Falck Renewables (FKR) Falck: focus oltre la punta del naso... (2 lettori)

Toony

Ce la faremo?!?
FALCK RENEWABLES - LE SOCIETA' SPAGNOLE SI PREPARANO AL RISCHIO BREXIT 12/04/2016 11:53 - ALN
[FLASH] Alcuni dei principali gruppi iberici, fra cui Santander, Ferrovial e Iberdrola, che hanno importanti filiali nel Regno Unito hanno iniziato a implementare strategie di hedging sulla sterlina per coprirsi da un' eventuale rischio "Brexit", ossia l' uscita del Paese anglosassone dall' Unione europea. La mossa difensiva di queste grandi societa' e' stata rivelata da un articolo del quotidiano spagnolo online Expansio'n. Nel solo primo trimestre del 2016 il cambio medio euro/sterlina si e' apprezzato del 3,5% su base annua e non accenna a indebolirsi con l' avvicinarsi del referendum del prossimo 23 giugno, data in cui i cittadini britannici voteranno in merito alla Brexit. L' esito della votazione e' ancora incerto. Ricordiamo che il gruppo italiano del settore utility e delle rinnovabili maggiormente esposto in Regno Unito e' Falck Renewables, che l' anno scorso ha generato nel paese anglosassone il 49,3% del proprio Ebitda totale.
 

franci63

Forumer storico
FALCK RENEWABLES - LE SOCIETA' SPAGNOLE SI PREPARANO AL RISCHIO BREXIT 12/04/2016 11:53 - ALN
[FLASH] Alcuni dei principali gruppi iberici, fra cui Santander, Ferrovial e Iberdrola, che hanno importanti filiali nel Regno Unito hanno iniziato a implementare strategie di hedging sulla sterlina per coprirsi da un' eventuale rischio "Brexit", ossia l' uscita del Paese anglosassone dall' Unione europea. La mossa difensiva di queste grandi societa' e' stata rivelata da un articolo del quotidiano spagnolo online Expansio'n. Nel solo primo trimestre del 2016 il cambio medio euro/sterlina si e' apprezzato del 3,5% su base annua e non accenna a indebolirsi con l' avvicinarsi del referendum del prossimo 23 giugno, data in cui i cittadini britannici voteranno in merito alla Brexit. L' esito della votazione e' ancora incerto. Ricordiamo che il gruppo italiano del settore utility e delle rinnovabili maggiormente esposto in Regno Unito e' Falck Renewables, che l' anno scorso ha generato nel paese anglosassone il 49,3% del proprio Ebitda totale.
si ma noi siam piu' avanti degli spagnoli!!!!......noi sappiamo gia che il referendum sancira' l'uscita della GB dall'euro........
 
ciao Spotti:accordo:.......concordereai che son 3 anni che,quando non sappiamo cosa dire,ci affidiamo alle future trimestrali....che,guardacaso,sono sempre migliori delle stime!!....e nonostante cio' abbiamo una valutazione da black list:-o:-o.......non pensi ci sia da porsi delle domande?:-R:-R

Io le domande me le pongo continuamente (non solo per Falck)... :cool:

...e poi mi do delle risposte (sulla base dei dati oggettivi a mia disposizione)! ;)

P.S.
Non vorrei essere stato frainteso: non intendevo dire che la trimestrale determinerà chissà quale effetto sulla quotazione del titolo ma mi attendo che i buoni dati della ventosità in Italia nel trimestre trovi riscontro in buone performance operative di periodo e attendo dunque la necessario conferma... :bye:
 

franci63

Forumer storico
Io le domande me le pongo continuamente (non solo per Falck)... :cool:

...e poi mi do delle risposte (sulla base dei dati oggettivi a mia disposizione)! ;)

P.S.
Non vorrei essere stato frainteso: non intendevo dire che la trimestrale determinerà chissà quale effetto sulla quotazione del titolo ma mi attendo che i buoni dati della ventosità in Italia nel trimestre trovi riscontro in buone performance operative di periodo e attendo dunque la necessario conferma... :bye:
non e' il caso di fraintendere.........ma logica vorrebbe che i dati buoni fossero rispecchiati nel valore del titolo:-o:-o.....di solito funziona cosi' no?:muted:
 

Toony

Ce la faremo?!?
MARKET TALK: Borse, scenario positivo torna legittimo (sentiment) 15/04/2016 12:23 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Milano si conferma poco mossa, con il Ftse Mib che segna un -0,55% a 18.227 punti. Nel 2016 "abbiamo passato le prime settimane a preoccuparci di tutto e del contrario di tutto. Nulla, assolutamente nulla di quello che ci ha preoccupato si e' finora realizzato, ma questo non ci impedisce di continuare a temere. La Cina, il Giappone, la Grecia, Brexit, la Spagna senza Governo, le banche italiane, le elezioni americane, gli utili incerti, la crescita anemica, le vendite di auto in declino, gli investimenti scarsi, la produttivita' a zero, i temi non mancano", sottolinea Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos Partners, nel report settimanale 'Il Rosso e il Nero'. I mercati, spiega l'esperto, "potrebbero essere definiti macchine programmate per preoccuparsi. L'ultima volta che hanno provato a organizzarsi per un capovolgimento strutturale positivo e' stata nel 1999-2000. E' finita male, come, sappiamo, e da allora, per 15 anni, non ci si e' piu' riprovato. Anche il rialzo del decennio scorso e' finito senza euforia. Il rialzo iniziato nel 2009 e' stato costantemente accompagnato da scetticismo, paura di ricadute, paura di inflazione e deflazione. Oggi che Wall Street e' a un passo dai massimi e' pero' ragionevole chiedersi se uno scenario virtuoso, capace di portare le Borse verso livelli ancora piu' alti, possa avere una sua legittimita'". Per Fugnoli "ipotizzare uno scenario sorprendentemente positivo, pur attribuendogli anche solo un 20% di possibilita', ha di nuovo una legittimita' intellettuale dopo un anno in cui il solo pensare moderatamente in positivo e' stato a tratti pericoloso per la reputazione. Chi gestisce un portafoglio non fara' male a tenere a mente anche questo scenario. A furia di pensare all'ipotesi di un Regno Unito in guerra con l'Europa, a giganteschi bail in in Italia e nel Continente e a recessioni prossime venture, potremmo infatti perdere di vista l'idea di una soluzione positiva, anche se non perfetta, ad alcuni dei grandi problemi che ci affliggono. Certo, il ciclo ha 7 anni e potrebbe venire voglia di vendere tutto e aspettare la prossima recessione per rientrare. Tuttavia, nel non cosi' improbabile caso in cui la crescita si dovesse prolungare per altri 2-3 anni, sarebbe un peccato lasciare sul tavolo il valore inespresso che, se non sugli indici, e' sicuramente presente a livello globale in alcuni settori, dalle banche ai ciclici". pl [email protected]
 

franci63

Forumer storico
MARKET TALK: Borse, scenario positivo torna legittimo (sentiment) 15/04/2016 12:23 - MF-DJ
MILANO (MF-DJ)--Milano si conferma poco mossa, con il Ftse Mib che segna un -0,55% a 18.227 punti. Nel 2016 "abbiamo passato le prime settimane a preoccuparci di tutto e del contrario di tutto. Nulla, assolutamente nulla di quello che ci ha preoccupato si e' finora realizzato, ma questo non ci impedisce di continuare a temere. La Cina, il Giappone, la Grecia, Brexit, la Spagna senza Governo, le banche italiane, le elezioni americane, gli utili incerti, la crescita anemica, le vendite di auto in declino, gli investimenti scarsi, la produttivita' a zero, i temi non mancano", sottolinea Alessandro Fugnoli, strategist di Kairos Partners, nel report settimanale 'Il Rosso e il Nero'. I mercati, spiega l'esperto, "potrebbero essere definiti macchine programmate per preoccuparsi. L'ultima volta che hanno provato a organizzarsi per un capovolgimento strutturale positivo e' stata nel 1999-2000. E' finita male, come, sappiamo, e da allora, per 15 anni, non ci si e' piu' riprovato. Anche il rialzo del decennio scorso e' finito senza euforia. Il rialzo iniziato nel 2009 e' stato costantemente accompagnato da scetticismo, paura di ricadute, paura di inflazione e deflazione. Oggi che Wall Street e' a un passo dai massimi e' pero' ragionevole chiedersi se uno scenario virtuoso, capace di portare le Borse verso livelli ancora piu' alti, possa avere una sua legittimita'". Per Fugnoli "ipotizzare uno scenario sorprendentemente positivo, pur attribuendogli anche solo un 20% di possibilita', ha di nuovo una legittimita' intellettuale dopo un anno in cui il solo pensare moderatamente in positivo e' stato a tratti pericoloso per la reputazione. Chi gestisce un portafoglio non fara' male a tenere a mente anche questo scenario. A furia di pensare all'ipotesi di un Regno Unito in guerra con l'Europa, a giganteschi bail in in Italia e nel Continente e a recessioni prossime venture, potremmo infatti perdere di vista l'idea di una soluzione positiva, anche se non perfetta, ad alcuni dei grandi problemi che ci affliggono. Certo, il ciclo ha 7 anni e potrebbe venire voglia di vendere tutto e aspettare la prossima recessione per rientrare. Tuttavia, nel non cosi' improbabile caso in cui la crescita si dovesse prolungare per altri 2-3 anni, sarebbe un peccato lasciare sul tavolo il valore inespresso che, se non sugli indici, e' sicuramente presente a livello globale in alcuni settori, dalle banche ai ciclici". pl [email protected]
ma gli togli il lavoro a Spotti?
 

Toony

Ce la faremo?!?
Io togliere il lavoro al grande Spotti?

Non mi permettersi mai... Solo che lui dorme sempre tra due guanciali ed io non vorrei che si affaticasse...
 

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