E NELLE MONTAGNE VADO A PERDERE LA MIA MENTE E A TROVARE LA MIA ANIMA

Dalla padella alla brace.........uno non allineato non si trova, vero ? NO NO


L’inadeguatezza dell’attuale ministro a Via XX Settembre è evidente, perfino ai sassi.

Eppure a lui viene lasciata in gestione la politica fiscale dello stato, il SURE ed il Recovery Fund, oltre alla pasticciata gestione del debito pubblico.


Secondi un articolo di Luigi Bisignani apparso ieri su Il Tempo ormai tutti, da Conte, al Quirinale, ai suoi compagni di partito,

sono delusi per la sua figura totalmente inadeguata del MEF, tanto più che i tempi non sono quelli del piccolo cabotaggio.


Il problema è che Gualtieri sembra una barchetta in gran tempesta, non ha una sua line,a si fa portare prima da questo, poi da quello,
ha dato un potere enorme al DG Alessandro Rivera,. Il noto suonatore di chitarra ne ha fatta una più di Bertoldo:


  • prima di tutto la sua gestione del debito pubblico, in un momento in cui la BCE compra a man bassa, non è stata adeguata a fornire le risorse per uscire dalla crisi Covid-19;

  • le sue previsioni sui danni del Virus sono passate in 3 mesi da 3,6 miliardi a 100, un errore marchiano;

  • l’ultima uscita sul SURE contiene delle topiche non indifferenti:
  • come si possono chiedere 28,5 miliardi ad un fondo temporaneo che ne distribuirà si 100, ma in 10 anni, e non oltre 10 miliardi all’anno?

  • Come si fa a chiedere questa cifra in prestito quando il regolamento del SURE prevede che i tre maggiori beneficiari, assieme, non ne possano ottenere oltre il 60%?

  • Una richiesta sbagliata, fatta solo per propaganda;

  • poi l’ultima topica, cioè non essersi mosso per tempo quando il fondo americano KKR voleva comprare il 3% della rete Telecom,
  • con un accordo già raggiunto, ed ha dovuto telefonare Conte in persona per evitare che una fetta della rete andasse in mano ad un fondo USA.

  • Il problema è che l’offerta NON sarebbe neanche arrivata, se Gualtieri avesse fatto il suo lavoro e, in modo preventivo,
  • avesse messo in chiaro che la rete infrastrutturale italiana NON era in vendita neanche in modo parziale.


  • Si vede che non c’era, o se c’era dormiva.

Tra l’altro Gualtieri non è riuscito a circondarsi di consiglieri di qualità , che gli evitino le incredibili gaffe che sta facendo.


Purtroppo è nella scelta del team che si capisce la qualità delle persone.


Chi lo sostituirà?

Fra i vari nomi, dopo che Cottarelli si è completamente bruciato,
si fa il nome di Fabio Panetta, ex DG di Banca d’Italia ed attualmente nel Board BCE.


Se non altro una persona che sa quello che dice, anche se, purtroppo, messa ad eseguire una politica non adeguata.
 
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Abbiamo intervistato in esclusiva DeAnna Lorraine: giovane italo-americana membro del Partito Repubblicano,
già candidata alle primarie parlamentarie USA 2020 e politicamente molto attiva nella sua California.

Le abbiamo chiesto la visione di quelli che, bene o male, sono ancora la metà degli elettori, cioè i Repubblicani,
sulle vicende confuse politiche e di ordine pubblico USA e su cosa è in gioco alle prossime presidenziali.


Un focus-in su alcuni temi attuali e controversi. Buona lettura.


  1. Cosa sta succedendo in America?
  2. Si avvicinano le elezioni e nel mentre scoppia il “Pedogate” cosi come tante altre interferenze non indifferenti
  3. dei DEM in vari eventi e questioni di natura politica, economica e sociale: ci spiega cosa succede veramente?

I Democratici stanno cercando di imbrogliare e rubare le elezioni in ogni modo possibile:

Stanno impiegando molte tattiche disoneste e malvagie per raggiungere i loro obiettivi.

La sinistra è la più grande minaccia per l’America e la civiltà occidentale, poiché i Democratici non si preoccupano dell’America.

Loro vogliono distruggere tutti i valori, gli eroi, le tradizioni e lo stile di vita americani.

Sono diventati pericolosi, in quanto sono il partito responsabile dell’orchestrazione di folle violente, rivoltosi,
eventi come il Black Lives Matter, Antifa e cosi via alimentando divisioni e disordini civili.

Stanno cercando di privarci della nostra libertà di parola e delle nostre libertà costituzionali.

Sono anti-americani, anti-famiglia, anti-Dio, anti morale e buon senso.

Vogliono il totalitarismo completo, e questo non ha assolutamente posto negli Stati Uniti d’America,
in più stanno cercando di usare il Coronavirus come scusa per imporre il voto per corrispondenza,
il che rende molto più facile per loro imbrogliare e rubare le elezioni.

Fortunatamente, la maggioranza silenziosa sta diventando sempre più rumorosa
e combatterò con ogni respiro insieme al presidente Trump e ai nostri colleghi patrioti per assicurarmi che i democratici non rubino queste elezioni.

L’America è l’ultimo faro di libertà e speranza per il mondo e queste elezioni determineranno se il nostro futuro rimarrà libero
oppure se sarà pieno di ombre: Dobbiamo combattere con un fuoco appassionato per riprenderci l’America..e l’Italia!




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2) Quali sono le somiglianze tra il sistema giudiziario italiano e quello americano?
C’è la politica dietro queste manovre contro i rappresentanti democraticamente eletti e che non sono allineati con il pensiero unico globalista?




La sinistra in America si è infiltrata e dirottata nel sistema giudiziario e sta cercando di attuare la propria agenda,
rovesciare il presidente debitamente eletto e sovvertire la volontà del popolo.

Sono stati in una costante caccia alle streghe dal momento in cui Trump è stato eletto
e lo hanno accusato di fatti e azioni infondate che hanno inventato, cose che non ha mai fatto.


Il “Deep State” è reale in tutto il mondo, non solo in America, come abbiamo visto anche in Italia.

Attaccheranno e cercheranno di distruggere qualsiasi leader che rappresenti la vera libertà e non sia fedele all’ideologia e all’agenda globalista.



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3) Parlando di Coronavirus: Perché l’OMS e alcuni governanti pro immigrazione sono così in “sintonia”
quando si parla di certi temi ( poco chiari ) come ad esempio la natura del virus e il famigerato vaccino?
Cosa c’è dietro? Fauci spaventa il popolo americano, in Italia stesso modus operandi.



Tutte queste organizzazioni sono legate alle Nazioni Unite e al PC Cinese, e sono in debito con loro.

Stanno tutti lavorando insieme per cercare di inaugurare l’agenda globalista, che include la dissoluzione dei confini dei paesi,
l’assenza di sovranità, la migrazione di massa, la perdita della libertà individuale e dell’identità culturale:

Controllo di massa e diktat sanitario, economico e sociale.



Come vediamo la tensione negli USA è massima ed è in gioco veramente molto,
cioè una visione della società che rischia di essere cancellata ed azzerata da un massimalismo sinistrorso anarcoide e pericoloso.
 
Sera del 10 agosto.

Notte stellata, ma anche di Stelle cadenti.

Dalla notte di San Lorenzo del Pascoli alle notti dei novelli scriba del potere,
il declino dell’intellighenzia nostrana è un fatto compiuto, sotto gli occhi di tutti.

E fin qui nulla di nuovo.

Ma che ora quel declino culturale, forse irreversibile, diventi élite, è davvero troppo.

Nella notte stellata del poeta della cavallina storna, Ministro degli Esteri e novelli scriba del potere
si fanno fotografare senza mascherina e senza distanziamento sociale.

Forse ciascuno era con la propria fidanzata, non lo so, ma credo altamente improbabile che i sei della foto siano tutti conviventi dello stesso nucleo familiare.

Una foto pubblicata addirittura sul profilo facebook del titolare della Farnesina, con tanto di abbracci e risate.

La versione moderna dell’ “io so’ io, e voi non siete un cazzo” di sordiana memoria:



Per carità, va benissimo, se non fosse che da cinque mesi il popolo italiano è bersagliato da spot di ministri, scrivani e virologi da passerella
– uno contro l’altro che dicono tutto il contrario di tutto – sull’obbligo di indossare la mascherina e di mantenere il distanziamento sociale.

Da un lato i Plebei inseguiti sulla spiaggia dagli elicotteri,
dall’altro i Patrizi che si fanno fotografare senza mascherina e senza rispettare la distanza personale di almeno un metro.

Eppure sono mesi che i Patrizi dicono ai Plebei di mettere la mascherina e di mantenere la distanza sociale!

E se qualche Plebeo non si adegua, nella migliore delle ipotesi è trattato come un novello Gian Giacomo Mora,
il nuovo untore da sbattere in pasto all’ira del popolaccio, nella peggiore un “negazionista” da bastonare, da condannare a damnatio memoriae.

E se appartieni o sei simpatizzante di un qualsiasi partito dell’opposizione, meriti la crocifissione in sala mensa, di fantozziana memoria.


Ma se sei uno che sta dalla “parte giusta”, quella del recinto giallo-rosso ben appoggiato dalla stampa di regime, la mascherina non serve a nulla.

Esattamente come il distanziamento sociale, roba da Plebei.


Tacete, Plebei! Indossate la mascherina e siate vigili, altrimenti sarete sbattuti in casa per un nuovo lockdown.

Noi semo noi, e voi non siete un cazzo!“.
 
Alexander Lukashenko ha vinto le elezioni più contestate al mondo, quelle tenute domenica in Bielorussia.

L’ultimo figlio dell’epoca sovietica avrebbe vinto con la percentuale dell’80% dei voti,
ma il dato è fortemente contestato dai suoi avversari politici e soprattutto da Svetlana Tichanowskaja,
la sua contendente che si è trasferita in Lituania per evitare problemi.

Ci sono state manifestazioni di piazza a Minsk, subito represse dalla polizia , preventivamente mobilitata per le elezioni.


Sembra una situazione senza uscita: Lukashenko ha esagerato, l’ottanta per cento non è plausibile,
solo Conte può vantare un appoggio del 90% degli Italiani, ma in questo caso sono casalinate senza un vero e proprio voto.

Si sono viste scene divertente con sacchi di schede che uscivano dalla finestra:


Belarus: After too many voted for #Tikhanovskaya, Belarus official filmed climbing down ladder with bag thought to contain voting slips of the opposition leader https://t.co/scEAvDoGKh




Nessuno può credere che Luakshenko abbia preso oltre l’ottanta per cento dei voti ed i suoi sono stati troppo zelanti nel voler far vincere il loro capo:
un 55% a 45% sarebbe stato meno contestabile, ma Lukashenko non vuole oppositori.

Nello stesso tempo le proteste sembrano non avere nessuna guida, nessun leader preciso, soprattutto dopo che la Tichanowskaja ha lasciato il paese.


Che fare?

Il paese rischia di cadere nel caos.

Putin, alcuni giorni prima aveva chiamato Lukashenko e la Tass aveva riportato un colloquio
nel quale il leader russo non voleva “Grane” ai confini, qualsiasi fosse il risultato.

Ora le tattiche possono essere due:


  • una intelligente in cui l’occidente e l’Europa “Dialogano” per una transizione ordinata della Bielorussia, che comunque dovrebbe proseguire la propria funzione di stato cuscinetto;

  • una “Stupida” con un intervento diretto europeo nelle questioni bielorusse, che obbligherebbe Putin ad opporsi riproponendo, peggiorato, lo stallo ucraino.

Per capire che la seconda opzione è sbagliata, basta vedere chi la appoggia, con un puro stile “Armiamoci e partite”


Non sono elezioni quelle “vinte” da #Lukashenko. Non c’è democrazia in #Bielorussia.

Ai confini dell’UE non c’è posto per dittature e autoritarismi.

Lo si riconfermi con forza, in parole e atti.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) August 11, 2020




Intervenire “Con forza” significa dare un calcio alla Russia che non vuole un paese che magari , potenzialmente, può entrare nella NATO ai propri confini.

Attualmente Putin non appoggia Lukashenko, ma, messo alle strette, potrebbe cambiare idea o trovare un altro campione.

Siamo sicuri di voler scatenare una guerricciola sanguinosa alle porte dell’Europa?

Letta lo vuole, e noi ?
 
Lentezza e complicazioni su complicazioni, inutili.

Attenzione perchè se si sbaglia anche solo di due centesimi, si verrà puniti con l’applicazione di una penale e si potrebbe iniziare a essere sottoposti a continue e capillari ispezioni.




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È successo a un un imprenditore del cremonese, il quale per un errore di 2 centesimi, si è ritrovato a dover pagare multa e mora.

Ennesima dimostrazione dell’inneficienza e dell’assurdità del fitto sistema burocratico in cui purtroppo l’Italia si ritrova imbrigliata.


Un’azienda artigiana di quaratennale esperienza ha ricevuto una cartella esattoriale per far fronte al pagamento di 0,02 euro.

La motivazione dell’Inps è stata che “gli importi dichiarati non corrispondevano a quanto calcolato dalle procedure di controlli”.

Il totale da saldare era di 31, 20 euro.

Il povero contribuente ha visto gonfiare la ridicola cifra con 31,18 euro di penale.


La questione si sarebbe potuta risolvere con “linearità gestionale e capacità logico deduttiva”
ma non sarebbe stato abbastanza degno della fitta burocrazia che si impone violentemente sul nostro Paese.

Verrebbe da se che “qualora i costi di riscossione superassero di gran lunga quelli di cassa, si potrebbe arrivare a una sorta di patteggiamento.
Come ad esempio far pagare l’ammenda successivamente con un’unica soluzione contributiva”.

Anche in questo caso doveva rimetterci non solo il cittadino, ma anche la spesa pbblica.


Bisogna infatti considerare che “tra elaborazione dei dati, invio raccomandata e aggiornamento pratica,
i costi per la collettività ammonterebbero a un centinaio di euro”.

Tutto questo per recuperare solo 2 centesimi. Più folle di così…
 

Allora....ieri mi trovavo a roma...vista la zona...ho pensato di scattare una foto a dimostrazione della abominevole gestione raggi: immaginate se un capo di statostato vedesse questo sudiciume stratificato da mesi fuori il complesso sanitario OGGI piu' importante di roma se non d'italia.
Grillo fa ridere per mestiere,...ma ci fa piangere a risultati.
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L'ultimo saluto a Matteo Pasquetto, l'alpinista che ha perso la vita venerdì sul Monte Bianco,
verrà tributato nel pomeriggio odierno - giorno in cui avrebbe compiuto 26 anni - nella chiesetta di Entreves (Courmayeur).
 
Matteo Della Bordella, presidente dei Ragni di Lecco, colui che era con il giovane scalatore al momento della tragedia,
nella giornata di ieri, gli ha già dedicato un lungo e commosso post d'addio, celebrando lo sportivo e omaggiando di cuore l'amico con il quale,
pur giovanissimo, aveva già condiviso altre avventure, compreso un primo viaggio in Patagonia nel 2019 e il ritorno, lo scorso febbraio,
con il terzo Matteo - Bernasconi, scomparso poi nel mese di maggio - festeggiato con l'apertura di una via sull'Aguja Standhardt,
la più "piccola" delle cime del gruppo del Cerro Torre.

E anche venerdì i due stavano facendo ciò che più piaceva loro: scalare.

Avevano aperto una nuova via, sulla parete Est delle Grandes Jorannes.

Ma di quella impresa rimarrà solo il ricordo del dopo: Pasquetto che, sulla via del ritorno, all'altezza dei Rochers del Reponsoir,
si sbilancia su una pietra, precipitando sotto gli occhi di Della Bordella.

"Non ci sono parole, non ci sono risposte. Ci sono solo tanti pensieri e domande, una su tutte rimbomba nella mia testa dall’ultimo momento in cui ti ho visto:
“perché è successo a te e non a me?”

Quando rivedo in foto noi tre in cima alla Standhardt mi sembra tutto un brutto sogno,
ma l’immagine di te che camminavi pochi passi avanti a me e di quella tragica scena stampata nella mia mente mi riportano alla realtà.

Quei momenti rimarranno impressi nella memoria come ferite profonde che a fatica si rimarginano e che non si cancellano.
Il ricordo della persona e dell’amico che sei stato per me e per tanti di noi rimarrà per sempre ancora più vivo e lucido che mai"
scrive il numero uno dei Ragni della Grignetta.
 
"Mi hai stupito fin dalla prima volta che abbiamo scalato insieme: sorriso, entusiasmo, energia, curiosità.
Eri poco più che un ragazzino quando una Vigilia di Natale ci siamo legati alla stessa corda per la prima volta.
Ti ho proposto di salire la via “Futura” al Poncione d’Alnasca partendo in giornata da casa in uno dei giorni più corti e freddi dell’anno,
quel giorno ho capito subito che insieme avremmo potuto fare grandi cose.

Come alpinista eri “avanti”.

Non c’è bisogno di fare classifiche o usare superlativi assoluti, ma penso che fossi una delle persone di maggiore talento che avessi mai conosciuto.
Eri un passo avanti a tutti, nell’approccio alla montagna a 360 gradi: quel tuo sorriso stampato e l’immancabile voglia di sparare cazzate
non toglievano spazio a una preparazione meticolosa, nel minimo dettaglio di ogni salita e ad una estrema serietà e lucidità nel prendere ogni decisione.

Tutto ciò unito ad un fisico che sembrava avere energie illimitate e che spesso mi ha fatto dubitare di riuscire a starti dietro.

Quando un anno e mezzo fa siamo andati in Patagonia insieme, solo noi due, avevo delle ottime sensazioni
e pensavo fossi il compagno giusto per quel sogno forse più grande di noi sul Cerro Torre.

Con te per la prima volta ho percepito il cambio generazionale quando mi sono arenato sul primo tiro del diedro degli inglesi e sei stato tu,
con il tuo buon umore e la tua calma a darmi il mitico “pugnetto” in sosta e a prendere il comando, forse non te ne sei reso conto, ma per me ha significato moltissimo.

Mi hai spalancato davanti una porta ed allo stesso tempo hai dato anche a me energie nuove da investire nella nostra cordata.

La cosa che più di te mi ha sempre colpito, però è il tuo lato umano.

Non hai mai conosciuto l’egoismo, una cosa più unica che rara nel mondo della montagna
ed hai sempre messo i bisogni e le necessità dei tuoi compagni davanti alle tue, in modo per me quasi imbarazzante.

Come quando dopo una giornata campale mi lasciavi la migliore piazzola da bivacco,
ti offrivi di portare lo zaino più pesante oppure, testardo come un mulo,
continuavi ostinato a battere la traccia nella neve con me dietro che arrancavo.

Teo, certe cose io non me le so spiegare, mi hai dato tantissimo, hai dato tantissimo a tutti quelli che ti hanno incrociato in questi anni.

Abbracciami Berna da lassù e pensate ogni tanto a noi che siamo qua, il mondo ha bisogno di persone come voi".
 

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