Le positive prospettive di crescita per l'economia svizzera
 rimangono intatte anche per i prossimi mesi. I tassi di crescita
 sopra il potenziale, come nel 3° trimestre 2014, dovrebbero
 però rimanere l'eccezione. Per raggiungere questo obiettivo
 la congiuntura europea dovrebbe avere un andamento
 più dinamico. Di conseguenza l'inflazione dovrebbe rimanere
 vicina allo zero. Questo vale anche per i tassi d'interesse del
 mercato monetario svizzero. L'economia svizzera viaggia a
 una velocità che potrebbe sopportare la fine della politica
 dei tassi zero. Ma con un Banca centrale europea sempre
 espansiva e nel 2015 forse ancora più espansiva, la Banca
 nazionale svizzera non ha alcuna variante della politica dei
 tassi. Perfino sul mercato dei capitali si delineano solo leggeri
 aumenti dei rendimenti. Anche qui il fattore trainante non
 dovrebbe essere il solido andamento congiunturale svizzero,
 ma piuttosto una leggera correzione rialzista delle aspettative
 inflazionistiche globali, che nel frattempo hanno assunto
 livelli estremi. Anche la solida congiuntura statunitense, che
 nel 2° trimestre 2015 dovrebbe determinare un primo aumento
 dei tassi da parte della Fed e probabilmente influenzerà
 anche i rendimenti dei mercati dei capitali, potrebbe
 provocare un moderato aumento dei rendimenti dei titoli
 della Confederazione. Ma anche in quel caso, i rendimenti
 saranno ancora ampiamente sotto il livello che sarebbe storicamente
 adeguato per l'attuale crescita economica.
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