La corte ha poi bocciato le eccezioni della difesa sull’inammissibilità delle intercettazioni. Tutto dunque sarà trascritto e prodotto in aula.
Tutto tranne i tabulati che riguardano la questura e quelli del cellulare del capo di gabinetto Pietro Ostuni.
Nel processo, quindi, non entreranno le telefonate con l’ex premier. La decisione è dovuta alla mancata autorizzazione della Camera.
“Noi siamo tranquilli – ha detto Ghedini – , basta leggere quanto dichiarato da Ostuni a verbale per capire che la concussione non c’e”. Quindi ha rilanciato sulla scelta della corte di respingere l’eccezione della difesa sul ritarda iscrizione del registro degli indagati di Berlusconi. “Il collegio – ha proseguito Ghedini – ha detto, in sostanza, che la Procura fa quello che vuole”.