Mica sparisco......se torno!!!
Mentre sei ancora lì, chiedi se c'è qualche beduino disposto ad ospitare un quasi esiliato presidente del consiglio
Buon proseguimento della vacanza
Buongiorno a tutti
Mi raccomando "state attenzione" ai farmaci che utilizzate
"Un medicinale mi ha reso gay". E Jambart chiede in danni alla casa farmaceutica. La storia
Martedì, 8 novembre 2011 - 12:56:02
Ha dell'incredibile il caso che arriva da Nantes, capoluogo della Loira. Il protagonista si chiama Didier Jambart, è un uomo di 51 anni che ha deciso di fare causa all'azienda di prodotti farmaceutici GlaxoSmithKline, accusandola di averlo fatto diventare gay e maniaco. Per lungo tempo l'uomo ha dovuto prendere Requip per la cura del morbo di Parkinson. Jambart, sposato con una donna e con due figli, ha infatti iniziato a prendere il medicinale nel 2003 e da quel momento il suo modo di comportarsi è cambiato radicalmente.
Ha iniziato ad avere bisogno di sesso gay e, da quanto sostengono i suoi avvocati, ha cercato di farsi violentare per sopperire a questo desiderio. Non solo. Jambart ha rischiato di perdere la famiglia e ha tentato il suicidio in tre occasioni. E' diventato dipendente dal gioco d’azzardo su internet, perdendo tutti i risparmi. L'uomo ha tirato in ballo anche il suo neurologo, accusandolo di non averlo avvertito dei traumi che poteva provocare l'assunzione del Requip. Nel 2005 ha smesso di prendere il farmaco e la sua vita è tornata alla normalità.
Secondo il dossier presentato dai suoi legali alla procura, l’uomo ha cominciato ad avere inclinazioni omosessuali si da subito e si è messo in situazioni di ‘sesso estremo’ più volte, andandolo a cercare in modo maniacale. Tutti episodi che l’hanno portato anche ad essere violentato.
Tutto, secondo il racconto, è finito nel 2005. Ma nel frattempo Jambart, aveva già perso il suo lavoro al ministero della Difesa ed era caduto in depressione. L’uomo ora vuole 450.000 euro di danni, ritenendo che la Glaxo abbia messo in commercio una partita di medicinali 'difettosi'. Anche al neurologo ha chiesto i danni, per non averlo informato sulle conseguenze ed effetti collaterali delle medicine.