E' morto pure lui!!!

basta dire che ho ragione al posto di dire che e' sbagliato
No.
Non esiste un solo motivo nella etimologia, nella linguistica, nella glottologia, nelle regole grammaticali, nelle radici latine o greche che porti a dire che il maschile comprende il femminile.
Si tratta di una scelta di comodo che non ha radici "scientifiche" , ma ideologico/culturali ormai obsolete e ampiamente contestabili.
Spiegare l'evoluzione di una lingua non è facile, ci si addentra veramente in meandri filosofici di un livello veramente elevato.
Io non riesco a farlo in poche parole, occorre avere basi di linguistica, filosofia, conoscenze classiche della cultura greca e latina approfondite.

Ti basti sapere che non esiste un solo motivo afferente alla grammatica che giustifichi una sparizione del femminile nel plurale, quando in questo plurale coesistono soggetti dei due sessi.
 
No.
Non esiste un solo motivo nella etimologia, nella linguistica, nella glottologia, nelle regole grammaticali, nelle radici latine o greche che porti a dire che il maschile comprende il femminile.
Si tratta di una scelta di comodo che non ha radici "scientifiche" , ma ideologico/culturali ormai obsolete e ampiamente contestabili.
Spiegare l'evoluzione di una lingua non è facile, ci si addentra veramente in meandri filosofici di un livello veramente elevato.
Io non riesco a farlo in poche parole, occorre avere basi di linguistica, filosofia, conoscenze classiche della cultura greca e latina approfondite.

Ti basti sapere che non esiste un solo motivo afferente alla grammatica che giustifichi una sparizione del femminile nel plurale, quando in questo plurale coesistono soggetti dei due sessi.
Ma chi sei?
La sorella di Umberto Eco?
 
AI Overview

Sì, in italiano il plurale maschile viene usato per includere un gruppo misto di persone, che siano uomini e donne, o anche solo per indicare un gruppo in cui il genere non viene specificato. Questo uso deriva dal fatto che il maschile è considerato il genere "non marcato" o neutro in assenza di un genere neutro vero e proprio nella lingua.


  • Uso inclusivo:
    Quando ci si rivolge a un gruppo misto, come "i ragazzi" o "i colleghi", si intende includere sia i maschi che le femmine.
  • "Non marcato":
    La parola "non marcato" si riferisce a una forma che ha una funzione generica, senza differenziazione, in questo caso maschile, come nel caso di "amici" che può indicare sia un gruppo di soli uomini che un gruppo misto.
  • Ragioni linguistiche:
    Questa convenzione linguistica ha radici storiche e non viene considerata da molti come un atto di sessismo, ma piuttosto come una regola grammaticale. Altre soluzioni, come l'uso di forme come "tutti e tutte", sono considerate meno funzionali e "meno economiche" per la lingua.
 
AI Overview

Sì, in italiano il plurale maschile viene usato per includere un gruppo misto di persone, che siano uomini e donne, o anche solo per indicare un gruppo in cui il genere non viene specificato. Questo uso deriva dal fatto che il maschile è considerato il genere "non marcato" o neutro in assenza di un genere neutro vero e proprio nella lingua.


  • Uso inclusivo:
    Quando ci si rivolge a un gruppo misto, come "i ragazzi" o "i colleghi", si intende includere sia i maschi che le femmine.
  • "Non marcato":
    La parola "non marcato" si riferisce a una forma che ha una funzione generica, senza differenziazione, in questo caso maschile, come nel caso di "amici" che può indicare sia un gruppo di soli uomini che un gruppo misto.
  • Ragioni linguistiche:
    Questa convenzione linguistica ha radici storiche e non viene considerata da molti come un atto di sessismo, ma piuttosto come una regola grammaticale. Altre soluzioni, come l'uso di forme come "tutti e tutte", sono considerate meno funzionali e "meno economiche" per la lingua.
Si vabbè.
La fiera del banale.

Meno male che esistono ancora persone che studiano e non si affidano all'ai.
 
E' morta Dyane*


Dyane_6._(1977).jpg

*malidetto che umorismo d'accatto
 
No.
Non esiste un solo motivo nella etimologia, nella linguistica, nella glottologia, nelle regole grammaticali, nelle radici latine o greche che porti a dire che il maschile comprende il femminile.
Si tratta di una scelta di comodo che non ha radici "scientifiche" , ma ideologico/culturali ormai obsolete e ampiamente contestabili.
Spiegare l'evoluzione di una lingua non è facile, ci si addentra veramente in meandri filosofici di un livello veramente elevato.
Io non riesco a farlo in poche parole, occorre avere basi di linguistica, filosofia, conoscenze classiche della cultura greca e latina approfondite.

Ti basti sapere che non esiste un solo motivo afferente alla grammatica che giustifichi una sparizione del femminile nel plurale, quando in questo plurale coesistono soggetti dei due sessi.

Di scientifico nel linguaggio non c'e' nulla, e' un continuo sommarsi di usi e costumi in continua evoluzione.
Per cui se l'evoluzione ha scelto il maschile per includere il femminile non vedo perche' non accettarlo.
Proprio per questa flessibilita' del linguaggio potrai lottare per porvi delle modifiche ideologiche ma non puoi bollare le regole che ci sono adesso come sbagliate.

Mettiamola cosi'. Sfido qualsiasi insegnante di italiano a segnare come errore l'uso del maschile per includere il femminile e farla franca davanti all'Accademia della Crusca.
 
In inglese e in certe regioni d'Italia si usa.
È qui al Nord che si dice "Cristoforo Colombo ha scoperto l'America".
E' corretto.
Il passato prossimo si usa per un passato che ha ancora conseguenze nel presente, anche se lontano nel tempo.
Il passato remoto si usa per un passato lontano che e' ormai distaccato dal presente.
 

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