E ANCHE SE SONO UN LIBRO APERTO, MICA TUTTI SANNO LEGGERE!

Cosa riescono a fare i giornalai .......

A parte che nella musica c’è una corsa a svilire gli anni 70 ed 80 del secolo scorso,
che tutti crcano di far apparire come un’epoca infernale, di povertà e di caos totali,
quando chi li ha vissuti si ricorda un’età piuttosto felice, con uno stato sociale funzionante ed un benessere diffuso.

Questo però non va bene per i mass media di massa che, nel tentativo di damnatio memoriae del periodo riescono a scrivere delle topiche divertenti

Vediamo, ad esempio, il Sole 24 Ore, che in un impeto di purezza europeista, si spinge a calcolare lo spread degli anni 80.

Come fa notare Paride Lupo qualcosa non va….

Vediamo che dice il Sole



Quindi il Sole viene a calcolare lo Spead fra Bund e BTP nel 1982, con sprezzo della logica e del ridicolo,
perchè all’epoca l’eventuale differenza teneva conto delle prospettiva di svalutazione/rivalutazione di Lira e Marco oltre che delle prospettive inflazionistiche.

Quindi già di suo è confrontare Pere e Kiwi e lo spread di 1174 pb (cioè del 11%) è un valore casuale e che nulla dice.

Ma ancora più divertente quando questo valore viene confrontato con quello fra il 1999 ed il 2005
quando lo spread fra i decennali è stato solo di “24 risibili punti”.

Qui si giunge all’incredibile di confrontare Pere e Bistecche, perchè nel 1982 non c’erano decennali….

Ecco la tabella riassuntiva del Tesoro sulle emissioni dei titoli



L’Italia NON emette titoli decennali sino al 1991, quindi il Sole riesce a confrontare, in modo eccezionale:

  • scadenza diverse;
  • valute diverse;
  • inflazioni diverse
  • economie diverse
riuscendo a concludere che il 1982 era un disastro invece il 1999-2015 il paradiso.

Quale mirabile visione, quale attenta ed approfondita analisi.

Il prossimo articolo prevederà un confronto fra le Pere Williams e la Bistecca Fiorentina di Chianina.

Tanto sono la stessa cosa, quando si vuole dare un’immagine distorta della realtà.

Invece di leggere queste amenità, chiedete a chi veramente visse quegli anni qual’era la qualità della vita.
 
Si oltrepassa il ridicolo e il demenziale.
1. Il sole si autoproclama la Bibbia del sapere economico - finanziario e dice stronzate di questo livello.
2. Non Riesce a farla bere a me che neanche sono del mestiere. Ma la stronzata è così grande che non passa.
3. Riesce però a farla bere ai 'lupi di Wall street' che girano col giornale in bella evidenza su valigia 24 ore che dice al mondo: 'io sono uno che ne capisce'.
Ma che speranze abbiamo?

Gli anni dal 1960 al 1989 sono stati gli anni d'oro dell'Italia repubblicana. In particolare gli anni '80 sono stati gli ultimi anni felici.
Chiunque negli anni '80 pensava e sentiva che tutti i sogni erano realizzabili e si viveva in leggerezza senza pena del domani.

Gli anni 70-80 sono stati i migliori del secolo scorso e senz'altro molto meglio degli ultimi 20.
Ci fu un fiorire di innovazioni tecnologiche e di creativita' artistica senza pari.
L'economia andava come un treno ed anche quella italiana galoppava (eccetto la parentesi della crisi petrolifera).
Le tasse erano basse (anche grazie ad una benefica evasione) e c'erano i soldi per tanti investimenti produttivi.
Si respirava aria di liberta' ed ognuno poteva esprimersi come voleva.
 
Ed eccoli qui quelli che "interpretano"........a me non risulta che in Ucraina e Georgia ci siano delle guerre ......

Sembrerebbe destinata a rappresentare un precedente giurisprudenziale di rilevante importanza pratica in materia di immigrazione
la decisione assunta quest'oggi dal GUP del Tribunale di Lecco in tema di tutela dell'effettività del diritto d'asilo.

Il dr. Paolo Salvatore, in tarda mattinata, ha dichiarato infatti il “non doversi procedere” - in sede penale ovviamente -
a carico di due cittadine extracomunitarie (di nazionalità, rispettivamente, ucraina e georgiana),
chiamate a rispondere del delitto di cui all’art. 5, comma VIII bis, D.Lgs.286/1998,
"per aver presentato, nell’ambito di una domanda di protezione internazionale formalizzata il 18/01/2018 presso la Questura di Lecco,
due dichiarazioni di ospitalità ai sensi dell’art.6 D.Lgs 286/1998, risultate essere contraffatte".


Ebbene, secondo l'interpretazione del giudice, come evidenziato dall'avv. Stefano Gallandt del Foro di Milano,
difensore di entrambe le straniere, tali dichiarazioni di ospitalità non sono in alcun modo previste dal D.Lgs. 25/2008,
che, non a caso, all’art.6, fa riferimento, laddove l’istanza di protezione internazionale non sia formalizzata presso l’Ufficio di Polizia di frontiera
già all’atto di superamento del confine italiano, alla “dimora” del richiedente quale criterio sulla cui base individuare l’Ufficio di Questura competente
a ricevere la domanda medesima; richiedente, per definizione, munito, infatti, solo di una mera dimora in quanto privo di radicamento sul territorio nazionale,
dove, solo, aspira a ricevere le tutele in ipotesi negategli nel Paese d’origine.
Inoltre, secondo il Giudice, nell'interpretazione data dal difensore, l’iter procedimentale per il riconoscimento dello status
connesso alla protezione internazionale non rientra, in alcun modo, in quelli tipici di cui al rubricato art. 5, comma VIII bis, D. Lgs. 286/1998,
per l’appunto relativo alle sole procedura per il rilascio “di un visto di ingresso o reingresso, di un permesso di soggiorno, di un contratto di soggiorno o di una carta di soggiorno”.

Insomma, per semplificare, pur avendo presentato documentazione ritenuta falsa,
le due donne sono state rinviate a giudizio perchè le attestazioni di ospitalità che le hanno inguiate non avrebbero dovuto essere loro richieste,
avendo presentato domanda di protezione internazionale, fattispecie diversa rispetto al permesso di soggiorno per le quali, invece, sono quelle dichiarazioni sono esplicitamente necessarie.

“Con il provvedimento reso in data odierna, si è sanata una ferita nell'ambito della giurisprudenza penale,
posto che in sede civile già con la fondamentale ordinanza ex 700 cpc del 25 luglio 2018 si era stabilito che
"la dichiarazione di ospitalità alla cui produzione le Questure hanno sin qui subordinato la ricevibilità dell'istanza di protezione da parte del ricorrente
non ha fondamento giuridico, non potendosi inoltre ragionevolmente esigere da un cittadino straniero in situazione di irregolarità sul territorio nazionale
la disponibilità di un alloggio adeguato. L'imposizione del requisito della dichiarazione di ospitalità oltre che illegittimo
finirebbe per rendere impossibile o eccessivamente oneroso l'esercizio del diritto di asilo riconosciuto e tutelato nel contesto normativo europeo e a livello costituzionale italiano”

“Il provvedimento reso dal Tribunale di Lecco va dunque a colpire una prassi illegittima delle Questure, tale da aver costituito, a mio avviso,
un vero e proprio abuso seriale nei confronti di cittadini stranieri in condizioni di difficoltà, al fine di ostacolarne l'esercizio del diritto di asilo,
e spesso costretti a procurarsi da profittatori senza scrupoli false dichiarazioni di ospitalità che non erano invece obbligati a produrre.
La prassi delle forze di polizia, a dire il vero, aveva finora trovato una sponda nella magistratura inquirente,
che in una sorta di caccia alle streghe era addirittura arrivata a incriminare oltre ai richiedenti asilo anche numerosi avvocati
specializzati in materia di immigrazione e accusati di aver agevolato i loro clienti a superare gli ingiusti ostacoli frapposti dalla burocrazia”.

A tal proposito pende tuttora presso la Procura di Lecco un procedimento penale nei confronti di due avvocatesse di Milano assai note nel settore
- una delle quali sempre tutelate dall'avv Stefano Gallandt - per le quali il P.M. Del Grosso aveva chiesto la custodia cautelare in carcere,
non concessa dal GIP prima, con istanza rigettata anche in sede di Riesame.

“E' indubbio che alla luce della decisione assolutoria resa in data odierna cadranno molte delle accuse rivolte alle due avvocate”
l'auspicio del legale meneghino, indubbiamente soddisfatto per il risultato conseguito.
 
contrabbandieri.jpg


Passatori. Ogni gerla erano stecche a volontà.
 
L’immagine che state per vedere sarebbe una commedia, come nel film “The Terminal”
se dietro questa persona non ci fosse una tragedia che ha distrutto prima altre vite, e poi la sua stessa.



Come abbiamo scritto ieri la Turchia ha iniziato ad espellere i terroristi dell’ISIS con cittadinanza europea o occidentale,
un modo per fare pressione sui paesi occidentali affinchè cedano alle richieste politiche ed economiche di Erdogan.

Uno dei primi tre liberati si chiama Muhammed Darwis B, di cittadinanza americana ed origine giordana,
ha rifiutato di essere mandato in aereo negli USA, chiedendo invece di essere mandato per terra in Grecia.

Peccato che i greci, non essendo loro cittadino, si rifiutino di farlo entrare.
Allo stesso modo i turchi si rifiutano di farlo tornare indietro, e Darwis è rimasto prigioniero della terra di nessuno fra i due valichi di frontiera.



Una situazione assurda, ed ora il terrorista dell’ISIS chiede di essere fatto tornare in Turchia , senza nessuna possibilità di essere accontentato.
 
Pensateci un attimo prima dello Jus Culturae o dello Jus Soli!

Dopo averlo a lungo minacciato la Turchia ha iniziato ad espellere i Jihaidisti europoei detenuti sino a ieri nei campi di prigionia sotto controllo curdo
, ma ora in mano ai turchi, oppure precedentemente arrestati dai turchi stessi.

Secondo quanto riportato dal The Times of Israel la Turchia ha iniziato ad espellere tre terroristi, un danese, un americano ed un tedesco,
ma altri almeno venti sono in attesa di un provvedimento simile. La “Consegna” del danese ed il tedesco è stata confermata,
mentre l’americano ha avuto la sorte peggiore, dato che si registra una tentata espulsione di un terrorista dal confine di terra fra Turchia e Grecia
con immediata espulsione da parte dei greci per cui questo tizio è rimasto bloccato fra le due recinzioni

. Il danese invece è stato arrestato appena sceso dall’aereo a Copenhagen

Sono previste altre sette espulsioni di tedeschi giovedì 14, a cui seguiranno altri venti, fra cui undici francesi, due irlandesi ed almeno altri due cittadini tedeschi.

C’è da aspettarsi un alto numero di francesi, tedeschi , belgi, spagnoli, olandesi e qualche italiano di ritorno dalla Jihad nei prossimi mesi.

Si calcola che in totale ci siano circa 1200 combattenti ISIS stranieri in mano turche, a cui aggiungere altri 287 catturati dai campi di prigionia dei curdi in Siria.

Il Regno Unito aveva preso già contromisure da tempo cancellando la cittadinanza dei sospetti jihadisti impedendone quindi il rimpatrio.

Gli altri paesi europei non hanno mai preso misure del genere mentre gli USA arresteranno i combattenti di ritorno.

Questa situazione da un lato era prevedibile, dall’altro è parte delle provocazioni dei turchi nei confronti dei paesi europei, Germania in testa.

Del resto il ministro degli interni lo aveva detto già da tempo “La Turchia non è un hotel per Jihaidisti”,
ed adesso quelli che hanno cittadinanza europea se ne torneranno, poco alla volta indietro.

Con circa 1400 jiahdisti di ritorno si rischia una nuova ondata di attentati e di estremismo in Europa.
 
Che bella l’Unione Europea, dove tutti i paesi sono uguali e con gli stessi diritti… oppure no?

Secondo quanto riportato dal FAZ la Commissione Europea si appresta ad approvare
la ricapitalizzazione delle banca tedesca Nord LB effettuata con fondi pubblici per 3,6 miliardi.

L’analisi di questa decisione ha impiegato ben 9 mesi dato che l’operazione è stata svolta quasi un anno fa, ma alla fine l’esamina termina con un ok su tutta la linea.

La crisi inizia della Nord LB diventa non più affrontabile con mezzi ordinari a fine 2018 quando il peso degli NPL, dei crediti inesigibili,
diventa tale da portare a 2 miliardi di perdite, dando un potente colpo alla capitalizzazione della banca.

A giugno 2019 siamo in una situazione in cui, potenzialmente, la banca dovrebbe essere chiusa perchè non rispetta i coefficienti minimi di capitalizzazione CET1, del 10,57%.

La Banca però non chiude perchè i land della Bassa Sassonia e della Sassonia-Anhalt , insieme ad altre casse di risparmio della Germania del Nord,
avevano già concordato un’operazione di rifinanziamento per 3,6 miliardi.

Ora questa operazione viene approvata dalla Commissione e può passare alla fase finale, cioè l’approvazione dei parlamenti dei land e l’esecuzione dell’iniezione di capitali.

La Commissione della concorrenza di Bruxelles può approvare i contributi in conto capitale di enti del settore pubblico
solo se si giunge alla conclusione che un investitore privato avrebbe fornito tale capitale alle condizioni concordate.

Questa affermazione è risibile, francamente, per la Nord LB sia perchè la banca era già decotta da tempo,
sia perchè due investitori privati Centerbridge e Cerberus avevano presentato due offerte per Nord LB,
ma a condizioni ben diverse e che erano stati respinti dagli attuali proprietari pubblici.

Proprio perchè la condizioni attuali sono diverse da quelle offerte dal mercato, in teoria, non sarebbe stata autorizzabile,
ma.. è la Germania, volete che la Commissione dica di no? Non scherziamo.

Di questa decisione saranno molto soddisfatti sia gli ex Azionisti e creditori delle Banche dell’Italia centrale
(Etruria, Marche, Carife etc) e delle due venete, Popolare di Vicenza e Veneto Banca,
che videro invece i propri istituti ammazzati per rispettare le regole della concorrenza.

Potrebbe rendere più contenti invece i lavoratori dell’ILVA perchè, ora, ci sono più possibilità di autorizzazione per un diretto intervento statale.
 
Riporto.

Mi piacerebbe sapere dall'esimio Barra Caracciolo come si è trovato a lavorare gomito a gomito con la dott.ssa. Diana Agosti,
moglie dell'ex presidente Catricalà, direttrice del mistero dove egli stesso ha prestato servizio.

Facendo notare che detta dott.ssa Agosti faceva parte del'ex governo Renzi e non è stata sostituita nel ruolo da nuovi dirigenti all'arrivo di Savona (...)

Forse è questa la prima domanda che andrebbe fatta a Barra Caracciolo, prima di leggere le sue sempre lungimiranti analisi,
ma - secondo lo scrivente - analisi che restano sterili, visto che è quando si ha la cd. "cadrega" che si può incidere, non dopo.
 
Con estremo piacere voglio rilanciare una serie di splendidi articoli postati sul Blog Orizzonte 48
dal Presidente di Sezione del Consiglio di Stato e ex sottosegretario del Ministero Dei Rapporti con l’Unione Europea Luciano Barra Caracciolo,
una Grande Risorsa per l’Italia per i suoi profondi studi sulla Incompatibilità TOTALE fra la COSTITUZIONE ITALIANA e i Trattati Europei, ampiamente illustrati nei 2 libri:

Euro e (o’=?) Democrazia Costituzionale, la convivenza impossibile fra Costituzione e Trattati Europei

E

La Costituzione Nella Palude

Che sono, a mio parere, due capisaldi per capire come siamo stati FREGATI e di come la nostra Costituzione,
che non ammette Fonti SUPERIORI salvo l’ONU per perseguire la pace nel mondo ,
sia stata depotenziata piano piano e soprattutto seguendo un preciso PROGETTO FRAUDOLENTO CHE NASCE DA UN LIBRO PRECISO:

The Economic Conditions of Interstate Federalism” DEL 1939!!

A pag. 121-122 viene spiegato dal grande avversario di Keynes come fare per depotenziare gli Stati Sovrani Europei per poter far trionfare una rivincita di un Neoliberismo Sfrenato.

La sostanza era creare un Unione Europea in cui i singoli stati, con i loro Parlamenti eletti da un popolo teoricamente sovrano,
perdevano la loro autonomia a favore di Organismi tecnici sovranazionali controllati dalle élites economico-finanziarie!

Esattamente quello che è accaduto con la trasformazione della Comunità Economica Europea in UNIONE EUROPEA “FORTEMENTE COMPETITIVA”.

Fa veramente impressione leggere F. von Hayek, l’araldo della rivincita delle élites spiegare “candidamente”
come fregare gli interessi dei cittadini degli stati europei per “GLEBALIZZARLI” impoverendoli, precarizzandoli
e distruggendo progressivamente tutti i diritti acquisiti in secoli di lotte per il miglioramento delle condizioni di vita.

Non è stato un errore, un “incidente di percorso”, ma un piano preciso delle élites per trasformare il Capitalismo Sociale dell'Occidente Europeo
( faccio stare meglio le masse per contrastare l’ideologia Comunista) in un CAPITALESIMO (ora il pericolo Comunista è sconfitto e il benessere che abbiamo dato alle masse ce lo riprendiamo).

Vengono a mente le parole agghiaccianti del “buon samaritano” Padoa-Schioppa “gli italiani devono reimparare la DUREZZA DEL VIVERE”.

Corriere della Sera del 26 agosto 2003 (“Berlino e Parigi ritorno alla realtà”), nel quale leggo:
nell’Europa continentale, un programma completo di riforme strutturali deve oggi spaziare nei campi delle pensioni,
della sanità, del mercato del lavoro, della scuola e in altri ancora. Ma dev’essere guidato da un unico principio:

attenuare quel diaframma di protezioni che nel corso del Ventesimo secolo hanno progressivamente allontanato l’individuo
dal contatto diretto con la durezza del vivere, con i rovesci della fortuna, con la sanzione o il premio ai suoi difetti o qualità
“.

Queste parole svelano il progetto reale dietro alle balle…belle parole sul sogno europeo che le sinistre europee si sono “bevute”
in quella specie di Giochi senza Frontiere (economici e sociali) che è diventata l’Unione Europea, in cui siamo tutti amici,
ci vogliamo tanto bene, ma poi…. a vincere è uno solo!! La Germania!
Che come un leone chiuso in un recinto con le sue prede di varie taglie se le pappa una per una, ma alla fine, dopo averle spolpate tutte muore di fame!

E la recessione che sta arrivando in Germania è la prova del 9 di questo.

A QUALCUNO VIENE QUALCHE DUBBIO SULL’INTERPRETAZIONE DELLE PAROLE DI PADOA SCHIOPPA?
DOV’ERANO I CAPI DEI SINCACATI DELL’EPOCA, che erano Pezzotta (che nel 2008 diventa parlamentare con l’UDC e ora si gode pensioni e vitalizi),
Cofferati (dal 2004 sindaco di Bologna e poi Parlamentare europeo)
e Epifani - Segretario Generale della CGIL dal 2002 al 2010, dall’11 maggio 2013 al 15 dicembre 2013 è stato addirittura il segretario del Partito Democratico
e ovviamente è al secondo mandato da parlamentare, prima col PD e ora con Liberi e Uguali .

Epifani è stato oggetto di molte critiche da parte del mondo sindacale e della stampa.
L’ex Segretario CGIL, in totale contrasto con le ( “apparenti” ) battaglie condotte da sindacalista in difesa dell’articolo 18 dello statuto dei lavoratori,
ha votato a favore per la riforma del lavoro passata alla cronaca come Jobs Act durante il governo di Matteo Renzi.

Fa pena (incapaci macroeconomici) o rabbia (venduti a libro paga e le norme “particolari” di cui molti megadirigenti sindacali
hanno “goduto” in fase di pensionamento, caso Bonanni CISL fa scuola in questo senso, fanno propendere per la seconda ipotesi)
parlare con sindacalisti della CGIL, CISL e UIL che continuano a elogiare l’Unione Europea e l’Euro come salvifiche per i lavoratori,
mentre sono state lo strumenti dello sterminio dei loro diritti!

Fine 1° puntata.
 

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