Stai usando un browser molto obsoleto. Puoi incorrere in problemi di visualizzazione di questo e altri siti oltre che in problemi di sicurezza. . Dovresti aggiornarlo oppure usarne uno alternativo, moderno e sicuro.
Servono aree estese e lontane da centri abitati, ma non sarei tanto pessimista: anche se poco conosciuti perchè disabitati, i territori a disposizione ci sono.
Servono aree estese e lontane da centri abitati, ma non sarei tanto pessimista: anche se poco conosciuti perchè disabitati, i territori a disposizione ci sono.
Non sono pessimista, se poi Enertad va 40 io sono più che contento
Per l'energia sono molto scettico su tutto ciò che non è fusione nucleare, il fabbisogno energetico è già esorbitante e non può fare altro che crescere, e l'eolico non ha le potenzialità per fare fronte a queste richieste.
Insomma non mi sembra una soluzione, quanto l'ennesimo vicolo cieco che viene perseguito in funzione dei contributi che si possono ottenere per l'utilizzo di forme di energia alternative e rinnovabili.
Per altro l'eolico è molto inquinante, l'unica cosa che mi consola è che probabilmente non verrà in mente a nessuno di piazzarlo vicino a casa mia.
Ma gli italiani sono diventati molto solerti nel difendere i propri diritti (e anche di più) quando si tratta di impedire costruzione di infrastrutture e impianti vicino a casa propria.
mi riferivo sempre al fatto che fa un casino della madonna
Per carità, poi ci sono persone che vivono in prossimità di una nota azienda meccanica che lavora ancora col maglio... e tutte le mattine lavorative hanno la sveglia inclusa nel prezzo (l'unico inconveniente è la difficoltà di regolazione).
infatti noisette in inghilterra li stanno piazzando in mezzo al mare con costi d'infrastrutture pazzeschi; ma in italia (fagioli con le cotiche a parte!!!!)non credo che esista una situazione di venti efficaci e costanti per la maggior parte dell'anno.
infatti noisette in inghilterra li stanno piazzando in mezzo al mare con costi d'infrastrutture pazzeschi; ma in italia (fagioli con le cotiche a parte!!!!)non credo che esista una situazione di venti efficaci e costanti per la maggior parte dell'anno.
EMERGENZA RIFIUTI: AD AVERSA SI PENSA DI CHIUDERE ANCHE LE ATTIVITA COMMERCIALI
"L'obiettivo dell'unità di crisi - ha continuato il sindaco - è analizzare ogni possibile soluzione per risolvere la situazione d'emergenza, che vede la città soffocata da montagne di rifiuti. L'urgenza è costituire un centro di trasferenza, su un sito da individuare, dove collocare i rifiuti, in attesa della riapertura dei siti di stoccaggio".