Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

non è certo un commento estetico ma sulla persona
ho trovato sorprendente che tu l'apprezzassi ...
 
Gaudente è sempre micidiale :) ... ma mai che prenda in considerazione una redistribuzione della ricchezza dall'alto verso il basso e non tra 'bassi' ...

oggi gli operai campani (e quindi tutti gli operai italiani) scelgono liberamente tra la schiavitù e la disoccupazione ... non serve ma rivolgo loro la mia solidarietà
il mio pensiero in proposito l'ho detto ... io 'argentinizzerei' :) ... tenendo ben presente che continuare a vedere il mondo sotto la lente della produttività e del consumismo sfrenato non ha il minimo senso

nel frattempo quel cesso del sogno proibito del Mostro straparla a vanvera su qualsiasi cosa ...

io sono su una posizione assai più moderata rispetto a Gaudente, poi però vedo una persona (mio padre) che ad 86 anni lavora ancora 8 ore al giorno (sicuramente perché gli piace...però lavora), mentre leggo di dipendenti statali che a 45 anni (di età anagrafica, non di contributi) se ne andavano già beatamente in pensione (per fortuna ora non più), oppure di assenze a Pomigliano superiori al 50% nei giorni di elezioni - tutti rappresentanti di lista. E allora, pur con tutto il rispetto per quelli che invece a Pomigliano ci lavorano seriamente (non dubito ci siano, ma temo siano una minoranza), anche a me verrebbe voglia di mandare tutti in Messico... :D o meglio ancora in Cina...
 
non è certo un commento estetico ma sulla persona
ho trovato sorprendente che tu l'apprezzassi ...

certo

CESSO

é un commento molto tecnico,sulla persona

vero é che lei opera,storicamente, in un settore complanare, quello dei tubi
ma sicuramente non ci eri arrivato, a questa sottigliezza
 
io sono su una posizione assai più moderata rispetto a Gaudente, poi però vedo una persona (mio padre) che ad 86 anni lavora ancora 8 ore al giorno (sicuramente perché gli piace...però lavora), mentre leggo di dipendenti statali che a 45 anni (di età anagrafica, non di contributi) se ne andavano già beatamente in pensione (per fortuna ora non più), oppure di assenze a Pomigliano superiori al 50% nei giorni di elezioni - tutti rappresentanti di lista. E allora, pur con tutto il rispetto per quelli che invece a Pomigliano ci lavorano seriamente (non dubito ci siano, ma temo siano una minoranza), anche a me verrebbe voglia di mandare tutti in Messico... :D o meglio ancora in Cina...

Azetaelle ... secondo me il mito della produttività è finito ... non esiste la perenne crescita del consumo ... non si può lavorare tutti al massimo delle proprie possibilità (girando solo il busto per ore o con la pausa pranzo a fine turno o con le malattie da valutare se pagarle o meno come a Pomigliano) e poi riuscire a consumare tutto il 'prodotto' ... è impossibile

chissà se i 1000 che comunque rimarranno fuori li sceglieranno tra le gli operai e le operaie con minore capacità torsionale del busto

bisogna rimettere al centro l'Uomo
 
chissà se i 1000 che comunque rimarranno fuori li sceglieranno tra le gli operai e le operaie con minore capacità torsionale del busto

perché dimenticare che, se si volesse , anche quelli potrebbero, forse , essere sostituiti da robot
e se si cercano spazi sociali , spesso, bisognerebbe pure sforzarsi di capire

certo , mettiamo l`uomo al centro
ma allora, se lo facciamo di botto, mezza europa torna ad una vita piu`UMANA e rilassante
ma nelle grotte
 
Azetaelle ... secondo me il mito della produttività è finito ... non esiste la perenne crescita del consumo ... non si può lavorare tutti al massimo delle proprie possibilità (girando solo il busto per ore o con la pausa pranzo a fine turno o con le malattie da valutare se pagarle o meno come a Pomigliano) e poi riuscire a consumare tutto il 'prodotto' ... è impossibile

chissà se i 1000 che comunque rimarranno fuori li sceglieranno tra le gli operai e le operaie con minore capacità torsionale del busto

bisogna rimettere al centro l'Uomo
sono completamente d'accordo, io metterei la qualità della vita al primo posto...
però non si può nemmeno fare finta di lavorare, altrimenti si finisce a gravare sulle spalle di quelli che invece il busto lo ruotano per davvero...
e il problema di Pomigliano è probabilmente quello, c'è sicuramente gente che si fa il mazzo per mantenere in piedi una fabbrica dove molti altri fanno solo finta.... in Cina, quelli che fanno solo finta, li segano subito (e sul come, meglio non indagare)
 
Hai iniziato tu con l'annuncio del "neonato trend rialzista" senza apportare alcuna considerazione a supporto. Mi spieghi perche' indici azionari che quotano con P/E 20 e P/BV oltre 2 dovrebbero continuare a salire , al di la' dell'irrazionale estemporaneo entusiasmo per una rivalutazione del renmimbi di ben lo 0,4% ?

:eek: :rolleyes: :lol:

Gaudente non scherzare. Non siamo nel "Topic del cazzeggio" ...?! :cool:

Si vede che non monitorizzi i prezzi delle azioni italiane ed estere ed i loro rispettivi utili.
Ad esempio, prova a scorrere nella Vecchia Europa: i telefonici, gli energetici, i farmaceutici, i media, gli assicurativi, gli industriali ...

Ma quale P/E = 20 ...!?
In vita mia non ho mai visto rapporti quotazioni titoli/utili così mediamente bassi ?! :up:
 
Gaudente è sempre micidiale :) ... ma mai che prenda in considerazione una redistribuzione della ricchezza dall'alto verso il basso e non tra 'bassi' ...

oggi gli operai campani (e quindi tutti gli operai italiani) scelgono liberamente tra la schiavitù e la disoccupazione ... non serve ma rivolgo loro la mia solidarietà il mio pensiero in proposito l'ho detto ... io 'argentinizzerei' :) ... tenendo ben presente che continuare a vedere il mondo sotto la lente della produttività e del consumismo sfrenato non ha il minimo senso

nel frattempo quel cesso del sogno proibito del Mostro straparla a vanvera su qualsiasi cosa ...

:eek: :wall:

22.06.2010 MILANO (Finanza.com)
Urne aperte a Pomigliano d’Arco. Oggi gli oltre 5.000 operai dello stabilimento campano targato Fiat voteranno per accettare o meno l’accordo siglato lo scorso 15 giugno in Confindustria da quattro sigle sindacali: Fim, Uilm, Ugl e Fismic. Grande assente la Fiom, l’organizzazione dei metalmeccanici della Cgil, che ha espresso il suo niet alle condizioni avanzate dal Lingotto, sollevando perfino dubbi di “incostituzionalità”. Le urne saranno aperte dalle 8 alle 21 e, intorno alle 23, si saprà qualcosa in più sulle sorti dello stabilimento campano.
Il gruppo torinese vuole una vittoria dei “sì” a larga maggioranza. Un risultato che sbloccherebbe i 700 milioni di euro per modernizzare l’impianto di Pomigliano, trasferendo la produzione della “Nuova Panda” da Tychy (Polonia) allo stabilimento nei pressi di Napoli. La Fiat, però, vuole certezze precise e ha già fissato ambiziosi target: 280 mila auto all’anno (attualmente ne vengono prodotte 35 mila), ovvero 1.052 vetture al giorno.
Per raggiungerli, la giornata sarà caratterizzata da 24 ore lavorative divise in tre turni di 8 ore. Ogni operaio di Pomigliano avrà una settimana di 6 giorni lavorativi e una di 4 giorni.

Le condizioni che hanno generato il rifiuto della Fiom riguardano soprattutto gli straordinari e alcune limitazioni in materia di sciopero.
Una questione delicata riguarda poi l’assenteismo anomalo dello stabilimento che la Fiat vuole ridurre drasticamente, non volendo più pagare i giorni di malattia se coincidono con manifestazioni sindacali o elettorali. E proprio le elezioni sono la vera piaga di Pomigliano: ad ogni tornata elettorale si registrano infatti dalle 1.500 alle 1.700 richieste di permessi.

Sergio Marchionne, amministratore delegato della casa torinese, sogna un impianto paragonabile ad un orologio svizzero. Per realizzarlo ha comunque bisogno dell’esito favorevole del referendum odierno. Altrimenti stanno prendendo piede altre due soluzioni: il piano B e il piano C. Il primo è semplice: dirottare i 700 milioni verso la fabbrica polacca oppure in Serbia.
Più complicato il cosiddetto “piano C”, riportato ieri sulle colonne de La Repubblica. In sostanza si parla della creazione di una newco, ovviamente controllata dal Lingotto, in cui verrebbero conferite le attività produttive di Pomigliano. In questo modo, i 5.200 operai verranno riassunti con un nuovo contratto che tenga conto dell’accordo separato dello scorso 15 giugno. Una mossa abbastanza estrema, visto che i precedenti più importanti sono Parmalat e Alitalia, società che si trovavano in amministrazione controllata.
A Piazza Affari il titolo Fiat non sembra risentire delle accese discussioni sul futuro di Pomigliano. La scorsa settimana, il Lingotto ha guadagnato circa 6 punti percentuali mentre questa mattina cede lo 0,88% a 9,53 euro. “Il trend rialzista delle ultime settimane è un movimento di rimbalzo”, segnala un trader a Finanza.com, “sulla scia di un ritrovato ottimismo sulla ripresa economica”. Ottimismo anche sul futuro di Pomigliano: “quando hai il sì di quattro sigle sindacali c’è la seria possibilità di chiudere il referendum con un voto favorevole”.
 
io sono su una posizione assai più moderata rispetto a Gaudente, poi però vedo una persona (mio padre) che ad 86 anni lavora ancora 8 ore al giorno (sicuramente perché gli piace...però lavora), mentre leggo di dipendenti statali che a 45 anni (di età anagrafica, non di contributi) se ne andavano già beatamente in pensione (per fortuna ora non più), oppure di assenze a Pomigliano superiori al 50% nei giorni di elezioni - tutti rappresentanti di lista. E allora, pur con tutto il rispetto per quelli che invece a Pomigliano ci lavorano seriamente (non dubito ci siano, ma temo siano una minoranza), anche a me verrebbe voglia di mandare tutti in Messico... :D o meglio ancora in Cina...

Come non quotarti :up:
Gaudente mi piace moltissimo, chiama le cose col suo nome e dice pane al pane e vino al vino. :up::up:
 
Originalmente inviato da azetaelle
io sono su una posizione assai più moderata rispetto a Gaudente, poi però vedo una persona (mio padre) che ad 86 anni lavora ancora 8 ore al giorno (sicuramente perché gli piace...però lavora), mentre leggo di dipendenti statali che a 45 anni (di età anagrafica, non di contributi) se ne andavano già beatamente in pensione (per fortuna ora non più), oppure di assenze a Pomigliano superiori al 50% nei giorni di elezioni - tutti rappresentanti di lista. E allora, pur con tutto il rispetto per quelli che invece a Pomigliano ci lavorano seriamente (non dubito ci siano, ma temo siano una minoranza), anche a me verrebbe voglia di mandare tutti in Messico... :D o meglio ancora in Cina...

Originalmente inviato da azetaelle
io sono su una posizione assai più moderata rispetto a Gaudente, poi però vedo una persona (mio padre) che ad 86 anni lavora ancora 8 ore al giorno (sicuramente perché gli piace...però lavora), mentre leggo di dipendenti statali che a 45 anni (di età anagrafica, non di contributi) se ne andavano già beatamente in pensione (per fortuna ora non più), oppure di assenze a Pomigliano superiori al 50% nei giorni di elezioni - tutti rappresentanti di lista. E allora, pur con tutto il rispetto per quelli che invece a Pomigliano ci lavorano seriamente (non dubito ci siano, ma temo siano una minoranza), anche a me verrebbe voglia di mandare tutti in Messico... :D o meglio ancora in Cina...

Infatti ci stiamo CINESIZZANDO, ma un po' alla volta, il mio parere su Pomigliano e' questo: MA COME SI PUO' PRODURRE IL 500% IN MENO, A PARITA' DI INVESTIMENTI RISPETTO LA POLONIA?:wall:
 

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