Aggiornamento sul default rate corporate, che risulta ancora in calo a febbraio. Globalmente, si passa dal 12,5% di gennaio all'11,6% di febbraio, con forecast di calo al 2,9% per dicembre 2010 e al 2,7% sui 12 mesi.
Negli USA si è passati dal 13,6% di gennaio al 12,7% di febbraio, con forecast al 3,3% a fine anno ed al 3% di febbraio 2011; in Europa dal 10,9% di gennaio al 9,7% di febbraio, con forecast di 1,7% a fine anno e leggera risalita a 2% a febbraio 2011.
Il forte calo pronosticato è frutto delle statistiche, in quanto con i mesi che verranno, il computo a fine anno e quello sui 12 mesi vedrà escludere dalla media i primi mesi del 2009, con il loro pesante fardello di default.
Mentre dunque il default rate si avvicina al proprio bottom di ciclo, più significativo è tenere d'occhio il distressed index, ossia la percentuale di debito HY il cui rendimento eccede in misura superiore al 10% quello dei titoli di stato di pari caratteristiche.
Tale indicatore, come già detto negli ultimi mesi, è infatti quello da guardare in quanto anticiperà l'andamento dei rendimenti nel comparto HY e dunque i prezzi sul mercato delle nuove emissioni ma anche - di conseguenza - sul secondario.
E qui si vede che il mese di febbraio, per il corporate USA, il livello del debito distressed è rimasto fermo a quota 16,5% a febbraio, sul medesimo livello toccato a gennaio.
Ove fosse confermato che l'attuale livello rappresenta un bottom di ciclo, dovremmo assistere contestualmente a fasi di temporanea chiusura del mercato primario e/o alla richiesta di rendimenti crescenti rispetto a quelli dei mesi scorsi per le nuove emissioni, così da concludere che questo ciclo dell'HY, iniziato a fine 2008 negli USA e a febbraio 2009 da noi in Europa, si avvia ad una graduale inversione.
Viceversa, una riduzione del livello di debito distressed già nel mese corrente dopo "l'allarme Grecia" di febbraio segnalerebbe una ripresa forte dell'appetito per il rischio, specie se si accompagnasse ad un buon numero di nuove emissioni HY a rendimenti crescentemente ridotti.
Segnalo a tutti che la liquidità circolante nel sistema e generata attraverso le cartolarizzazioni continua ad essere su livelli molto bassi e a non crescere negli USA (ed in Europa non credo le cose vadano molto meglio).
La misurate attraverso i livelli di CP indicati dalla FED al solito link, guardando in particolare a quella "asset backed". Come vedete sotto, il calo continua, seppure meno drastico di quello al quale si è assistito nel 2008 e nel 2009.
FRB: Commercial Paper Outstandings
La liquidità aggiuntiva è quella fornita dalle banche centrali attraverso i repo, il quantitative easing ed altre analoghe manovre, ma tale liquidità è destinata, nei prossimi mesi, ad essere gradualmente riassorbita.
Moody's: Global Default Rate Falls to 11.6% in February 2010
New York, March 04, 2010 -- The trailing 12-month global speculative-grade default rate fell to 11.6% in February, down from January's level of 12.5%, said Moody's Investors Service in its latest default report. A year ago, the global default rate stood at only 5.8%.
The ratings agency's default rate forecasting model now predicts that the global speculative-grade default rate will decline sharply to 2.9% by the end of this year and then edge lower to 2.7% by February 2011.
"The trailing 12-month default rate will likely decline rapidly over the next several months as the bulge of defaults that occurred in the first half of 2009 move out of the trailing twelve-month window," said Moody's Director of Default Research Kenneth Emery.
In the U.S., the speculative-grade default rate edged lower from January's 13.6% to 12.7% in February, while in Europe, the default rate among speculative-grade issuers fell from a revised 10.9% in January to 9.7% in February. At this time last year, the U.S. default rate stood at 6.5% and the European default rate was even lower at 2.8%.
Among U.S. speculative-grade issuers, Moody's forecasting model foresees the default falling to 3.3% by December 2010 and 3.0% a year from now. In Europe, the forecasting model projects the speculative-grade default rate will arrive at 1.7% in December 2010 followed by a small up-tick to 2.0% by February 2011.
Overall, only two of Moody's-rated corporate debt issuers defaulted in February, which sends the year-to-date default count to 10. Both of the February defaulters were based in the U.S. In comparison, there were 45 defaults in the first two months of last year.
Across industries over the coming year, default rates are expected to be highest in the Consumer Transportation sector in the U.S. and the Business Service sector in Europe.
Measured on a dollar volume basis, the global speculative-grade bond default rate fell from a revised level of 16.0% in January to 14.8% in February. Last year, the global dollar-weighted default rate stood at 7.0% in February.
In the U.S., the dollar-weighted speculative-grade bond default rate ended at 15.4% in February, down from 16.3% in January. The comparable rate was 8.0% in February 2009.
Moody's speculative-grade corporate distress index -- which measures the percentage of rated issuers that have debt trading at distressed levels -- came in at 16.5% in February, unchanged from the revised level in January. A year ago, the index was much higher at 49.0%.
In the leveraged loan market, only one Moody's-rated loan issuer - Penton Media, Inc.- defaulted in February. The trailing 12 month U.S. leveraged loan default rate fell from 11.4% in January to 10.9% in February. A year ago, the loan default rate stood at 4.5%.
Moody's "February Default Report" is now available -- as are Moody's other default research reports -- in the Ratings Analytics section of Moodys.com.