Macroeconomia Crisi finanziaria e sviluppi

Visione un po' troppo pessimistica? Forse ma dargli un occhiata.....

Editoriale:Downgrade sull'Italia in arrivo?


Oggi, al telefono, uno dei più importanti analisti (e blogger.....) italiani mi ha fatto notare una cosa interessante, il 2011 si presenterà come l'anno in cui i,tutti insieme, stati e banche (che sono quasi la stessa cosa ormai) si presenteranno sul mercato a chiedere fiumi di capitali. Non ce ne sarà abbastanza per tutti a prezzi (tassi) ragionevoli e quindi si è già scatenata un nuova guerra economica. Il terreno dello scontro si sta spostatando dal tasso di cambio fra le valute, ai tassi di interesse, il vincitore sarà chi riuscirà ad attirare capitali al tasso minore degli altri.

Gli attori in questa partita sono le nazioni indebitate ovvero l'America e gli stati europei, entrambi il prossimo anno gireranno il resto del mondo con il cappello in mano per tirare a campare. Ebbene letta in questa chiave non sorprende affatto la "strana" raffica di downgrade che le agenzie di rating stanno rovesciando sulla vecchia Europa. Purtroppo le consuetudini sono dure a morire e sebbene i rating dati dalle varie Firch, Moody's, S&P,Dagong Global (China) sono poco più che veline passate da Washington e Pechino, l'impatto sui mercati riesce ancora a farsi sentire anche se in maniera sempre più attenuata.

Per la verità anche le istituzioni europee ci mettono del loro riconoscendo alle principali agenzie di rating occidentali, tutte americane, il potere di determinare se un bond sovrano è buono per essere accettato come collaterale dalla BCE oppure no. Sarebbe davvero ora di farla finita con questi intrecci e di cominciare a costruire agenzia di rating europea come propone la Francia, ma tant'è......

Tornando in argomento, non sarebbe strano se dopo il Belgio (messo recentemente sotto osservazione), la Spagna e l'Iralnda toccasse proprio all'Italia (magari passando per il Portogallo), pensiamoci un attimo: il rating della Grecia (che dovrebbe essere D sencondo l'agenzia "Buon Senso"....) non si può minimamente toccare, ancora un notch in meno e tutti i bond greci varrebbero 0 (zero) come collaterale per ottenere credito presso la BCE con immediate ricadute negative su tutto il sistema bancario sia europeo che americano.

Gli argomenti per abbassare il rating sui nostri BTP non mancherebbero certo: alto rapporto debito/Pil, instabilità politica, bassa crescita...basta mettere sotto il tappeto il dato sul deficit/Pil italiano et oplah il giuoco è fatto!

Un bel downgrade, magari di solo un piccolo scalino per il terzo debito pubblico del mondo, e patatarac , fuga dei capitali (Cinesi) dall'europa verso...verso lo Zio Sam of course.

Vi sembra un ipotesi fantasiosa,...a me no.
 
ci sono basi militari Usa in europa, ma non basi militari della EU in Usa

il pil della europa supera discretamente quello Usa ma a livello internazionale l'europa conta meno della Cina

basta questo per capire chi comanda

p.s. non capisco i francesi, non hanno perso la guerra ma a conti fatti sembra di si
 
Editoriale:Downgrade sull'Italia in arrivo?


Oggi, al telefono, uno dei più importanti analisti (e blogger.....) italiani mi ha fatto notare una cosa interessante, il 2011 si presenterà come l'anno in cui i,tutti insieme, stati e banche (che sono quasi la stessa cosa ormai) si presenteranno sul mercato a chiedere fiumi di capitali. Non ce ne sarà abbastanza per tutti a prezzi (tassi) ragionevoli e quindi si è già scatenata un nuova guerra economica. Il terreno dello scontro si sta spostatando dal tasso di cambio fra le valute, ai tassi di interesse, il vincitore sarà chi riuscirà ad attirare capitali al tasso minore degli altri.

Gli attori in questa partita sono le nazioni indebitate ovvero l'America e gli stati europei, entrambi il prossimo anno gireranno il resto del mondo con il cappello in mano per tirare a campare. Ebbene letta in questa chiave non sorprende affatto la "strana" raffica di downgrade che le agenzie di rating stanno rovesciando sulla vecchia Europa. Purtroppo le consuetudini sono dure a morire e sebbene i rating dati dalle varie Firch, Moody's, S&P,Dagong Global (China) sono poco più che veline passate da Washington e Pechino, l'impatto sui mercati riesce ancora a farsi sentire anche se in maniera sempre più attenuata.

Per la verità anche le istituzioni europee ci mettono del loro riconoscendo alle principali agenzie di rating occidentali, tutte americane, il potere di determinare se un bond sovrano è buono per essere accettato come collaterale dalla BCE oppure no. Sarebbe davvero ora di farla finita con questi intrecci e di cominciare a costruire agenzia di rating europea come propone la Francia, ma tant'è......

Tornando in argomento, non sarebbe strano se dopo il Belgio (messo recentemente sotto osservazione), la Spagna e l'Iralnda toccasse proprio all'Italia (magari passando per il Portogallo), pensiamoci un attimo: il rating della Grecia (che dovrebbe essere D sencondo l'agenzia "Buon Senso"....) non si può minimamente toccare, ancora un notch in meno e tutti i bond greci varrebbero 0 (zero) come collaterale per ottenere credito presso la BCE con immediate ricadute negative su tutto il sistema bancario sia europeo che americano.

Gli argomenti per abbassare il rating sui nostri BTP non mancherebbero certo: alto rapporto debito/Pil, instabilità politica, bassa crescita...basta mettere sotto il tappeto il dato sul deficit/Pil italiano et oplah il giuoco è fatto!

Un bel downgrade, magari di solo un piccolo scalino per il terzo debito pubblico del mondo, e patatarac , fuga dei capitali (Cinesi) dall'europa verso...verso lo Zio Sam of course.

Vi sembra un ipotesi fantasiosa,...a me no.

Veramente la BCE aveva già rivisto la propria regola per il funzionamento dei collaterali abbassando la soglia, per i titoli di stato in aerea euro, sotto la tripla BBB.
Quindi non credo ci siano problemi sotto questo punto di vista.

Per quanto riguarda i cinesi, in questi ultimi mesi si è verificato proprio l'opposto: in chiave geostrategica un maggior interessamento verso i periferici ...

Per quanto riguarda un abbassamento del rating italiano non credo proprio.
Le agenzie hanno più volte giudicato positivamente la tenuta (e le prospettive) sui nostri titoli. Poi tra tre/sei mesi può succedere tutto.
Io sarei più propenso ad un outlook negativo verso Austria e GB. Tralascio il discorso USA ...
 
ci sono basi militari Usa in europa, ma non basi militari della EU in Usa

il pil della europa supera discretamente quello Usa ma a livello internazionale l'europa conta meno della Cina

basta questo per capire chi comanda

p.s. non capisco i francesi, non hanno perso la guerra ma a conti fatti sembra di si

Non mi pare neanche che l'abbiano vinta ... la Francia è stata liberata dalle truppe Usa.
Che poi De Gaulle sia entrato per primo a Parigi in testa alle sue truppe, non cambia il corso della storia.
 
io aspetto il governo tecnico in italia poi arriveranno le cure di fmi e bce

da li forse nascera' l'euro2 dei paesi periferici con a capo l'italia

l'alternativa e' che i tedeschi e francesi paghino i debiti dei paesi spendaccioni, direi improbabile

p.s. i debiti che si contraggono con fmi e bce sono in euro e dollari e sono finanziati dalle stesse banche che hanno causato la crisi :wall:
 
Non ne capisco molto di finanza, ma quest'ultima ipotesi dell'Euro 2 la ritengo fanta-economia, mentre potrebbe benissimo avvenire che alcuni paesi vengano estromessi dall'Euro e debbano tornare alla propria valuta iniziale.
Sinceramente per noi non la vedo così drammatica la cosa, anche se ne dovessimo far parte, cosa che non credo, visto che comunque stiamo facendo grossi sacrifici per rimanere agganciati e in un modo, o in un altro, ci stiamo in parte riuscendo.....
 
Uscire dall'euro senza fare default è impossibile e pure inutile, i debiti sono in euro e se adotti una moneta più debole non li paghi più. I nostri cari virtuosi tedeschi si devono far carico di tutto, non hanno molta scelta, se lasciano andare i periferici prima si accollano un buco per il loro default (i titoli farciscono le loro banche) poi questi si organizzano con una nuova moneta e gli inondano il mercato di prodotti a minor costo.

La soluzione peggiore, per il debitore, è la cura lacrime e sangue: ed è a questo che ovviamente puntano i tedeschi, e sono già riusciti a farlo capire alla Grecia. Ricordatevi che quando il debito è piccolo è il debitore ad avere un problema, ma quando il debito è grande è il creditore ad averlo.
 
Uscire dall'euro senza fare default è impossibile e pure inutile, i debiti sono in euro e se adotti una moneta più debole non li paghi più. I nostri cari virtuosi tedeschi si devono far carico di tutto, non hanno molta scelta, se lasciano andare i periferici prima si accollano un buco per il loro default (i titoli farciscono le loro banche) poi questi si organizzano con una nuova moneta e gli inondano il mercato di prodotti a minor costo.

La soluzione peggiore, per il debitore, è la cura lacrime e sangue: ed è a questo che ovviamente puntano i tedeschi, e sono già riusciti a farlo capire alla Grecia. Ricordatevi che quando il debito è piccolo è il debitore ad avere un problema, ma quando il debito è grande è il creditore ad averlo.

Parole sante ;).
 
la Germania e' il principale creditore della europa me se decidesse di uscirne? :titanic:
[ame]http://www.youtube.com/watch?v=H1rbNJqWjX8[/ame]
 

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