dei mezzi e dei fini

C'è chi lotta per la felicità personale, chi per la propria famiglia o per una certa persona o per una causa o un ideale. Lungi da me dare giudizi morali ognuno fa quel che ritiene opportuno e in base alla propria religione se credente.


assolutamente
la morale altrui mi è indifferente,
finchè non inceppa, sgradita, nella mia


il discorso è se la felicità è possibile in parte
se ne esista un surrogato
o se esista fine più ambito della felicità stessa

inscì ad hòecc, disi
 
C'è chi lotta per la felicità personale, chi per la propria famiglia o per una certa persona o per una causa o un ideale. Lungi da me dare giudizi morali ognuno fa quel che ritiene opportuno e in base alla propria religione se credente.

condivisibile non c'è una felicità oggettiva

ma esiste una felicità relativa

per esempio si può morire per una causa

che si sa persa in partenza gli esempi sono molteplici

per me più modestamente la felicità passa per la realizzazione personale
 
il trucco non é ambire alla felicità, ma

la serenità

che é misura personale, e poggia sull'accontentarsi


parva sed apta mihi


e sei a posto


dove l'accontentarsi non é accettare un risultato medio ai propri sforzi PROFUSI


ma il raggiungimento di scopi che ci si é prefissati come raggiungibili

ma non esagerati


esempio banale: avere una barca di 30 piedi e non ambire ad una di quaranta
in quanto la si rifiuta mentalmente
perché non la si valuta interessante per SE STESSI


AVERE una casa di tre stanze anziché trenta
 
Ultima modifica di un moderatore:
  • Bruce: Che vuoi che faccia?
    Dio: Voglio che preghi figliolo, avanti. Usalo.
    Bruce: Signore, sazia gli affamati e porta la pace a tutta l'umanità, ti prego. Come vado?
    Dio: Perfetto. Se vuoi diventare Miss America. Avanti, dai, a cos'è tieni veramente?
    Bruce: A Grace.
    Dio: A Grace. E vuoi riaverla?
    Bruce: No. Voglio che sia felice comunque. Qualsiasi cosa comporti. Voglio che trovi qualcuno che la tratti con tutto l'amore che meritava da me. Voglio che incontri un uomo che la veda sempre come io vedo ora attraverso i tuoi occhi.
    Dio: Questa è una preghiera.
 
dove l'accontentarsi non é accettare un risultato medio ai propri sforzi PROFUSI


ma il raggiungimento di scopi che ci si é prefissati come raggiungibili

ma non esagerati


esempio banale: avere una barca di 30 piedi e non ambire ad una di quaranta
in quanto la si rifiuta mentalmente
perché non la si valuta interessante per SE STESSI


AVERE una casa di tre stanze anziché trenta


giustamente, nell'esempio, leggo avere
altri qui forse parlono di felicità come momento dell'essere


scatta anche , finalmente, l'aggancio al tema:
i mezzi

se per il fine ( la barca, e sia ! ) devo rubacchiare in pò, che so evadere o aiutare evasori, il fine stesso ne è ... inficiato ?
 
  • Bruce: Che vuoi che faccia?
    Dio: Voglio che preghi figliolo, avanti. Usalo.
    Bruce: Signore, sazia gli affamati e porta la pace a tutta l'umanità, ti prego. Come vado?
    Dio: Perfetto. Se vuoi diventare Miss America. Avanti, dai, a cos'è tieni veramente?
    Bruce: A Grace.
    Dio: A Grace. E vuoi riaverla?
    Bruce: No. Voglio che sia felice comunque. Qualsiasi cosa comporti. Voglio che trovi qualcuno che la tratti con tutto l'amore che meritava da me. Voglio che incontri un uomo che la veda sempre come io vedo ora attraverso i tuoi occhi.
    Dio: Questa è una preghiera.


é una roba melensa che nella realtà é pressoché ignota
 
Ho incollato più roba del necessario, se cerchi bene non è quello che hai ingrandito il senso. Ovvio che nel suo insieme è roba da film
 
anche la felicità nella vita è pfressochè ignota
può essere che le due cose ( felicità e preghiere) abbiano una connessione ??
 
La gente sottovaluta i vantaggi del buon vecchio lavoro manuale, dà un grande senso di libertà. Alcune delle persone più felici del mondo vanno a casa la sera che puzzano di sudore. (Dio)
 

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