e oscilla attorno a 1,35 dollari, mentre tocca un nuovo minimo storico contro il franco svizzero, scivolando fin sotto la soglia di 1,43 (1,4284). Dal 1999 non era mai successo.
Tra gli analisti prevale la percezione che i leader europei non riusciranno a trovare un accordo sugli aiuti ad Atene al vertice di questa settimana, demandando il salvataggio della Grecia al Fondo Monetario Internazionale. L'assenza di coesione nel blocco dell'eurozona alimenta la sfiducia degli investitori spingendoli a fuggire dall'euro e a cercare riparo nel biglietto verde. E mentre si complica il dibattito per cercare una via di uscita dalla crisi greca, gli economisti iniziano a mettere in conto gli effetti del pesante debito degli altri paesi dell'area - Spagna, Portogallo e Irlanda - sull'economia di Eurolandia e, di conseguenza, sulla politica della Banca centrale europea. Tanto che numerosi operatori vedono la moneta europea in discesa fino a 1,20 dollari, un livello mai raggiunto da marzo del 2006, entro l'anno.
(Corriere del Ticino)