Efficienza energetica

PV Cycle: più di mille tonnellate raccolte nel 2012

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Il primo trimestre del 2012 terminerà con una raccolta di moduli fotovoltaici a fine vita pari a oltre 1.000 tonnellate. Ad annunciarlo è l’associazione PV Cycle, che sottolinea l’ottima performance tenuto conto che durante tutto il 2011 le tonnellate di moduli a fine vita raccolte sono state 1.400. Segno dei progressi fatti dal programma di raccolta e riciclo di questi dispositivi. La maggior parte dei moduli fotovoltaici raccolti – spiega PV Cycle in una nota – proviene da Germania e Italia, i due più grandi mercati europei. “Il 2012 è cominciato in maniera eccezionale. Constatiamo che i proprietari di moduli in giro per l’Europa cominciano a beneficiare dei nostri servizi di raccolta”, sottolinea Virginia Gomez, di PV Cycle. “Tuttavia, fare previsioni sui flussi futuri resta difficile: PV Cycle non raccoglie soltanto i moduli a fine vita ma anche moduli difettosi o danneggiati durante i trasporti o l’installazione. L’anno scorso il tasso di raccolta ha raggiunto il 70% e ora PV Cycle punta all’85%. “Stiamo continuando a espandere la nostra infrastruttura di recupero per raggiungere questo ambizioso obiettivo”, rivela Jan Clyncke, Managing Director dell’associazione.
 
Auto elettrica tocca i 251 km orari sul ghiaccio

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Nuovo record per un’auto elettrica su ghiaccio. La vettura finlandese E-RA Race About è volata sulla superficie ghiacciata del lago Ukonjarvi, nel nord della Finlandia, alla velocità di 251 km all’ora, battendo il precedente record assoluto sul ghiaccio nella categoria delle auto elettriche. La prova è stata organizzata dalla casa di pneumatici invernali Nokyan Tyres durante un evento per promuovere i suoi prodotti. La vettura da 375 Cv era dotata di pneumatici chiodati Nokyan Hakkepeliita 7, progettati per mantenere stabilità anche alle velocità più estreme.

La RaceAbout E-RA è stata realizzata dall'Università di Scienze Applicate Metropolia di Helsinki, durante la corsa, ha toccato una punta di 261 km/h e, ad agosto, aveva completato un giro, al Nürburgring in Germania, 9’40” durante il Progressive Automotive X-Prize e aveva partecipato al Michelin Challenge Bibendum 2011.

Fastest on Ice: electric car E-RA with Nokian Hakkapeliitta 7s - YouTube
 
Accordo aziende Italia-Russia per rinnovabili ed efficienza

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Italia e Russia collaboreranno insieme in ambiti quali quello dell'efficienza energetica, dell'uso delle risorse rinnovabili e dello sviluppo della bioenergia. Per questo sarà firmato giovedì prossimo a Milano un accordo tra un consorzio di aziende nazionali e russe. La firma sarà apposta in occasione della presentazione del volume Tendenze nell'impiego delle biotecnologie nell'economia della Federazione Russia, realizzato dall'ambasciata italiana a Mosca in collaborazione con l'istituto di Biochimica dell'Accademia russa delle Scienze. Al consorzio, si apprende dall'ambasciata italiana, prendono parte Livolsi&Partners, il Gruppo Hera e Pizzarotti&Co., che diventano così le prime aziende italiane a stipulare un accordo di questo tipo con l'agenzia energetica russa. L’iniziativa intende favorire le sinergie fra Istituti di ricerca e fra imprese dei due Paesi e si inserisce nel quadro di crescente attenzione delle imprese italiane verso il mercato russo, cui l’Ambasciata – che a breve pubblicherà una guida per gli investitori italiani in Russia – contribuisce attivamente.
 
Per produrre idrogeno ci si ispira alle ali delle farfalle

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Le ali delle farfalle possono ispirare nuovi percorsi per la produzione energetica “pulita”, in particolare di idrogeno. Un team di ricercatori dell’ateneo cinese Shanghai Jiao Tong University ha preso a modello due specie di farfalle dalle ali nere. Secondo gli scienziati, esse funzionano come un collettore naturale, ossia un dispositivo che raccoglie la luce del sole, che può essere imitato e studiato. Le stime sono lusinghiere: la nuova tecnologia basata su questo studio promette di raddoppiare la produzione di idrogeno a partire da acqua e luce solare. I ricercatori hanno preso a modello due specie di farfalle dalle ali prevalentemente nere: questo è il colore che assorbe la massima quantità di luce e, come ha spiegato il coordinatore della ricerca, Tongxiang Fan, “ le ali nere delle farfalle funzionano come un collettore naturale”.

Sono proprio i collettori solari i veri “motori”, che raccolgono l'energia solare che viene usata poi nella fotocatalisi per separare l'acqua nei suoi componenti, idrogeno e ossigeno. Per realizzare questi dispositivi i ricercatori hanno studiato le piccole scaglie presenti sulle ali di queste farfalle, grazie alle quali le farfalle che non possono generare abbastanza calore dal loro metabolismo riescono a sopravvivere anche quando fa freddo. Quando le farfalle scaldano le ali al sole, infatti, le scaglie assorbono la luce e le riscaldano. Gli scienziati, esaminandole al microscopio elettronico, hanno visto che queste scaglie si dispongono sulle ali in modo simile alle tegole sul tetto di una casa, formando rilievi. Proprio imitando queste strutture i ricercatori hanno realizzato dispositivi di biossido di titanio e nanoparticelle di platino che funzionano sia da collettori per raccogliere la luce solare e sia come fotocatalizzatori per scindere, grazie alla luce del sole, le molecole d'acqua in idrogeno ed ossigeno con un'ottima resa.
 
Quinto Conto Energia, tra smentite e polemiche

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Non si placano gli animi a proposito del V Conto Energia. Il ministero dello Sviluppo economico ha smentito in una nota seccamente la notizia “circolata su alcuni organi di stampa” secondo cui Enel avrebbe inviato al Mise una bozza di decreto relativa agli incentivi per il fotovoltaico: “è, ovviamente, del tutto infondata”. Ieri pomeriggio erano circolate indiscrezioni sulla stesura di una bozza del V Conto Energia e sulla possibile riduzione degli incentivi per gli impianti fotovoltaici anche di piccola taglia. Sull’ipotesi erano intervenuti Ludovico Vico, deputato del Pd, insieme ai colleghi Federico Testa e Andrea Lulli, per chiedere “un'immediata smentita” alle “insistenti voci in base alle quali la bozza del Quinto conto energia del ministero dello Sviluppo economico è stata elaborata da analisti dell'Enel”. Intanto però le ipotesi ventilate sul provvedimento hanno messo in subbuglio il mondo produttivo. Confartigianato, per bocca del suo presidente Giorgio Guerrini ha chiesto al ministero dello Sviluppo Economico “di chiarire le indiscrezioni che stanno circolando in questi giorni in merito al V Conto energia”.

In particolare le preoccupazioni vertono su ipotesi di interventi in materia di energie rinnovabili che modificherebbero le attuali regole introdotte soltanto un anno fa. “Se quanto trapela fosse confermato - sottolinea Guerrini - ci troveremmo di fronte ad un provvedimento assunto senza le opportune consultazioni delle parti coinvolte e che reintroduce penalizzazioni di tipo burocratico ed economico per i piccoli impianti”. Per questo richiede “un tavolo di confronto in cui ci vengano presentate ipotesi di lavoro ufficiali sulle quali poter fornire il nostro contributo di proposte". Per parte ambientalista è l’associazione Kyoto Club a chiedere al Governo un confronto con le associazioni e, a queste, un tavolo comune per confrontarsi con l'esecutivo. La voce della “bozza Enel” smentita dal Mise, è bastata ampiamente per creare tensione. “Se è gravissimo che le bozze sul V conto energia fotovoltaico circolate in questi ultimi giorni siano probabilmente di matrice non ministeriale -prosegue la nota del Kyoto Club - va detto anche che esse potrebbero purtroppo essere verosimili nei contenuti che i Ministeri competenti si apprestano ad annuciare. Ma anche per le altre fonti rinnovabili e l'efficienza energetica si preannunciano interventi tali da rischiare seriamente di affossare un intero comparto che il Governo vorrebbe contingentato su livelli annuali molto bassi”. Per parte del settore più coinvolto, ossia quello delle rinnovabili, è intervenuto anche ANIE/GIFI con il suo vertice, Valerio Natalizia che da subito aveva chiesto una smentita ufficiale ai Ministeri competenti sulle bozze in circolazione e “si rende disponibile sin da subito a collaborare per la definizione di un Quinto Conto Energia che tenga conto delle necessità di tutto il settore energetico”.
 
Detrazione del 55%: domani il termine per le domande 2012

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E’ domani, venerdì 30 marzo, il termine ultimo per presentare la domanda di detrazione del 55% per il costo dei lavori di adeguamento degli edifici in termini di risparmio energetico. Chi avesse sostenuto spese per lavori iniziati nel 2011 o in anni precedenti, per la ristrutturazione di edifici al fine di renderli energeticamente più efficienti e volesse usufruire della detrazione Irpef/Ires del 55%, dovrà spedire di telematicamente un’apposita comunicazione all’Agenzia delle Entrate, per riferire quanto sostenuto.

Quest’anno, verranno agevolabili anche gli interventi di sostituzione di apparecchi scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore per l’acqua calda sanitaria. Inoltre, sono confermate le agevolazioni per i lavori di coibentazione, rifacimento pavimenti, sostituzione di finestre e di infissi, installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda e tutti i lavori effettuati in favore del risparmio energetico.
 
Mit: pannelli FV in 3D sono 20 volte più performanti

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L’ultima frontiera dei pannelli fotovoltaici? La terza dimensione. Quella dei 3D che abitualmente si associa al cinema ora è un terreno di ricerca percorso da alcuni scienziati dell’istituto statunitense Massachusset Institute of Technology, universalmente conosciuto come MIT. Nello specifico, gli esperti del laboratorio di Boston hanno scoperto che costruendo delle torri o dei cubi fotovoltaici l'energia prodotta sale fino a 20 volte rispetto ai classici pannelli piatti. I ricercatori, fra cui l'italiano Marco Bernardi, hanno usato un algoritmo matematico per esplorare le possibili configurazioni, e sviluppato un software in grado di testarle sotto ogni possibile condizione di latitudine, stagione e situazione meteo. I progetti più promettenti sono stati poi testati nella realtà con dei modelli piazzati sul tetto del MIT. Le conclusioni a cui sono giunti gli scienziati è che a fronte di un costo solo leggermente maggiore i pannelli tridimensionali hanno una produzione di energia da 2 a 20 volte superiore rispetto alla stessa superficie in due sole dimensioni.
 
Clini: pochi giorni per decreto rinnovabili e V Conto Energia

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“Spero che in qualche giorno arrivi la preparazione dei decreti (attuativi per le rinnovabili non fotovoltaiche ndr) e del quinto conto energia”. È quanto ha detto ieri il ministro dell’Ambiente Corrado Clini sottolineando tempi brevi per queste nuove norme. Il responsabile del dicastero ambientale ha parlato anche del prospettato cambiamento della struttura energetica nazionale, “che passa attraverso la disseminazione delle piccole e medie utenze, modello su cui vogliamo puntare nella preparazione dei decreti per le rinnovabili non fotovoltaiche, che spero arrivino in qualche giorno, e del quinto conto energia".

Clini ha poi evidenziato che sia necessario “rafforzare la diffusione della generazione distribuita incardinata sulle fonti rinnovabili di efficienza energetica. Dobbiamo rivedere il piano energetico nazionale e aggiornare il piano di azione sulle rinnovabili. Occorre mettere insieme queste due cose, tenendo presente la direttiva europea sull'efficienza energetica, ormai in fase di approvazione, e legando tutto alle smart cities e all'efficienza energetica”.

L’auspicato arrivo a pochi giorni delle decisioni in tema di energie “pulite” ha raccolto il consenso della Cisl – ma anche una nota critica – e dei Comuni italiani, rappresentati dall’Anci. La Cisl ha affermato che pur trattandosi di “una notizia importante quella data dal ministro Clini sull’imminenza della decretazione ministeriale sulle fonti rinnovabili che guarderanno agli indirizzi europei, stupisce però la continua assenza, al di là delle enunciate disponibilità, a consultare le parti sociali su tale importante tematica. Ci rivolgiamo anche al ministro dello Sviluppo Economico”. Da parte dell’Anci, per bocca di Filippo Bernocchi, delegato Anci alle politiche energetiche e ai rifiuti, “le parole del Ministro dell'Ambiente Corrado Clini ci rassicurano e non possiamo che unirci a lui nello sperare che i decreti attuativi per le rinnovabili non fotovoltaiche vedano presto la luce”. Bernocchi ha sottolineato che “lo stato di incertezza sulla struttura di incentivazione di riferimento sta bloccando significativi investimenti, anche da parte dei Comuni, in materia di rinnovabili”.
 
Passera: “Incentivi rinnovabili allineati a altri Paesi Ue”

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Anche il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, ritorna sull’argomento incentivi alle rinnovabili annunciando per questa settimana “l'arrivo dei decreti ministeriali sulle rinnovabili”. Proprio a proposito di rinnovabili e incentivi Passera ha ricordato gli “obiettivi europei” ai quali si punta. Ma spiega che bisognerà agire “bene e non come è stato fatto in questi anni in cui sono stati impegnati troppi soldi delle famiglie e delle imprese non nella maniera migliore”. Gli incentivi sul fotovoltaico, insomma, saranno riconsiderati: “vogliamo continuare a svilupparlo, ma qui sono stati impegnati 150 miliardi di soldi delle famiglie per fare un'operazione troppo accelerata a prezzi troppo alti, con incentivi troppo più alti di quelli di altri Paesi” ha affermato il responsabile del ministero dello Sviluppo economico. Si cambia, insomma. E con “senso di misura e razionalità, come previsto, usciremo con i decreti ministeriali su questi temi in modo da andare verso un riallineamento degli incentivi a quelli che si pagano negli altri Paesi''. Sviluppo delle rinnovabili sì, dunque, ma “con particolare interesse per quelle che fanno occupazione in Italia, che fanno filiera tecnologica e imprenditoriale”. L’idea quindi che prende corpo è che ci sarà più peso a biogas e biomasse e diversi incentivi sul fotovoltaico, “senza arrivare a quelle enormità e accelerazioni che hanno portato ad aumenti in bolletta oggettivamente eccessivi. Erano giusti dal punto di vista del calcolo, ma eccessivi dal punto di vista della sopportabilità per le famiglie”.
 
Legambiente: "Basta bugie sul caro-bolletta"

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Per Legambiente è arrivato il momento di chiarire effettivamente quali sono i reali colpevoli del cosiddetto “caro bolletta”. “Basta bugie sui costi delle rinnovabili in bolletta. Gli italiani pagano soprattutto la dipendenza dai combustibili fossili e le troppe centrali termoelettriche a mezzo servizio – è il commento di Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente – i vantaggi delle tecnologie pulite diventano, invece, sempre più evidenti: abbassano il prezzo dell’elettricità al picco della domanda proprio grazie al solare fotovoltaico, riducono le importazioni grazie a una produzione pari al 26,6% dei consumi elettrici, abbassano i costi legati al protocollo di Kyoto. Invitiamo quindi il Ministro Passera a leggere con attenzione lo studio della Bocconi che mette in luce i risparmi che gli investimenti nelle rinnovabili produrranno nei prossimi anni, invece di ascoltare solo le solite lobby delle centrali inquinanti”.

Secondo l’associazione ambientalista, sarebbe in corso una campagna mediatica per screditare le energie pulite, mettendo in luce solo l’impatto in bolletta di questa crescita e non gli enormi vantaggi per il Paese, per i cittadini e le aziende, derivanti da una prospettiva di investimento su un modello energetico pulito, efficiente, distribuito. “E’ stupefacente che tutta l’attenzione si concentri su quel 10% della bolletta elettrica legato agli incentivi alle rinnovabili, mentre nulla si dice sul restante 90% che riguarda il costo dell’acquisto di petrolio e carbone, i miliardari guadagni delle imprese, i sussidi al nucleare e ad altre voci assurde, oltre alle tasse – ha continuato Zanchini – è evidente la regia di questa operazione da parte di chi ha interesse a difendere la produzione termoelettrica convenzionale e a fermare il nuovo che avanza. Come non appare certamente neutrale l’atteggiamento del Ministro Passera, che in questi mesi invece di approvare i decreti attuativi per le rinnovabili termiche e elettriche, fermi da settembre, ha preferito rinviare ogni decisione e confronto, per arrivare ora a parlare solo di tagli e tetti alle rinnovabili ‘per aiutare le bollette di famiglie e aziende’, riproponendo una strada vecchia, sbagliata e che non fa gli interessi del Paese. Perché solo una politica incentrata sulle fonti rinnovabili e l’efficienza energetica potrà garantire nei prossimi anni reali vantaggi e una uscita dalla attuale situazione”.

Legambiente che ha aderito agli Stati generali delle rinnovabili promossi, lancia quindi una mobilitazione affinché al Governo giunga chiara la voce di chi chiede di aprire un confronto trasparente anche sugli incentivi alle rinnovabili, e che riguardi soprattutto le possibili soluzioni per ridurre le bollette dei cittadini, puntando sull’efficienza energetica in edilizia e su sconti in bolletta per chi riduce i consumi; sulla crescita delle energie rinnovabili premiando gli impianti in autoproduzione e dando certezza agli investimenti delle imprese con la possibilità di vendita diretta dell’energia prodotta dalle tecnologie pulite.
 

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