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Gay ticinesi: "Possiamo essere genitori"

Entusiasmo per il sì di Obama ai matrimoni omosessuali
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BELLINZONA - «Barack Obama si è detto favorevole ai matrimoni gay? È una bellissima notizia per tutti noi», esordisce Donatella Zappa, Coordinatrice di Imbarco immediato, associazione gay-lesbica della Svizzera italiana. «Quando il presidente di un Paese così vasto e, almeno in apparenza, progressista come sono gli Stati Uniti si schiera pubblicamente, significa che si sta andando nella direzione giusta: quella del riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali. Il gesto di Obama può essere preso come esempio».
In Svizzera nel 2007 è entrata in vigore la Legge sulle unioni domestiche registrate. Quali diritti assicura alle coppie omosessuali? Quali le sue lacune?
«La legge è stata creata ad hoc per gli omosessuali: permette loro di ufficializzare e proteggere le unioni. E tutela i diritti dei partner registrati, ad esempio essi non vengono tassati più dei coniugi di un matrimonio tradizionale, in assenza di testamento il partner in vita può ricevere almeno la metà dell'eredità ed è esentato dall'imposta di successione, ecc. L'unione registrata è molto simile al matrimonio, ma si è scelto di usare due termini diversi per definire queste "alleanze d'amore" proprio per mantenerle su due piani ben distinti. E questo la dice lunga su com'è difficile superare i pregiudizi radicati nella società. I diritti dei partner registrati, come detto, sono gli stessi di quelli dei coniugi ad eccezione di un aspetto importante. Alle coppie di fatto la legge svizzera vieta l'inseminazione artificiale e l'adozione...».
 
Sempre più fallimenti? Non in Ticino

In controtendenza rispetto ai dati svizzeri, -7% nei primi quattro mesi del 2012
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ZURIGO - Nei primi quattro mesi dell'anno, 2017 aziende sono andate in fallimento, 1461 delle quali per insolvenza (+11%): il numero delle imprese che ha dovuto depositare i bilanci perché non riusciva a far fronte ai pagamenti è stato superiore solo negli anni di crisi 2003 e 2005.
A quanto sembra il franco forte e l'insicurezza economica che caratterizza soprattutto l'Eurozona cominciano a mostrare i loro effetti, rileva la società internazionale di informazioni economiche Dun and Bradstreet (D&B) in un comunicato odierno.
Il Ticino è fra i pochissimi cantoni in contro tendenza: le bancarotte per insolvenza sono state 86, con un calo del 7% su base annua. Sull'altro fronte spiccano i dati di Basilea (+36%), Vaud (+27%), Grigioni (+18% a 26), Ginevra (+12%) e Zurigo (+5%).
In calo - a livello nazionale come in quasi tutti i cantoni, compreso il Ticino - sono invece le bancarotte dovuta a una modifica legislativa (chiusura per lacune nell'organizzazione, articolo 731b del Codice delle obbligazioni), scese del 23% a 556.
L'attuale clima di incertezza che attanaglia gli imprenditori spiega anche la dinamica delle nuove iscrizioni, scese del 2% a 13.185 ditte. La crescita degli ultimi due anni sembra così interrotta e sarà così difficile superare la soglia magica di 40'000 nuove aperture su 12 mesi, osserva D&B. Diverso invece il discorso in Ticino, che mostra una progressione del 30% a 975 aziende.
 
Contro il nucleare oltre 110 mila firme

L'iniziativa era stata lanciata dai Verdi nel maggio 2011
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BERNA - L'iniziativa dei Verdi per l'uscita dal nucleare ha raccolto in 11 mesi 110'000 firme. Lo ha comunicato oggi lo stesso Partito ecologista, precisando che per andare sul sicuro intende aggiungere altre 10'000 sottoscrizioni.
L'iniziativa popolare 'Per un abbandono pianificato dell'energia nucleare (Iniziativa per l'abbandono del nucleare), lanciata dai Verdi nel maggio 2011, chiede che le centrali atomiche siano spente 45 anni dopo la loro entrata in servizio. Ciò significherebbe che l'impianto più giovane di Leibstadt (AG) cesserebbe l'attività nel 2029.
I Verdi intendono ancorare il divieto del nucleare nella Costituzione. Lo sviluppo nelle energie rinnovabili mostra che un'uscita dal nucleare è possibile, sottolinea la nota. Il partito degli ecologisti ha ancora tempo fino a metà novembre per raccogliere le firme.
 
L'Esercito avrà delle nuove bici

Ordinati 2800 esemplari del nuovo "Velo 12" per 7 milioni di franchi
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BERNA - L'esercito svizzero si doterà di nuove biciclette, in sostituzione delle attuali considerate obsolete, fuori moda e pesanti. L'ordinazione per 2800 esemplari dovrebbe venir firmata in settimana, per un costo totale di 7 milioni di franchi. In seguito verrebbero acquistate altre 1300 bici, battezzate «Velo 12».
La notizia, anticipata dalla «NZZ Am Sonntag», è stata confermata da Philip Douglas, fondatore dell'azienda zurighese Simpel, che fornirà alla truppa rossocrociata la nuova due ruote, del costo di 2500 franchi cadauna.
Secondo la «NZZ Am Sonntag», il consigliere federale Ueli Maurer, egli stesso amante dalla bici, avrebbe testato il mezzo trovandolo adeguato. Del resto il ministro della difesa ha compiuto il servizio militare in un reggimento di ciclisti.
«Velo 12» viene descritta come molto perfezionata, in alluminio, freni a disco, dinamo integrata, 8 cambi e pesante soltanto 15 chili, contro i 25 delle attuali. Servirà all'esercitazione dei soldati e al trasporto all'interno delle caserme.
Fino al 2003 esisteva un reggimento ciclisti in ognuno dei tre corpi dell'esercito che sono stati sciolti. Le bici militari sono invece rimaste.
 
Bonus più calibrati all'UBS

Lo auspica il presidente del CdA della banca Axel Weber


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LONDRA - Axel Weber, nominato giovedì scorso presidente del consiglio di amministrazione dell'UBS, sembra prendersi a cuore le critiche espresse dall'assemblea degli azionisti alla politica dei bonus dell'istituto.



L'ex presidente della Bundesbank ha affermato oggi a Londra di «avere aperto un dialogo con l'obiettivo di portare le rimunerazioni dei manager e gli interessi degli azionisti a un rapporto che possa essere definito equo dai proprietari dei titoli». In occasione di una conferenza economica, Weber ha indicato di avere avviato dal primo giorno una vasta consultazione con gli azionisti e con i dipendenti. Nell'assemblea del 3 maggio gli azionisti avevano manifestato il loro malcontento circa la politica di retribuzione dei vertici. Il rapporto sulle rimunerazioni aveva accolto solo il 60% dei voti.




Nel suo discorso Weber ha d'altro canto avvertito che le banche potrebbero incontrare difficoltà nella raccolta di capitale proprio e che potrebbe rimanere loro come unica via di uscita la vendita di attivi. La stessa UBS sta procedendo bene con i propri progetti sul capitale, ha osservato. I problemi fondamentali della zona euro non sono ancora stati affrontati, ha proseguito l'ex presidente della banca centrale tedesca, aggiungendo di non credere che la Grecia uscirà dall'euro.
 
Soldi sporchi in borsa e nel mattone

Ticino, nuove frontiere del riciclaggio: parla il capo sezione reati economici
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LUGANO - "Le grosse organizzazioni criminali internazionali che vogliono riciclare i loro profitti illeciti in Ticino (luogo sicuro dal profilo economico e politico) puntano essenzialmente su tre settori: attività commerciali, settore immobiliare o investimenti in borsa attraverso conti aperti a nome di società o di prestanome. La difficoltà per gli operatori finanziari è riuscire a comprendere il reale retroscena economico del denaro perché spesso dietro ad esso vi sono complicate strutture societarie (quasi mai società svizzere) all’interno delle quali il denaro si muove sulla base di contratti difficilmente verificabili". Fabio Tasso, responsabile della Sezione reati economici e finanziari della polizia cantonale, ha le idee chiare su quanto avviene e su come combattere questo particolare tipo di criminalità. "Le organizzazioni criminali - spiega infatti - hanno al loro servizio giuristi con conoscenze di diritto internazionale, esperti di finanza e di costituzione di strutture societarie che hanno il compito di dare una veste "pulita" al denaro".




Più segnalazioni di riciclaggio

Dopo la primavera araba: 1.625 i casi nel 2011 per un ammontare di 3,3 miliardi
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BERNA - Le autorità svizzere di lotta contro il riciclaggio hanno risentito molto i contraccolpi della «primavera araba». Mai dalla sua istituzione nel 1998, l'Ufficio di comunicazione in materia di riciclaggio di denaro (MROS) ha registrato tanti casi, per un ammontare complessivo da record: 3,3 miliardi di franchi. Per il quinto anno consecutivo, le segnalazioni di sospetto sono aumentate in modo chiaro, salendo da 1.159 nel 2010 a 1.625 nel 2011 (+40%). Gli oltre 3 miliardi di franchi che rappresentano equivalgono agli importi del 2009 e 2010 assieme, indica il rapporto MROS, pubblicato oggi. L'Ufficio ha registrato 135 casi provenienti da Egitto, Tunisia, Libia e Siria. Rappresentano un importo di quasi 600 milioni di franchi, quando nessuna segnalazione era giunta da questi Stati un anno prima. Base per le denunce di sospetto riciclaggio sono state le ordinanze urgenti con cui il Consiglio federale ha deciso provvedimenti nei confronti di determinate persone originarie dall'Egitto e dalla Tunisia. I potenziali beneficiari di queste transazioni provenienti dal Medio Oriente sono così triplicati rispetto all'anno prima.
 
Islam e Lega vicini, atto secondo

La Comunità non rinuncia a creare un centro culturale in via Monte Boglia
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LUGANO - "Sicuramente nei prossimi mesi", come annuncia il presidente Ghaleb Himmat, la Comunità islamica nel Canton Ticino presenterà una nuova domanda di costruzione per realizzare un centro culturale in un palazzo di via Monte Boglia a Lugano, vicino alla sede della Lega. Si preannunciano quindi nuove polemiche dopo il dibattito dell'estate 2010 conclusosi con la bocciatura del progetto per motivi edilizi da parte del Consiglio di Stato. Il presidente Himmat comunque è tranquillo e ribadisce che la scelta di via Monte Boglia non vuol essere affatto una provocazione: "È stato un caso che abbiamo trovato lì lo stabile che cercavamo: perché ora non potremmo usarlo?".
 
Friborgo sconfessata e multata

Ha violato la libertà di opinione e informazione, sostiene il Tribunale federale
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LOSANNA - La Città di Friborgo ha violato la libertà di opinione e d'informazione del Movimento svizzero contro l'islamizzazione (MOSCI), vietando a quest'ultimo di tenere uno stand nell'ambito della campagna precedente il voto sull'iniziativa contro la costruzione di minareti, nel settembre 2009. Invece di pronunciare un divieto, il Comune avrebbe dovuto adottare provvedimenti «meno incisivi» per le libertà di opinione e di informazione, «oppure informarsi sul contenuto dei documenti che sarebbero stati presentati o distribuiti», giudica in una sentenza pubblicata oggi il Tribunale federale (TF).
Friborgo ha indicato di aver vietato la presenza dello stand d'informazione per il timore di disordini, come avvenuto poco tempo prima a Losanna. I giudici federali ribattono che «l'autorità comunale avrebbe pure potuto adottare misure per prevenire qualsiasi rischio di scontri, predisponendo forze di polizia supplementari, o spiegando perché ciò non era possibile».
Oltre ad essere sconfessata, la Città di Friborgo è stata condannata a versare al MOSCI un'indennità di 2000 franchi.
 
Svizzeri alle urne il 23 settembre

Si voterà su fumo passivo, alloggi e formazione musicale dei giovani
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BERNA - Gli svizzeri voteranno il 23 settembre prossimo sul fumo passivo, la sicurezza dell'alloggio e la promozione della formazione musicale dei giovani. Il Consiglio federale ha deciso oggi di porre in votazione questi tre temi.
Si tratta in particolare dell'iniziativa popolare «Protezione contro il fumo passivo», lanciata dalla Lega polmonare e da altre organizzazioni, che mira a rafforzare la legge federale in materia, entrata in vigore soltanto nel 2010. Chiede che in tutti i locali pubblici della Svizzera gli spazi per i fumatori non ammettino personale di servizio.
Piccoli locali riservati ai fumatori non sarebbero più autorizzati. Il fumo non sarebbe nemmeno tollerato in certi locali chiusi che fungono da posto di lavoro. Governo e parlamento respingono l'iniziativa.
Nel caso in cui l'iniziativa «Sicurezza dell'alloggio per i pensionati» fosse accolta, permetterebbe ai beneficiari di rendite di sfuggire all'imposizione del valore locativo. Per l'Associazione svizzera dei proprietari fondiari (HEV), che ha depositato il testo nel 2009, si tratta d'incoraggiare i proprietari «giudiziosi» che hanno rimborsato le ipoteche e il cui reddito è diminuito da quando hanno concluso la vita attiva. Consiglio federale e parlamento respingono anche questo progetto.
Popolo e cantoni saranno anche chiamati a pronunciarsi sul decreto federale sulla formazione musicale dei giovani, che funge da controprogetto all'iniziativa popolare «Gioventù + musica», nel frattempo ritirata. Il testo prevede che la Confederazione si impegni maggiormente nella formazione musicale, in particolare dei bambini e dei giovani, senza per questo intaccare le competenze scolastiche dei cantoni.
 
Condotte FORZATE con il doppio senso alternato?!

Proposta interessante direi ...


Sicchè nn sappiamo come immagazzinare l' energia elettrica da solare ALLORA utilizziamo le dighe ... :up:




:D



Peccato che le medesime siano adoperate di giorno per produrre elettricità, quando c'è il massimo di richiesta in luogo appunto di altre che hanno emissioni inquinanti che, queste sì, hanno la possibilità di essere spente et accese alla bisogna ..

Però una possibilità c'è:

:D

si fa sorgere il sole di notte ...


Oppure una bella condotta forzata con un bel semaforo ....


un pò su ed un pò giù ..


Eppure era semplice: di NOTTE ...

Però ....

Magari la corrente ALTERNATA con le condotte a senso unico alternato viene meglio ... anzi: PIU' meglio ASSAI ...
 
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