aggiungo un nanetto che mi capitò personalmente e che va nella direzione indicata da Treno per il colloquio tra AE e contribuente.
Avevo una attività di import/export, faccio la dichiarazione e dopo un po' vengo chiamato dalla AE perché avevano domande al riguardo. Da buon contribuente italiota, mi doto di doppio pannolone, passo i giorni fino all'appuntamento nell'ansia totale, attendendomi iter annosi e spese relative.
Finalmente arriva il fatidico giorno:
"Secondo le nostre stime, le sta scaricando troppo
POCHE spese: è sicuro di non aver altre spese da detrarre per l'attività?"
E io dissi che ne avevo ma non sapevo se erano scaricabili e quindi avevo preferito stare "on the safe side".
"E si, però così lei ci fa lavorare il doppio.
Poi, lei non sa che avendo la sua attività meno di tre anni può dedurre questo, questo e quest'altro?
Inoltre avendo meno di tre anni e quindi un cash flow volatile, stabiliamo insieme qual'è il periodo dell'anno che lei ritiene migliore per fare il o i versamenti"
Finì che mi rifecero loro la dichiarazione, mi resero i soldi seduta stante "cash o assegno?" (non dopo 5/7/8 anni) e stabilimmo quando avrei dovuto fare i versamenti successivi (se dovuti).
Immaginate me, contribuente italiota medio come ci rimasi.
Il paradiso?
In questo paese, l'evasione fiscale è punita con la carcerazione, l'impossibiltà di avere in futuro una qualsiasi attività o posizione di responsabilità, la riscossione del credito avviene fino a copertura totale incidendo anche sui patrimoni dei parenti stretti (valgono pure generi e nuore
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), eventualmente confiscando una parte dello stipendio fino a totale concorrenza, oltre alla esclusione dalla società civile.
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