Nonsoniente
Forumer storico
Giambel ha scritto: Originalmente inviato da giambel
in giappone la maggior parte della gente non lavora in agricoltura, il nikkei ora è a 9000 mentre nel 1989 quotava sopra i 40000.........e non stò parlando di un piccolo paese ma di una superpotenza economica che tiene i tassi a 0% da 22 anni..........
Ciao Giambel noi nel 2000 eravamo a 51200 adesso siamo a 14000 per cui la perdita in percentuale non è molto diversa. Invece vorrei che si riflettesse sulla storia del ns indice correlata alla storia dl ns paese dal 1961 massimo di borsa quota 131 dell'indice sole 24 ore al 1977 quota 31 sempre dello stesso indice. Da notare inolre che quel periodo fù caratterizzato da una forte inflazione a spanne dal 1961 al 1977 del 1000%, nel 61 un operaio prendeva 30.000 nel 1977 ne prendeva 300.0000. Come dire che se nel 1961 uno avesse investito sull'indice i soldi per acquistare un appartamento, quando nei primi anni 80 la borsa ritornò su quei valori , l'ipotetico investitore con quei soldi si sarebbe comprato una bicicletta. Dal 1960 al 1980 nel paese reale c'è stato il maggior impulso industriale che l'Italia abbia conosciuto e il maggior potere d'acquisto che le fasce medio basse del paese abbiano mai raggiunto.
Nel 1977 nel minimo d borsa avevo ventanni facevo l'operario ( mi sono diplomato alla sera) ed ero figlio di operario, però avevo un tenore di vita superiore a quello che può permettersi mio figlio e i suoi amicii che hanno ventanni.
Questo dovrebbe fare riflettere sulla correlazione esistente fra mercati e vita reale.
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in giappone la maggior parte della gente non lavora in agricoltura, il nikkei ora è a 9000 mentre nel 1989 quotava sopra i 40000.........e non stò parlando di un piccolo paese ma di una superpotenza economica che tiene i tassi a 0% da 22 anni..........
Ciao Giambel noi nel 2000 eravamo a 51200 adesso siamo a 14000 per cui la perdita in percentuale non è molto diversa. Invece vorrei che si riflettesse sulla storia del ns indice correlata alla storia dl ns paese dal 1961 massimo di borsa quota 131 dell'indice sole 24 ore al 1977 quota 31 sempre dello stesso indice. Da notare inolre che quel periodo fù caratterizzato da una forte inflazione a spanne dal 1961 al 1977 del 1000%, nel 61 un operaio prendeva 30.000 nel 1977 ne prendeva 300.0000. Come dire che se nel 1961 uno avesse investito sull'indice i soldi per acquistare un appartamento, quando nei primi anni 80 la borsa ritornò su quei valori , l'ipotetico investitore con quei soldi si sarebbe comprato una bicicletta. Dal 1960 al 1980 nel paese reale c'è stato il maggior impulso industriale che l'Italia abbia conosciuto e il maggior potere d'acquisto che le fasce medio basse del paese abbiano mai raggiunto.
Nel 1977 nel minimo d borsa avevo ventanni facevo l'operario ( mi sono diplomato alla sera) ed ero figlio di operario, però avevo un tenore di vita superiore a quello che può permettersi mio figlio e i suoi amicii che hanno ventanni.
Questo dovrebbe fare riflettere sulla correlazione esistente fra mercati e vita reale.