TRICHET: SUI TASSI CITA TACITO. SUI DEBITI CONSIGLIA CICERONE (ASCA) - Roma, 13 mar - Lectio magistralis del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, all'Universita' di Stanford.
Un intervento a largo raggio che ha ripercorso le cause della crisi e gli interventi posti in essere da banche centrali e governi per contrastare la recessione e porre le basi della ripresa. Non e' mancato un accento ai benefici nati con il G20 dove stanno maturando i primi tentativi di affrontare le problematiche globali della governance dei mercati finanziari. E i tassi per ora non sembrano destinati a muoversi. Staranno fermi quanto nell'antica Roma'? Trichet cita il racconto di Tacito sulla crisi finanziaria dell'impero romano nel 33 dopo cristo. La soluzione
arriva dall'imperatore che distribuisce milioni di sesterzi a tasso zero per tre anni

garantiti dall'ipoteca sulla terra, cosi' gradualmente anche i privati tornarono a fare credito all'economia.
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Sostituite l'imperatore con le banche centrali e i governi, i sesterzi con i dollari o gli euro, la terra con titoli e siamo di fronte, dopo due mila anni, a qualcosa sorprendentemente familiare'', ha detto Trichet.
Il numero uno dell'Eurotower, chissa' se pensando solo alla Grecia o alla montagna del debito pubblico globale, ha poi citato lo scontro tra Cesare e Cicerone avvenuto 80 anni prima della crisi descritta da Tacito. Roma e' piena di debiti, Cesare e' tentato di proclamare un condono tombale, Cicerone si oppone, per lui la cancellazione del debito minerebbe le fondamenta della Repubblica e il suo valore fondativo piu' importante: la ''fides''.