Enorme dilemma che mi squarcia il cuore (2 lettori)

DANY1969

Forumer storico
:mumble::mmmm::mumble::mmmm::mumble::mmmm:
E' davvero un bel dilemma :rolleyes:
Sei una persona molto sensibile e la tua decisione non sarebbe potuta essere diversa da quella che hai preso.:)
Io, al tuo posto, credo che agirei più egoisticamente :rolleyes: (soprattutto perchè è garantita almeno la presenza del padre).
Spero che il tuo "sacrificio" sia premiato con l'offrirti un'altra opportunità di realizzare ciò che desideri :up:
 

jean_05

(∂ + m) ψ = 0
Io credo che in fondo Claire non abbia mai pensato realmente di non andare a vedere il figlio. Addirittura ora c'è il marito che non era "previsto" e che era la sua speranza di risolvere il dilemma eppure...
Più che un dilemma era un dispiacersi per non fare una cosa a cui teneva tantissimo. Quando si è fatti in un certo modo si preferisce sacrificare se stessi. E' oggettivamente sbagliato ma è così :)
 

Ignatius

sfumature di grigio
Ho deciso che andrò a vedere mio figlio.

Un passo indietro nella sacra battaglia volta a consentire alle donne uguali opportunità e uguali stipendi (a parità di capacità, impegno e disponibilità) rispetto agli uomini. :(

Le femministe scriveranno il tuo nome sul loro libro nero.

Gli/le umani/e capiranno.
 

Claire

ἰοίην
Spero che il tuo "sacrificio" sia premiato con l'offrirti un'altra opportunità di realizzare ciò che desideri :up:

Sicuramente. Adesso mi stanno bollendo in pentola diversi progetti e questi li porto avanti.

Quando si è fatti in un certo modo si preferisce sacrificare se stessi. E' oggettivamente sbagliato ma è così :)

Sono nata con un cuore generoso e con la cultura della gratuità in tutte le cose che faccio. Non so nemmeno se considerarlo un sacrificio. Ho solo seguito, con dispiacere, quello che il cuore mi dettava, ma se non l'avessi seguito, penso che il dispiacere sarebbe stato maggiore.

Un passo indietro nella sacra battaglia volta a consentire alle donne uguali opportunità e uguali stipendi (a parità di capacità, impegno e disponibilità) rispetto agli uomini. :(

Le femministe scriveranno il tuo nome sul loro libro nero.

Gli/le umani/e capiranno.

Invece le femministe hanno capito :). Una ha chiesto un permesso per sostituirmi. E ho lavorato 4 giorni con le due che vanno al posto mio, per costruire materiali e relazioni.
Nessun giudizio su di me. Nessuna rimostranza. Nessuna pressione. Io frequento ragazze e donne di grande valore. Avete una stranissima idea delle femministe. Eppure conoscete me. E sono tutto fuorché una strega cattiva, che odia gli uomini, pelosa e acida.:D:-o
 

Ignatius

sfumature di grigio
Invece le femministe hanno capito :). Una ha chiesto un permesso per sostituirmi. E ho lavorato 4 giorni con le due che vanno al posto mio, per costruire materiali e relazioni.
Nessun giudizio su di me. Nessuna rimostranza. Nessuna pressione. Io frequento ragazze e donne di grande valore. Avete una stranissima idea delle femministe. Eppure conoscete me. E sono tutto fuorché una strega cattiva, che odia gli uomini, pelosa e acida.:D:-o

Le femministe potrebbero malgiudicare non tanto il tuo singolo atto nell'àmbito del progetto, quanto la diseducatività.

Ovvero: nel tuo contesto, "è giusto" che un padre stia lontano dalla famiglia 5 giorni su 7 per lavoro, ma è altrettanto "giusto" che una madre, che sta in famiglia 7 giorni su 7, perda un'opportunità che le aprirebbe - sia pur potenzialmente - spiragli lavorativi interessanti e motivanti.

Puoi benissimo elogiare i Paesi Scandinavi dove non ci sono discriminazioni di genere, dove i papà stanno a casa ad accudire i figli esattamente come le mamme, e così via, mapperò le tue tesi pèrdono forza quando ti comporti - legittimamente - all'opposto di quel che dici/rivendichi.


E quindi: non pensi di poter plasmare la percezione dei diritti lavorativi degli uomini e delle donne nella mente di tuo figlio?
A parole gli comunichi "dobbiamo essere tutti uguali", nei fatti gli dici "io ho più doveri del vostro padre". A me risulta che si educa mooooooolto più con gli esempi che con le parole.




Ma magari la soluzione è meno contorta di quello che ho in mente io: magari l'opportunità cui rinunci era una delle tante, e/o aveva solo l'unpermille di probabilità di condurre a qualcosa di significativo.

Pace e bene.
 

Claire

ἰοίην
Le femministe potrebbero malgiudicare non tanto il tuo singolo atto nell'àmbito del progetto, quanto la diseducatività.

Ovvero: nel tuo contesto, "è giusto" che un padre stia lontano dalla famiglia 5 giorni su 7 per lavoro, ma è altrettanto "giusto" che una madre, che sta in famiglia 7 giorni su 7, perda un'opportunità che le aprirebbe - sia pur potenzialmente - spiragli lavorativi interessanti e motivanti.

Puoi benissimo elogiare i Paesi Scandinavi dove non ci sono discriminazioni di genere, dove i papà stanno a casa ad accudire i figli esattamente come le mamme, e così via, mapperò le tue tesi pèrdono forza quando ti comporti - legittimamente - all'opposto di quel che dici/rivendichi.


E quindi: non pensi di poter plasmare la percezione dei diritti lavorativi degli uomini e delle donne nella mente di tuo figlio?
A parole gli comunichi "dobbiamo essere tutti uguali", nei fatti gli dici "io ho più doveri del vostro padre". A me risulta che si educa mooooooolto più con gli esempi che con le parole.




Ma magari la soluzione è meno contorta di quello che ho in mente io: magari l'opportunità cui rinunci era una delle tante, e/o aveva solo l'unpermille di probabilità di condurre a qualcosa di significativo.

Pace e bene.

Parli così perché non sai calarti (non per colpa tua) nei panni di un bambino che son 3 anni che non vive stabilmente con il padre.
E parli così perché non ti rendi conto (Sempre non per colpa tua) del fatto che mio figlio vede, sa e capisce.

Il messaggio che, velato, avrebbe percepito sarebbe stato il seguente:

"La mamma sta sempre con noi, papà mai. Alla mamma pesa, tanto che, appena c'è papà, si libera di noi e delle nostre cose, per lasciar fare a lui e lei va a fare altro".

Mai e poi mai in vita mia vorrei che mio figlio pensasse che andare a vederlo gareggiare in una competizione scolastica, intellettuale e importante (l'iniziativa ha preso un premio due anni fa alla regione Lombardia), veder messa a frutto la sua intelligenza e la sua capacità sia, per me, un sacrificio.

Anche perché mio figlio si rende ben conto (molto più lui della figlia), che la famiglia pesa tutta sulle mie spalle e spesso nelle cose che fa e dice, si percepisce una domanda: "Ma io e mia sorella intralciamo i piani di vita della mamma?"

Mi sento in colpa, se pensa questo. Non è colpa loro se talvolta accade.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Lasciamo perdere il resto, sennò ci si avviluppa in quelle sterili, e nojose se non fastidiose discussioni credenti/atei, juventini/interisti.

Mapperò
spesso nelle cose che (mio figlio) fa e dice, si percepisce una domanda: "Ma io e mia sorella intralciamo i piani di vita della mamma?"
La risposta è "hell yes!". Certo che sì! Ogni cosa intralcia altre cose!
La vita è fatta di scelte e di compromessi!

Prima o poi il figlio si renderà conto che NON vive in un mondo ideale dove tutto è perfetto, che anche sua madre deve mediare tra diverse esigenze (e quella che viene messa in secondo piano non è necessariamente malvagia), e che anche a lui toccherà vivere nello stesso mondo, scegliere e scendere a compromessi, senza farsi travolgere dai sensi di colpa.

Mi sento in colpa, se pensa questo. Non è colpa loro se talvolta accade.
Ecco, per l'appunto.
 

Claire

ἰοίην
Non riesco a capire come tu possa NON capire che a me dispiaccia sapere che mio figlio pensi che lui e la sorella siano un intralcio per me.

Ma tant'è....

A me non piace sentirmi un intralcio. E non ho 10 anni.
Ma ormai è andata così. E non pretendo che capiate. Mi basta il rispetto e quello non manca :)
 

Ignatius

sfumature di grigio
Non riesco a capire come tu possa NON capire che a me dispiaccia sapere che mio figlio pensi che lui e la sorella siano un intralcio per me.

I'll try to put it in other words.

Finalmente, in questi giorni le rose fioriscono.
Nel giro di una settimana sfioriranno.
E ciò può ragionevolmente essere considerato spiacevole.


Mi segui?
Il fatto che una cosa ti spiaccia non necessariamente ha qualcosa a che vedere con il fatto che sia giusta o sbagliata, eticamente o educativamente.




________________________




Parzialmente OT al 46,25%
Tuo figlio è sensibile e generoso e altruista come sembra - indirettamente - a tutte/i le/i forumer? Prova a fare un esperimento. Spiegagli l'importanza presente e prospettica dell'altro evento, e verifica se proprio lui ti dirà "Mammina cara, non puoi perdere quella possibilità! Farò a meno di te, per una volta".
 

Claire

ἰοίην
I'll try to put it in other words.

Finalmente, in questi giorni le rose fioriscono.
Nel giro di una settimana sfioriranno.
E ciò può ragionevolmente essere considerato spiacevole.


Mi segui?
Il fatto che una cosa ti spiaccia non necessariamente ha qualcosa a che vedere con il fatto che sia giusta o sbagliata, eticamente o educativamente.




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Parzialmente OT al 46,25%
Tuo figlio è sensibile e generoso e altruista come sembra - indirettamente - a tutte/i le/i forumer? Prova a fare un esperimento. Spiegagli l'importanza presente e prospettica dell'altro evento, e verifica se proprio lui ti dirà "Mammina cara, non puoi perdere quella possibilità! Farò a meno di te, per una volta".

Sì, lo è ma. Ma proprio per questo non voglio che si prenda la responsabilità di determinare le mie scelte.

E poi i bambini non sono fiori.

E certe sensazioni e convinzioni che ti nascono dentro, anche per errori dei genitori, te le porti fino all'età adulta ed è difficilissimo liberarsene.
 

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