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Derivati, futures e certificati, sugli indici e commodities - Cap. 1
carissima Peta sono contento che sei impegnata vuol dire che vai alla grande ,lo meriti ,ti ringrazio di ricordarti sempre di me e mi compiaccio sapere che mi conosci e sai quante volte mi son tirato fuori da situazioni molto più complicate
ti auguro ogni bene, ogni tanto fatti sentire se puoi e buon gain per le tue operazioni
ti abbraccio forte
mauro
Grazie Mauro, magari andassi alla grande .... solo che ora e' partita la "holiday season" per cui tantissimo lavoro. Quando posso vi leggo e mi fate sempre sorridere. Mi spiace che l' Italia non vada bene mi auguro proprio che riesca ad uscirne fuori. Buon trading anche a te, un abbraccio
Inserita operazione involontariamente
C'è ancora l'eco "........ ONE .......ONE......ONE......."
Quando ho visto un portafoglio iper RED ho capito che era successo qualche cosa....... LOSS pesante e pomeriggio a cercare di recuperare....... Alla fine visto come era partita posso dire che mi son salvato in corner......Ci sarà da lavorare nel mese
Wall Street chiude contrastata, attesa per esito elezioni
I principali indici azionari statunitensi hanno chiuso anche oggi poco mossi e contrastati. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,1%, l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso lo 0,3%.
Sul mercato ha prevalso la prudenza. Gli investitori non hanno voluto esporsi troppo prima dell'esito delle elezioni di metà mandato. A frenare Wall Street sono state inoltre alcune notizie negative arrivate dal fronte societario.
Il prezzo dell'oro scende ancora e chiude ai minimi da luglio 2010
Il prezzo dell'oroha chiuso oggi per la quinta seduta di fila in ribasso. Il future con scadenza dicembre ha perso al Comex lo 0,2% a $1.167,20 l'oncia. Si tratta del più basso livello dal 28 luglio del 2010.
Il crollo del prezzo del petrolio ha fatto calare le aspettative di inflazione. L'appeal dell'oro, il bene rifugio per eccellenza, si è di conseguenza ridotto. A pesare sono stati inoltre i persistenti timori relativi alla politica monetaria negli USA. Il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha dichiarato oggi che il rafforzamento dell'economia dovrebbe permettere all'istituto centrale di alzare i tassi d'interesse nel 2015.
Anche gli altri metalli preziosi hanno continuato a scendere. Il future sull'argento ha perso l'1,5% a $15,95 l'oncia. Si tratta del più basso livello dal febbraio del 2010. Il future sul platino ha perso l'1,5% a $1.224,70 l'oncia. È il valore minimo dall'agosto del 2009. Il palladio ha perso l'1,7% a $790,65 l'oncia.
Redazione Borsainside
P.S.
Pagliaccetti Bullard ha buon gioco a prendere per i fondelli gli LMA ridicolizzandoli per bene. Questi pezzenti volevano eterno Qe e tassi a zero per tutto il 2016 !!!
Il prezzo del petrolio sprofonda, WTI ai minimi da tre anni
Il prezzo del petrolio ha chiuso oggi per la quarta seduta di fila in ribasso. Il future sul WTI con scadenza dicembre ha perso al NYMEX il 2% a $77,19 al barile. Si tratta del più basso livello dall'ottobre del 2011.In forte calo anche il Brent. Il future con scadenza dicembre ha perso all'ICE il 2,3% a $82,82 al barile. Era da quattro anni che il benchmark europeo non chiudeva a tali livelli.
A pesare è stata ancora la decisione dell'Arabia Saudita, il maggiore produttore al mondo di greggio, di tagliare i suoi prezzi per gli USA. Il mercato ha interpretato la mossa come un attacco frontale di Riyad ai produttori statunitensi e come un segno che l'OPEC non ridurrà la sua produzione per frenare il declino delle quotazioni.
Gli investitori temono che altri grandi produttori, come l'Iraq e l'Iran, possano seguire l'esempio dell'Arabia Saudita e che quindi il prezzo del petrolio scenderà ancora.