EQUITALIA; ma siamo sicuri che sia EQUA?

da TMNews - Lettera anarchica a Il Tempo: "Faremo massimo danno"

Lettera anarchica a Il Tempo: "Faremo massimo danno"

Arrivata ieri ma spedita 3 giorni fa, al vaglio di Cc e Ros


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Roma, 24 mag. (TMNews) - "Qui Kommando Bestia – Federazione anarchica informale". E' l'inizio di una lettera arrivata ieri alla redazione del quotidiano romano 'Il Tempo', scritta al computer e con l'indirizzo fatto con un normografo da geometra, spedita tre giorni fa da Roma-Fiumicino. La missiva, rende noto il quotidiano, ora è al vaglio degli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Roma e del Ros.

Nella lettera si minacciano azioni che promettono il "massimo danno, soprattutto a livello economico" e si scrive: "Sicuramente vi starete chiedenso se la rivendicazione è attendibile, è scritta da un 'nero', da un 'individualista'. Peccato che i 'facinorosi blogger' e i 'terroristi giornalisti' molto probabilmente mi daranno del mitomane, ormai abili ad affibbiare attestati di idoneità per riconoscere gli anarchici con una sorta di etichetta. Questo - prosegue la lettera - non fa altro che sminuirci: siamo informali, anonimi, e sarà difficile trovarci".
 
da Roma, 24 mag. (TMNews) - "Qui Kommando Bestia – Federazione anarchica informale". E' l'inizio di una lettera arrivata ieri alla redazione del quotidiano romano 'Il Tempo', scritta al computer e con l'indirizzo fatto con un normografo da geometra, spedita tre giorni fa da Roma-Fiumicino. La missiva, rende noto il quotidiano, ora è al vaglio degli investigatori del nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Roma e del Ros.

Nella lettera si minacciano azioni che promettono il "massimo danno, soprattutto a livello economico" e si scrive: "Sicuramente vi starete chiedenso se la rivendicazione è attendibile, è scritta da un 'nero', da un 'individualista'. Peccato che i 'facinorosi blogger' e i 'terroristi giornalisti' molto probabilmente mi daranno del mitomane, ormai abili ad affibbiare attestati di idoneità per riconoscere gli anarchici con una sorta di etichetta. Questo - prosegue la lettera - non fa altro che sminuirci: siamo informali, anonimi, e sarà difficile trovarci".

cos'e' una presa per il cul... peggio di cosi' :lol:


"qui kommando Bestia" :wall:
ma non ci crede nemmeno un bambino ma chi ha scritto sta roba?
 
Attualità
Dopo Equitalia l’Ente di riscossione Piemontese di Goffi

Con l'esclusione di Equitalia dalla riscossione dei tributi l'avvocato Goffi, note esperto anti Equitalia, costituisce un ente di riscossione per la regione Piemonte.

Oggi, ore 15:00 - 0 Commenti
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Apprendiamo con grande stupore la notizia che riguarda l’avvocato Goffi e la costituzione di un ente di riscossione piemontese. Ci riferiamo soprattutto all’emendamento all’ordine del giorno presentato il 19 dicembre 2011 dal consigliere regionale avv. Alberto Goffi (Udc), che impegnava il presidente Cota e la Giunta a costituire un ente di riscossione o un’agenzia regionale per dare un adeguato servizio ai Comuni in risposta alle modifiche introdotte nel primo decreto Monti, secondo cui dal 31 dicembre 2012 verrà esclusa Equitalia da ogni attività. Da un esperto anti Equitalia quale Goffi si è sempre definito non ci aspettavamo questo ”tradimento” ideologico ed è facile spiegare i motivi di questa nostra incredibilità: senza riuscire a riformare il sistema della riscossione, con nuove norme che annullino gli abusi e le persecuzioni e gli enormi tassi di interesse applicati sulle cartelle, senza riuscire ad annullare la norma che prevede una rateizzazione del debito senza rispettare il reddito di chi vuol pagare ma anche vivere. Senza obbligare la riscossione a tener conto delle prescrizioni sui tributi che invece nei tribunali con sentenze chiare e univoche salvando la vita ai cittadini. Senza impedire che intere aziende vengano confiscate, che i conti correnti vengano pignorati, parlare di nuove società per la riscossione è inutile e controproducente. Goffi dovrebbe saperlo e dovrebbe anche rivedere certe sue dichiarazioni sull’abbassamento dell’aggio dal 9 al 4%.
La Federcontribuenti chiederà urgentemente un tavolo di concertazione con Regione Piemonte e Comuni per individuare azioni di tutela dei contribuenti e giuste misure per la riscossione. E cercherà di trovare nelle amministrazioni che vogliono risolvere questa emergenza una possibile collaborazione, rendendosi disponibile a illustrare ogni possibilità attenta anche ai bisogni delle stesse amministrazioni in materia di riscossione.«Chiediamo agli amministratori dei Comuni un incontro per discutere di una tematica così importante e per trovare una strada condivisa che conduca a uno strumento di riscossione più equo dell’attuale, senza fingere di risolvere il problema chiudendo Equitalia e costituendo nuove soscietà ma con le stesse leggi e sistemi vessatori».


Ufficio Stampa Federcontribuenti – Comunicato stampa
 
Controlli o … razzie?

Manuel Seri
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CHICAGO BLOG » Controlli o … razzie?





Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno la Polizia Stradale deve effettuare su tutto il territorio nazionale un dato numero di servizi sulla strada per incrementare di un tot percento le contravvenzioni a carico degli automobilisti?



Che cosa diremmo se venisse disposto che nel corso dell’anno le Forze dell’Ordine debbono effettuare un dato numero di interventi sul territorio per incrementare di un tot percento le denunce di reato alla Magistratura?


Grideremmo certamente allo scandalo; inveiremmo contro lo Stato tiranno; solleveremmo gli scudi contro un sopruso inaccettabile da parte delle Autorità preposte!



Reagiremmo giustamente all’intollerabile stravolgimento delle regole di ordinaria gestione del potere: aumentare i controlli va bene, può essere anche un interesse di tutti, ma se la maggior parte dei controllati le rispettasse, come si potrebbe sperare in un incremento delle contravvenzioni o delle denunce di reato?

Le conseguenze di comportamenti tutti da verificare non possono mai trasformarsi in un risultato predeterminato dell’azione di controllo se non prevaricando i diritti fondamentali dei Cittadini e travalicando i limiti dei doveri delle Pubbliche Autorità.

In materia tributaria tutto questo non vale!

Quando si tratta delle entrate dello Stato i principi generali vanno sempre a farsi benedire.

Secondo quanto risulterebbe dal Piano di Azione 2012 dell’Agenzia delle Entrate
(cfr. articolo di M. Mobili su Il Sole 24 Ore di oggi 29.05.2012, pag. 23) infatti l’obiettivo dei controlli previsti è quello di recuperare all’incirca il 15% in più rispetto al 2011: la voce “conseguimento delle previsioni di entrata” registrerebbe l’importo di 10 miliardi di Euro (cioè 1,3 miliardi in più del 2011) che dovrebbe derivare dalla stessa quantità di accertamenti dell’anno precedente (n. 380.000) indirizzando le verifiche su

n. 3.166 grandi imprese (quelle con volumi d’affari non inferiori ad 100 milioni di Euro),

n. 13.000 medie imprese,

n. 130.000 piccole imprese e professionisti,

n. 35.000 contribuenti persone fisiche che saranno assoggettati al redditometro

e n. 11.000 poveri cristi che saranno sottoposti ad accertamenti bancari!
Da tutti questi controlli “debbono” scaturire i 10 miliardi di recuperi tributari e l’incremento di 1,3 miliardi rispetto all’anno precedente in barba ai principi del “buon andamento” e della “imparzialità” dell’azione della Pubblica Amministrazione (art. 97 Cost.) ed ai frequenti richiami da parte del Presidente del Consiglio Monti (<> – Bergamo, 26.05.2012, cerimonia del giuramento degli Allievi Ufficiali della Guardia di Finanza).

Tanto per completare il quadro, va anche ricordato che gli operatori dell’Agenzia delle Entrate si spartiranno pure gli incentivi quale premio per ciò che avranno recuperato.
Finiamola di fare gli struzzi … prima che sia troppo tardi!
 
Norme e Tributi > Diritto

Avvisi per 300mila contribuenti

Marco Bellinazzo
Trecentomila lettere inviate dall'agenzia delle Entrate ai contribuenti che nel 2010 hanno sostenuto spese incongrue rispetto ai redditi dichiarati. Dopo la campagna sperimentale dello scorso anno nel corso della quale sono stati "avvisati" 50mila contribuenti, in queste settimane l'Agenzia sta mettendo in atto una più ampia attività di moral suasion nei confronti di quei soggetti per i quali, dalla comparazione fra le dichiarazioni 2011 e le informazioni presenti nelle banche dati dell'amministrazione finanziaria, «risultano alcune spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati».
Quello ricevuto dal contribuente è, in altre parole, una sorta di "preavviso" (che non necessita di alcuna risposta) di accertamento sintetico sanabile a posteriori attraverso il ravvedimento operoso suggerito nella stessa lettera.
Non è altrettanto certo se sia sottinteso anche l'accertamento da redditometro (articolo 38 comma 5 del Dpr 600/73) in base al quale la determinazione del reddito può fondarsi sul contenuto induttivo di elementi indicativi di capacità contributiva individuato mediante l'analisi di campioni significativi di contribuenti, salva, evidentemente, la prova contraria del contribuente.
L'agenzia delle Entrate, dal canto suo, fa sapere che si tratta dell'accertamento sintetico "puro" per cui il contribuente deve sommare le spese rilevanti sostenute nel 2010 e verificare se eccedono per almeno un quinto (20%) il reddito. Nel qual caso dovrà dimostrare che la spese extra sono state finanziate «con redditi diversi da quelli posseduti nel 2010, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile».
Le perplessità sorgono perché se dal tenore letterale della comunicazione sembrerebbe farsi riferimento appunto alle sole spese «apparentemente non compatibili», l'allegato in realtà prevede diversi indici, che nel tempo sono stati pubblicizzati dall'Agenzia come "fonte" delle elaborazioni statistiche del redditometro, dalle polizze assicurative alle opere d'arte, dai viaggi all'estero all'iscrizione a circoli esclusivi.
Va poi evidenziato che molte delle segnalazioni giunte al Sole 24 Ore contengono nell'allegato il riferimento, tra le spese "sospette", all'acquisto di un fabbricato. La circostanza fa sorgere il dubbio che sia stato confrontato l'intero prezzo di acquisto con il reddito dichiarato di quell'anno e, quindi, ad esempio, se un contribuente ha acquistato nel 2010 un immobile per 150mila euro, il confronto sia stato svolto tra reddito denunciato nel 2010 ed i 150mila spesi. Questa circostanza è la conseguenza delle modifiche apportate all'articolo 38 del Dpr 600/73 (precedentemente infatti un simile costo sarebbe stato ripartito in cinque anni e non calcolato solo su un periodo d'imposta). Si spera però che almeno la selezione dei contribuenti, destinatari delle comunicazioni, non abbia considerato un tale criterio, macroscopicamente inattendibile, altrimenti sarebbero coinvolti, quasi tutti coloro che hanno acquistato immobili nel 2010.
La lettera si conclude poi con il "suggerimento" di regolarizzare eventualmente la dichiarazione già presentata. Ipotizzando che qualche contribuente intenda aderire a questo suggerimento e presentare dichiarazioni integrative (lo scorso anno è accaduto nel 50% dei casi) per non ricevere più in futuro questo tipo di comunicazioni o altre più incisive, dovrebbe dichiarare somme idonee a superare il vaglio dell'accertamento sintetico e da redditometro in vigore dal periodo d'imposta 2009. Peccato che il software, pubblicizzato giustamente dal l'amministrazione come strumento di compliance più che di controllo, dopo tre anni non è ancora stato reso noto.
Peraltro, l'Agenzia invita «a considerare il contenuto della comunicazione anche ai fini della dichiarazione 2012, valutando la compatibilità delle spese effettuate lo scorso anno con il reddito complessivo da dichiarare».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un esempio di lettera
Roma 28 maggio 2012

Gentile contribuente,
desideriamo offrirle alcuni elementi di valutazione relativi ai redditi dichiarati nel 2011
(anno d'imposta 2010).
Questa comunicazione ha finalità esclusivamente informative e pertanto non è necessario, da parte sua, alcuna risposta.
Dal confronto dei dati indicati nella sua dichiarazione dei redditi 2011 con le informazioni presenti nelle banche dati dell'agenzia delle Entrate, risultano alcune spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati.

L'anticipazione
Dell'invio da parte dell'agenzia delle Entrate di migliaia di lettere per avvisare i contribuenti che le spese effettuate nel 2010 non appaiono completamente coerenti con i redditi dichiarati per lo stesso anno, ha parlato per la prima volta Il Sole 24 Ore del 21 aprile scorso.
Analoga iniziativa era stata attuata lo scorso anno per i redditi dichiarati nel 2009
 
L'anno prossimo inizierò a detrarre, per dieci anni, una quota delle spese straordinarie: (quest'anno ho una ristrutturazione del bagno e, già che ci siamo, arriveranno anche i doppi vetri).


Magari il fisco mi scriverà per chiedermi i documenti giustificativi. E sarò a loro disposizione. :)


Comunque, ho sentito dire di gente che inserisce in dichiarazione spese mediche (o altre spese deducibili) inventate, per risparmiare un po' di tasse, sapendo che - in media - un lavoratore dipendente ha una probabilità su 100 di essere oggetto di accertamento.
 
L'anno prossimo inizierò a detrarre, per dieci anni, una quota delle spese straordinarie: (quest'anno ho una ristrutturazione del bagno e, già che ci siamo, arriveranno anche i doppi vetri).


Magari il fisco mi scriverà per chiedermi i documenti giustificativi. E sarò a loro disposizione. :)


Comunque, ho sentito dire di gente che inserisce in dichiarazione spese mediche (o altre spese deducibili) inventate, per risparmiare un po' di tasse, sapendo che - in media - un lavoratore dipendente ha una probabilità su 100 di essere oggetto di accertamento.


occhio che domani (?) potebbero portare la detrazione dal 36 al 50
 
occhio che domani (?) potebbero portare la detrazione dal 36 al 50

Sarebbe clamorosamente in controtendenza: di solito i bonus bebè, e qualunque altro genere di agevolazione statale possa arrivare, vengono calibrati in modo che io non ne possa usufruire.

Prevedo che portino la detrazione al 50 per i lavori (ex 36) iniziati da luglio 2012 in poi, e che recuperino le risorse finanziarie eliminando la detrazione ex 36 per i lavori fatti nel primo semestre 2012: così si che mi tornerebbe. :up:
 
Norme e Tributi > Diritto

Avvisi per 300mila contribuenti

Marco Bellinazzo
Un esempio di lettera
Roma 28 maggio 2012

Gentile contribuente,
desideriamo offrirle alcuni elementi di valutazione relativi ai redditi dichiarati nel 2011
(anno d'imposta 2010).
Questa comunicazione ha finalità esclusivamente informative e pertanto non è necessario, da parte sua, alcuna risposta.
Dal confronto dei dati indicati nella sua dichiarazione dei redditi 2011 con le informazioni presenti nelle banche dati dell'agenzia delle Entrate, risultano alcune spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati.

L'anticipazione
Dell'invio da parte dell'agenzia delle Entrate di migliaia di lettere per avvisare i contribuenti che le spese effettuate nel 2010 non appaiono completamente coerenti con i redditi dichiarati per lo stesso anno, ha parlato per la prima volta Il Sole 24 Ore del 21 aprile scorso.
Analoga iniziativa era stata attuata lo scorso anno per i redditi dichiarati nel 2009

Stato padre? No padrino, alla Coppola!

Oscar Giannino
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Decine di migliaia di contribuenti italiani stanno ricevendo la lettera dell’Agenzia delle Entrate che vi allego ricopiata sotto. Mentre il governo Monti di fronte al sisma non fa altro che seguire il pessimo esempio dei suoi predecessori, aggiungere una tassa “finta” di scopo sulla benzina che resterà puntualmente incorporata nella fiscalità generale con logica incrementale, come avviene dai tempi della Guerra in Abissinia: una vera e documentata prassi da Stato ladro. Mentre questo avviene, i contribuenti ricevono la lettera su cui vi invito a riflettere. Prima di ogni controllo e accertamento su ciascuno di loro: un invito al ravvedimento operoso offerto dalla normativa fiscale. Un chiaro “avvertimento”: non dite poi che non vi avevamo avvisato. Trovo questa maniera di procedere assolutamente impropria e, per la mia sensibilità, assai grave. Conferma la presunzione d’evasione generale prima di ogbni controllo, è finalizzata alla raccolta di gettito aggiuntivo, e in quanto “ultimo avviso” rappresenta l’adozione da parte dello Stato di prassi mafiose. Capisco che l’Agenzia si sia mossa con l’intento di voler essere e apparire, invece, amichevole. Ma, questa volta, personalmente non posso essere d’accordo. Sono però pronto a a capire come la pensi ciascuno di voi, liberamente potete dire qui che che sono un perfetto ********, e che in definitiva al più è solo uno spreco di denaro pubblico ma che è sbagliato inalberarsi, perché magari qualche evasore si pente prima ed è meglio così. Ecco la lettera:
Gentile contribuente, desideriamo offrirle alcuni elementi di valutazione relativi ai redditi dichiarati nel 2011 (anno d’imposta 2010). Questa comunicazione ha finalità esclusivamente informative e pertanto non è necessaria, da parte sua, alcuna risposta. Dal confronto dei dati indicati nella sua dichiarazione dei redditi 2011 con le informazioni presenti nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate, risultano alcune spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati. La natura di tali spese (ad esempio acquisto di autovetture, acquisto di imbarcazione da diporto, spese per lavoro domestico) è indicata nel prospetto allegato. Per tutelare la sua riservatezza, nel prospetto non è precisato l’ammontare delle spese rilevate dalle banche dati dell’Agenzia, nel presupposto che le siano certamente note, in quanto relative alla recente annualità 2010. Nel caso in cui rilevi errori o incongruenze nel prospetto allegato, può comunque segnalarli inviando una mail all’indirizzo [email protected] o rivolgersi ai Centri Assistenza Multicanale, telefonando al numero 848800444. Se invece non rileva errori o incongruenze, la invitiamo a valutare le compatibilità del reddito complessivo dichiarato per il 2010 con le spese indicate nel prospetto e con le altre spese, di diversa natura da lei sostenute nel 2010 (incluse quelle per il suo sostentamento e quello di eventuali familiari a carico). Infatti, in sede di controllo della dichiarazione dei redditi relativa all’anno 2010, l’Agenzia delle Entrate effettuerà una analoga valutazione e, in presenza di spese di ammontare complessivo significativamente superiore al reddito dichiarato, procederà ai necessari approfondimenti. In particolare, le potrà essere chiesto di dimostrare che la quota di spese eccedente, per almeno un quinto , il reddito complessivo dichiarato sia stata finanziata con redditi diversi da quelli posseduti nel 2010, o con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta o, comunque, legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile. Le ricordiamo che, nel caso in cui non fosse in grado di dimostrare la compatibilità delle spese sostenute con il reddito dichiarato, l’Agenzia delle Entrate protrà procedere all’accertamento sintetico del reddito complessivo. Le suggeriamo quindi di considerare con attenzione questa comunicazione e le opportunità di ravvedimento offerte dalla normativa fiscale (art. 13 del decreto legislativo n 472/1997). La invitiamo a considerare il contenuto di questa comunicazione anche ai fini della dichiarazione 2012, valutando la compatibilità delle spese effettuate lo scorso anno con il reddito complessivo da dichiarare.
Con i migliori saluti, etc etc
Il problema è che tutti i moduli allegatui di cui sia sinora a conoscenza trovano sbarrata la casella acquisto fabbricati e contributi previdenzxiali, a oprescidnere dal fatto che si sian davvero comprate case nell’anno d’imposta, ed è evidente dunque che il modulo allegato ha un vaklore meramente simbolico. Quel che conta è puntare il dito. So già che per gli statalisti non è un problema, anzi lo Stato finalmente comunica con gentilezza. Al contrario, ne verranno decione di migliaia di interpelli intili, con fatica aggiuntiva per i commercialisti, come ne avessero bisogno con u orduinamento tantio bizantino e bsialcco. Ma a me, suona innazitutto come una minaccia, punto e basta. Paternalistica. Uno Stato padrino alla Coppola, prima che padre.
 

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