Efficienza energetica

Il “catamarano solare” sta per terminare il giro del mondo

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Il giro del mondo in sette mesi: senza scomodare Giulio Verne anche nel caso dell’imbarcazione del progetto PlanetSolar si tratta di un’avventura davvero speciale. Questo catamarano lungo 31 metri si muove infatti a energia solare, più precisamente grazie alla potenza di 500 metri quadrati di pannelli fotovoltaici. Partito nel settembre 2010 dal porto del Principato di Monaco, il catamarano Turanor (che significa “il potere del sole”) arriverà qui a Montecarlo il prossimo 4 maggio. Ora si trova nel Mar Rosso e, come ha annunciato recentemente il presidente e skipper dell'impresa, l'ingegnere svizzero Raphael Domjan. Turanor, ha appena “superato il difficile Golfo di Aden” e si fermerà in Egitto, a Hurgada e Sharm El Sheikh, prima di passare il canale di Suez e tornare nel Mar Mediterraneo da cui è partito. Oltre un anno e mezzo dopo aver lasciato Montecarlo, il catamarano svizzero sta affrontando le ultime tremila miglia di percorso, l'ultimo sforzo rispetto alle 30mila complessive di questa avventura intorno al mondo, che ha toccato come prima tappa Miami e poi fra le altre Cancun, San Francisco, Tonga, Brisbane, Manila, Singapore, Abu Dhabi.
 

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Al via in Trentino l’operazione "tetti puliti"

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E’ partita in Trentino l’operazione “tetti puliti”: aziende, consorzi e altri soggetti privati hanno tempo fino al prossimo 12 aprile per beneficiare dell’opportunità offerta da Trentino Sviluppo che mette a disposizione i tetti dei propri immobili industriali per l'installazione di impianti fotovoltaici e il beneficio delle rendite economiche derivanti dalla produzione di energia elettrica pulita in cambio di un canone annuo che varia in funzione dei megawatt installati. Racconta Diego Laner, presidente di Trentino Sviluppo: “Un anno fa aderimmo anche noi al progetto F.I.R.E. (Fotovoltaico Industriale Rinnovabile Energia, ndr), firmando un protocollo d’intesa con Provincia, Comune di Rovereto, Dolomiti Energia e le associazioni di categoria. Il nostro impegno era quello di individuare e mettere a disposizione tutte le possibili superfici ritenute idonee allo scopo. Abbiamo quindi avviato un attento monitoraggio seguito da una sperimentazione su tre tetti industriali, con l’obiettivo di testare sul campo la fattibilità economica e finanziaria dell’iniziativa. L’esperienza è stata positiva ed è quindi maturata l’opportunità di promuovere un avviso pubblico. Pur consapevoli della difficoltà economica e finanziaria del momento, - aggiunge Laner - siamo desiderosi di provare a dare un’opportunità green al mondo delle imprese”.

Sono quasi 70.000 i metri quadrati di capannoni industriali da coprire con moduli fotovoltaici. Dieci gli immobili industriali interessati dall’operazione “tetti puliti”. Il più importante è quello dello stabilimento Whirlpool a Spini di Gardolo, con 30.000 metri quadrati di superficie a disposizione, seguito dall’ “ex Nicolini” a Pieve di Bono (8.570 mq), dal tetto della Watts Londa a Lavis (7.920 mq), e da quelli degli stabilimenti Sicor in zona industriale a Rovereto (5.560 mq), Gunnebo a Trento (3.700 mq), “ex Elwag” a Storo (3.510 mq), Maino Fa.Ma. ad Arco (3.460 mq), Filiera Agroalimentare Trentina a Castelnuovo (2.900 mq), Elettrica Rotaliana a Mezzolombardo (2.320 mq) ed “ex MecMar” ad Arco (1.350 mq). Per questi tetti, Trentino Sviluppo offre la costituzione a favore di terzi di un diritto di superficie ai fini di una loro valorizzazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in particolare di energia solare mediante installazione di impianti fotovoltaici. Il canone annuo ammonta ad almeno 20.000 euro per ogni megawatt installato, per una durata minima di 21 anni. Le imprese potranno inoltre compensare parte dell’onere per la costituzione del diritto di superficie pluriennale con l’assunzione diretta degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria di dette coperture. Per i dettagli tecnici, si rimanda all’avviso pubblico.
 
Nasce il gruppo di acquisto intercomunale per il FV

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Nasce un gruppo di acquisto solidale intercomunale per il fotovoltaico. L’idea è nata e avviata in sei Comuni della provincia di Parma: Colorno, Traversetolo, Montechiarugolo, Mezzani, Sorbolo e San Secondo Parmense. L’obiettivo è quello di ridurre l’inquinamento, contare sull’autonomia energetica oltre che diffondere e rendere democratica la produzione energetica a favore dei bilanci famigliari. Il gruppo di acquisto fotovoltaico intercomunale funzionerà grazie al sistema incentivante del Conto Energia, mediante cui è possibile produrre energia pulita contribuendo concretamente alla sostenibilità ambientale, facendo un intervento che si finanzia da sé.

Il funzionamento lo spiega l'assessore all'Ambiente del Comune di Colorno, Marco Boschini: “Viene emanato un bando con la tecnologia, gli installatori e tipo di finanziamento. Al cittadino che aderisce, viene, dunque, proposto un pacchetto chiavi in mano. In questo modo, visti gli investimenti più elevati, le ditte riescono a praticare maggiori offerte e il tutto a costo zero. Il progetto, infatti, spiega l'assessore, “si autofinanzia e al cittadino viene richiesta una quota d'iscrizione di 35 euro una tantum”. È previsto anche una maggiore attenzione per quegli interventi che consentiranno di rimuovere l'amianto dagli edifici privati, continuando l'opera che gli enti hanno già intrapreso e concluso sui loro edifici. Il gruppo di acquisto fotovoltaico intercomunale "si aggancia ad un'iniziativa già avviata a Ponte delle Alpi, in provincia di Belluno, che in un anno e mezzo ha portato alla realizzazione di 700 impianti”. Il progetto verrà presentato il 17 marzo, con l'obiettivo di raccogliere eventuali adesioni.
 
Prende forma il mini eolico al porto di Genova

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Il progetto delle torri eoliche al porto di Genova si avvicina alla realizzazione. Enel Green Power sta accelerando sul progetto che porterà il capoluogo ligure ad essere il primo scalo italiano a integrare l’apporto di un mini-impianto installato sulla diga foranea per alimentare in parte le strutture portuali. Il progetto, mostrato da EGP nella giornata di lunedì, prevede l’installazione di 39 piccoli aerogeneratori, per un investimento di 20 milioni di euro.

Le torri eoliche da 199 kW, che saranno di tipo tradizionale – e non le Libellule di Renzo Piano come si pensava - saranno alte circa 30 metri e avranno una capacità complessiva di 7,8 MW, in grado di produrre 12 GWh all’anno e di soddisfare i fabbisogni energetici di oltre 6.600 famiglie, con un taglio di quasi 6.000 tonnellate di CO2, di 6,98 tonnellate di azoto, di 11 tonnellate di ossido di solfuro e di 0,35 tonnellate di polveri sottili ogni anno. L’impianto sarà collegato a terra e alla rete elettrica attraverso un sistema di cavi sotterranei sui fondali del porto. Il progetto, nato nel 2008 grazie a un protocollo d’intesa tra Regione Liguria ed Enel, ora sembra avere subito un’accelerazione e, all’inizio dei lavori, sembra manchi solo la procedura di valutazione di impianto ambientale, che toccherà alle autorità nazionali.
 
Dal Cern il primo pannello solare termico basato sul "vuoto"

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Sono destinati a coprire 1.200 metri quadrati di tetto del terminal principale dell'Aeroporto Internazionale di Ginevra i 300 pannelli solari termici ad alta temperatura, consegnati dalla Srb Energy e basati sulla tecnologia del vuoto sviluppata al Cern di Ginevra per gli acceleratori di particelle. I pannelli, che saranno utilizzati sia per la climatizzazione invernale che per quella estiva, sfrutteranno il cosiddetto “ultra vuoto” che offre alle camere di calore dei pannelli un isolamento eccezionale, riducendo notevolmente la dispersione di calore e migliorandone notevolmente l'efficienza. “Abbiamo registrato temperature di 80 gradi all'interno del pannello quando erano coperte di neve”, commenta Cristoforo Benvenuti del Cern, inventore dei pannelli. I nuovi pannelli permettono di recuperare l'energia prodotta dalla luce diffusa in modo più efficiente rispetto a quelli tradizionali e sono particolarmente adatti a climi più freddi e meno soleggiati, dove i classici pannelli solari sono meno efficienti.
 
Studio: quasi il 30% dei progetti dei Comuni riguarda le rinnovabili

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I Comuni sono molto sensibili a temi quali efficienza energetica e promozione delle energie rinnovabili. Lo evidenzia il Secondo “Rapporto sulla dimensione territoriale nel Quadro Strategico Nazionale 2007-2013”, realizzato dalla Fondazione Ifel-Anci. Dallo studio emerge infatti che quasi un terzo (29%) dei progetti presentati dai comuni e ammessi al finanziamento nell'ambito dei Programmi operativi Fesr regionali del periodo considerato ha come obiettivo l'efficientamento energetico e la promozione delle energie “pulite”. Questi progetti assorbono però solo il 6,3% del contributo pubblico assegnato. I due quinti (39,5%) delle risorse pubbliche assegnate, invece, sono a favore della riqualificazione di aree urbane, commerciali ed industriali (che però rappresentano il 19%). I progetti finanziati nell'ambito della politica “Reti e collegamenti per la mobilità” pur rappresentando solo il 3,8% dei progetti finanziati assorbono un quarto delle risorse pubbliche assegnate dai Po regionali Fesr 2007-2013, indice dell'elevato costo unitario medio.
 
Renzo Piano e Metalsistem per la green economy made in Trentino

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Lunedì 17 ottobre a Rovereto (Trentino), nella sede di Metalsistem, c’è stato un’importante evento: la presentazione del progetto del generatore eolico disegnato dall’archistar Renzo Piano. Questo mini generatore eolico è frutto sia dell’idea del noto architetto genovese, ma anche dalla collaborazione tra METALSISTEM e ENEL GREEN POWER.

Come mai questo generatore eolico è così speciale? Perchè qui si parla di mini-pala eolica, quindi non un generatore eolico gigante e con un impatto ambientale enorme (come quelli prodotti fino ad ora). La libellula disegnata da Renzo Piano era proprio quello che volevano alla Enel Green Power, infatti, grazie all’utilizzo di nuovi materiali più leggeri e resistenti, questo mini generatore è in grado di sfruttare maggiormente le correnti d’aria di bassa quota, tra le più diffuse in Italia e in Europa. Renzo Piano ha pensato giustamente di rendere più naturale e gradevole alla vista questa piccola pala eolica. I vantaggi di questi studi sono finalizzati ad avere nei prossimi anni una larga diffusione di questi mini impianti, infatti possono essere utilizzati sia da enti pubblici o aziende sia anche dal singolo privato; un pò come la ormai larga diffusione degli impianti solari. Questa collaborazione pone infatti Rovereto come il centro più importante dello sviluppo di energie eoliche in Italia. Antonello Briosi, imprenditore “illuminato” che ha investito due milioni di euro per gli studi della mini pala eolica, che verrà prodotta tra circa un anno (tempo per condurre gli ultimi test), poi verrà immessa sul mercato, dove già sono presenti i primi potenziali acquirenti come Enel Green power; per un ordine complessivo di 60 milioni di euro. Il costo del singolo impianto, inizialmente, si attesterà sui 150 -180 mila euro, ma a piena produzione potrebbe anche scendere sotto i 150.000 euro. L’impianto fornisce in media 55 kW. Ecco a voi dei dettagli tecnici: le pale in fibra di carbonio sono lunghe 8 metri e pesano circa 60 kg, l’impianto invece è alto circa 20 metri.
 

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TICINO E REGIONI | CRONACA - 06:00
Una caverna piena di energia
Pollegio-Biasca, il cunicolo diventerà una centrale elettrica a aria compressa

Il progetto prevede la realizzazione della centrale all'interno del cunicolo che a sud sbuca nella zona di Loderio (foto CDT/Gonnella)

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BELLINZONA - La ricerca di nuove frontiere per soddisfare a lungo termine la domanda di energia elettrica non conosce soste anche in Ticino dove c'è chi scommette sul vuoto. Il vuoto delle molte caverne inutilizzate presenti nelle nostre montagne sfruttabile per accumularvi, sotto forma d'aria compressa, l’energia in esubero prodotta di notte dalle centrali nucleari ed eoliche per ritrasformarla in elettricità durante il giorno. Un’idea nella sua essenza piuttosto semplice, ma che rappresenta una sfida tecnologica di difficoltà almeno pari al suo interesse. A coglierla è stata la Airlight Energy di Biasca che - in alleanza con i massimi esperti svizzeri in gallerie - si appresta a costruire un primo impianto pilota. Si troverà tra Pollegio e Biasca , nel cunicolo realizzato da AlpTransit per trasportare alla Buzza il materiale di scavo del tunnel di base. La galleria di cantiere sarà convertita per testarvi il frutto delle ricerche condotte dalla ditta di Biasca in collaborazione il Politecnico di Zurigo .

Inizialmente si prevede di sfruttare la porzione più meridionale del cunicolo lungo 3,5 chilometri. Se l’impianto pilota darà i frutti sperati l’installazione verrà ingrandita occupando tutta la galleria. In seguito ogni sviluppo sarà possibile: tanto nelle montagne del Ticino e del resto della Svizzera quanto all'estero.

15.03.2012 - 06:0
 
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Se l’auto elettrica dialoga con l’infrastruttura di ricarica

Fare dialogare il veicolo con l’infrastruttura di ricarica: un tassello importante per il successo della mobilità elettrica che ora viene aggiunto da un importante accordo tra Renault ed Enel per l’interazione tra i rispettivi sistemi di controllo. Viene così offerta la possibilità di monitorare su un veicolo elettrico Renault Z.E. la rete di public station Enel: si tratta di un nuovo servizio integrato al sistema di navigazione Renault Carminat TomTom Z.E. Live, che permette d’indicare in tempo reale al cliente la localizzazione dei 3 punti di ricarica Enel più vicini rispetto alla sua posizione e le informazioni sulla loro disponibilità. Il cliente potrà essere così guidato verso un punto di ricarica disponibile in tutta serenità prima che finisca l’autonomia del suo veicolo. Si tratta del primo esempio di un’integrazione che permetterà di offrire una vasta gamma di servizi: in futuro sarà possibile prenotare una stazione di ricarica, programmare la modalità ottimale di gestione della ricarica e massimizzare anche l’uso delle rinnovabili.

La partnership Enel-Renault prevede anche lo sviluppo a breve di un sistema di ricarica ‘fast charge’ in corrente alternata a 43 kW. Secondo la tabella di marcia, sarà testato entro la metà del 2012 per una successiva introduzione sul mercato: il sistema consentirà di effettuare una ricarica rapida sui veicoli elettrici in grado di gestire tali livelli di potenze in AC, recuperando l’80% dell’autonomia all’incirca in 30 minuti. Lo step successivo sarà l’implementazione da parte di Enel delle prime stazioni di ricarica per la fast charge pubblica. Renault ZOE, berlina compatta 100% elettrica che sarà lanciata sul mercato alla fine del 2012, sarà ottimizzata per la ricarica rapida che in seguito sarà disponibile anche su Renault Fluence Z.E. e Renault Kangoo Z.E.
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