laser
Banned
Buona giornata a tutti e ... rimaniamo sempre umani.
Negli eventi della vita si muovono diverse forze che possono influenzarci, per cui sarebbe fondamentale prendere consapevolezza di esse, in quanto ciò ci aiuterebbe a comprendere che gli eventi stessi si concatenano non casualmente, ma sia secondo l’influenza di tali forze e sia secondo le risultanti che il nostro stato dell’essere ha in virtù del lavoro di autoconoscenza ed autocorrezione che facciamo.
Per quanto riguarda gli eventi che producono sofferenza, l’esigenza di migliorare il livello della propira anima (di conseguenza del proprio essere) è molto urgente, per cui sono più forti i segnali che ci indicano di farlo.
Il problema è che spesso non abbiamo consapevolezza di tale indicazione, mal comprendendo i momenti della vita che ci portano sofferenza per cui, anzichè crescere e migliorare, regrediamo.
Il momento destrutturativo delle vicende avverse della nostra vita se intuito come tale può darci la possibilità di un consistente distacco dalle cose futili della vita stessa.
Ogni evento che ci fa soffrire apparentemente sembra negativo, ma in realtà ci mostra con la stessa reazione della nostra sofferenza (altrimenti non dovremmo soffrirne) che lo stato attuale del nostro essere è troppo legato, imbrigliato in ciò che non lo farà mai elevare
Quando ci troviamo davanti a qualcosa che ci fa storcere il naso e che non vogliamo accettare come realtà, facciamo quasi sempre l’errore di considerarla come cosa negativa.
Questo accade perchè non abbiamo capito che siccome la nostra visione della vita è limitatissima, finanche per la sola sfera che riguarda il ristretto tempo terreno, siamo fortemente incapaci di fare scelte giuste nella nostra vita.
Allora sono proprio questi eventi che possono farci capire che dove stiamo andando e come ci stiamo andando non è bene per noi.
Riflettete, pensate che se riconoscessimo l’importanza del segno della sofferenza, continueremmo a soffrire invano senza più gioire della vita come spesso e per molti accade?
Senz’altro no, poichè l’elevazione della maturità del nostro essere comporta una capacità tale che la sofferenza scatta solo al di sopra di determinati livelli (con margini sempre più elevati di forza), cioè quanto più siamo forti e maturi meno soffriamo perchè s’innalza il nostro livello di essere al di sopra delle cose.
Indubbiamente è doveroso sottilineare che si sta parlando della cosidetta sofferenza morale quella cioè che è in grado di rendere molto pesante la nostra intera esistenza.
Per quanto riguarda la sofferenza fisica, pur se essa fa parte sempre del destino sincronico e quindi non si incontra per caso, il modo di affrontarla è diverso da quello finora accennato.
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Negli eventi della vita si muovono diverse forze che possono influenzarci, per cui sarebbe fondamentale prendere consapevolezza di esse, in quanto ciò ci aiuterebbe a comprendere che gli eventi stessi si concatenano non casualmente, ma sia secondo l’influenza di tali forze e sia secondo le risultanti che il nostro stato dell’essere ha in virtù del lavoro di autoconoscenza ed autocorrezione che facciamo.
Per quanto riguarda gli eventi che producono sofferenza, l’esigenza di migliorare il livello della propira anima (di conseguenza del proprio essere) è molto urgente, per cui sono più forti i segnali che ci indicano di farlo.
Il problema è che spesso non abbiamo consapevolezza di tale indicazione, mal comprendendo i momenti della vita che ci portano sofferenza per cui, anzichè crescere e migliorare, regrediamo.
Il momento destrutturativo delle vicende avverse della nostra vita se intuito come tale può darci la possibilità di un consistente distacco dalle cose futili della vita stessa.
Ogni evento che ci fa soffrire apparentemente sembra negativo, ma in realtà ci mostra con la stessa reazione della nostra sofferenza (altrimenti non dovremmo soffrirne) che lo stato attuale del nostro essere è troppo legato, imbrigliato in ciò che non lo farà mai elevare
Quando ci troviamo davanti a qualcosa che ci fa storcere il naso e che non vogliamo accettare come realtà, facciamo quasi sempre l’errore di considerarla come cosa negativa.
Questo accade perchè non abbiamo capito che siccome la nostra visione della vita è limitatissima, finanche per la sola sfera che riguarda il ristretto tempo terreno, siamo fortemente incapaci di fare scelte giuste nella nostra vita.
Allora sono proprio questi eventi che possono farci capire che dove stiamo andando e come ci stiamo andando non è bene per noi.
Riflettete, pensate che se riconoscessimo l’importanza del segno della sofferenza, continueremmo a soffrire invano senza più gioire della vita come spesso e per molti accade?
Senz’altro no, poichè l’elevazione della maturità del nostro essere comporta una capacità tale che la sofferenza scatta solo al di sopra di determinati livelli (con margini sempre più elevati di forza), cioè quanto più siamo forti e maturi meno soffriamo perchè s’innalza il nostro livello di essere al di sopra delle cose.
Indubbiamente è doveroso sottilineare che si sta parlando della cosidetta sofferenza morale quella cioè che è in grado di rendere molto pesante la nostra intera esistenza.
Per quanto riguarda la sofferenza fisica, pur se essa fa parte sempre del destino sincronico e quindi non si incontra per caso, il modo di affrontarla è diverso da quello finora accennato.
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