tontolina
Forumer storico
[FONT="]05-02-2013 [/FONT]Ricavi in crescita per Enel, calano i margini
Il debito si riduce un po' più delle attese
I dati preliminari del bilancio 2012 evidenziano un'espansione dei ricavi del 6,8% a 84,9 miliardi, mentre l'ebitda scende del 5,1% a 16,7 miliardi. Il debito si riduce sotto quota 43 miliardi. L'ad Conti: "Centrati gli obiettivi, congiuntura debole in Italia e Spagna anche nel 2013"
Lo leggo dopo
MILANO - Il bilancio 2012 di Enel si chiude con ricavi in crescita, margini in calo e debito in riduzione lievemente al di sopra delle attese. Questi i principali risultati emersi dalla comunicazione dei preliminari sull'esercizio appena concluso. In una nota, l'amministratore delegato Fulvio Conti ha sottolineato che il gruppo "ha conseguito gli obiettivi indicati al mercato in termini sia di margine operativo lordo sia di indebitamento finanziario netto, nonostante il contesto macroeconomico e regolatorio particolarmente sfavorevole". Quanto al 2013, la previsione è che "tale congiuntura possa continuare per tutto il 2013, in particolare in Italia e Spagna".
I ricavi di Enel sono saliti del 6,8% a 84,9 miliardi, mentre l'ebitda è risultato in flessione del 5,1% a 16,7 miliardi. L'indebitamento finanziario netto del gruppo elettrico è sceso a 42,9 miliardi di euro, dai 44,6 miliardi del 2011 (-3,8%), lievemente al di sotto del target individuato in 43 miliardi. L'aumento dei ricavi, ha spiegato il gruppo in una nota, "si deve essenzialmente ai maggiori ricavi da vendita e trasporto di energia elettrica, da trading di combustibili e da vendita di gas ai clienti finali". Sui margini influiscono invece i margini di generazione in Italia e le cessioni che hanno modificato il perimetro del gruppo. "Tali effetti, prosegue la nota, sono stati parzialmente compensati dal buon andamento delle divisioni mercato, energie rinnovabili e internazionale". Quanto al calo del debito, questo riflette essenzialmente i risultati della gestione corrente e dei disinvestimenti effettuati, che hanno più che compensato gli investimenti, i dividendi, gli interessi e le imposte.
I risultati sono sostanzialmente in linea con le attese; Equita parlava infatti di un calo dell'ebitda a quota 16,6 miliardi, mentre il consensus degli analisti vedeva il debito leggermente più alto (43,3 miliardi). L'attenzione del mercato, che ha reagito consolidando il rialzo odierno del titolo Enel, si sposta ora sul nuovo piano industriale, in agenda per il prossimo 12 marzo.
Il debito si riduce un po' più delle attese
I dati preliminari del bilancio 2012 evidenziano un'espansione dei ricavi del 6,8% a 84,9 miliardi, mentre l'ebitda scende del 5,1% a 16,7 miliardi. Il debito si riduce sotto quota 43 miliardi. L'ad Conti: "Centrati gli obiettivi, congiuntura debole in Italia e Spagna anche nel 2013"
Lo leggo dopo
MILANO - Il bilancio 2012 di Enel si chiude con ricavi in crescita, margini in calo e debito in riduzione lievemente al di sopra delle attese. Questi i principali risultati emersi dalla comunicazione dei preliminari sull'esercizio appena concluso. In una nota, l'amministratore delegato Fulvio Conti ha sottolineato che il gruppo "ha conseguito gli obiettivi indicati al mercato in termini sia di margine operativo lordo sia di indebitamento finanziario netto, nonostante il contesto macroeconomico e regolatorio particolarmente sfavorevole". Quanto al 2013, la previsione è che "tale congiuntura possa continuare per tutto il 2013, in particolare in Italia e Spagna".
I ricavi di Enel sono saliti del 6,8% a 84,9 miliardi, mentre l'ebitda è risultato in flessione del 5,1% a 16,7 miliardi. L'indebitamento finanziario netto del gruppo elettrico è sceso a 42,9 miliardi di euro, dai 44,6 miliardi del 2011 (-3,8%), lievemente al di sotto del target individuato in 43 miliardi. L'aumento dei ricavi, ha spiegato il gruppo in una nota, "si deve essenzialmente ai maggiori ricavi da vendita e trasporto di energia elettrica, da trading di combustibili e da vendita di gas ai clienti finali". Sui margini influiscono invece i margini di generazione in Italia e le cessioni che hanno modificato il perimetro del gruppo. "Tali effetti, prosegue la nota, sono stati parzialmente compensati dal buon andamento delle divisioni mercato, energie rinnovabili e internazionale". Quanto al calo del debito, questo riflette essenzialmente i risultati della gestione corrente e dei disinvestimenti effettuati, che hanno più che compensato gli investimenti, i dividendi, gli interessi e le imposte.
I risultati sono sostanzialmente in linea con le attese; Equita parlava infatti di un calo dell'ebitda a quota 16,6 miliardi, mentre il consensus degli analisti vedeva il debito leggermente più alto (43,3 miliardi). L'attenzione del mercato, che ha reagito consolidando il rialzo odierno del titolo Enel, si sposta ora sul nuovo piano industriale, in agenda per il prossimo 12 marzo.