Fiat (F) Fiat - Analisi Tecnica

ecco il perche' fiat dovrebbe scendere!!!! Ragazzi mancano i soldi ....... molta gente si indebita per farsi vedere,per andare in ferie....bla bla bla e voi credete che tutto il mercato da queste cose ne tragga beneficio! :D :D !!!


La crisi: conti in rosso. Chiudono Autovama (Alfa) e La Scala (Bmw), Mercedes licenzia. La Rotonda ha comunicato di voler tagliare dodici posti di lavoro
di Maurizio Bologni
L´ultima bastonata è di questa settimana. La Rotonda Firenze, concessionaria ufficiale di vendita e assistenza della Mercedes, ha comunicato di voler tagliare dodici dei suoi quaranta dipendenti. Nelle settimane precedenti, questa estate, altre due storiche concessionarie fiorentine di auto d´élite avevano addirittura chiuso l´attività e mandato a spasso complessivamente quasi settanta lavoratori: l´Autosalone La Scala della Bmw e l´Autovama della Alfa. E´ la Caporetto del lusso su quattro ruote. Il ko delle concessionarie provocato dal crollo delle vendite che a Firenze sono diminuite del 27% nei primi otto mesi di quest´anno rispetto allo stesso periodo del 2007 e che hanno avuto un picco spaventoso a maggio quando le immatricolazioni si sono dimezzate in confronto alla stesso mese 2007 (appena 3.533 invece di 7.123). Chiusure e tagli, come conseguenza. E´ l´inizio di una valanga che minaccia di ingrossarsi e di travolgere decine di persone: meccanici d´officina, amministrativi, venditori, e le loro famiglie.

Auto La Rotonda Firenze spa dell´Osmannoro ha recapitato ai sindacati questa settimana la lettera che suona come condanna alla disoccupazione per dodici dipendenti dei quali si annuncia il licenziamento e la messa in mobilità. Sono sei addetti all´officina, due amministrativi, quattro impiegati nel back-office. L´azienda, che mercoledì prossimo avrà un incontro con il sindacato, dice di voler tagliare per riorganizzare e rilanciare. «I motivi che determinano la situazione di eccedenza di personale sono la conseguenza del cambiamento del panorama commerciale ed industriale della Mercedes-Benz in Italia - sostiene la concessionaria - Come in tutte le altre aziende del settore automobilistico la ricerca spasmodica dell´efficienza e della competitività ha comportato politiche industriali, commerciali ed evoluzioni informatiche in continuo cambiamento». Il sindacato vuole però vederci chiaro. «Occorre capire - spiega Massimo Galantini della Fiom-Cgil - se il taglio è solo una toppa al calo del mercato dell´auto o se, come sostiene l´azienda, è una ristrutturazione per riorganizzarsi, essere più competitiva e rilanciarsi. Vogliamo tutelare e garantire non solo chi esce ma anche le prospettive di chi rimane».


I sindacalisti hanno buoni motivi per tenere alta la guardia. Ad agosto ha chiuso i battenti l´Autosalone la Scala della Bmw di via Ferrarin all´Osmannoro. L´azienda ha aperto la procedura di mobilità facendo sapere ai sindacati che a causa della crisi del mercato dell´auto, e in particolare delle vetture Bmw, non è più in condizioni di andare avanti e ha deciso di chiudere. I trentasei dipendenti, venti con il contratto del commercio e sedici metalmeccanici, sono stati lasciati a casa. Nel frattempo cinque hanno trovato un´altra occupazione, ma per gli altri la prospettive sono buie. Preoccupa soprattutto la sorte di coloro che hanno il contratto del commercio, per i quali non esistono ammortizzatori sociali efficaci avendo l´azienda un numero limitato di dipendenti. I sindacati hanno avuto un primo incontro per cercare di verificare se possano essere scovate soluzioni alternative a quelle della chiusura dell´attività. La prima risposta è stata negativa.

Analoga fine ha fatto Autovama, che si trova in via Talenti, storica concessionaria Alfa, dagli anni Settanta protagonista di pezzi di vita cittadina in ambito sportivo. La crisi è più datata. Un anno fa il primo consistente taglio di dipendenti, che allora erano una trentina. Adesso, questa estate, la chiusura definitiva e senza appello. «Qualcuno potrà forse ritenere azzardato paragonare la fine di una concessionaria di auto a quella di una libreria - dice Laura Scalia della Cgil - ma anche queste concessionarie storiche erano elementi di cultura e di qualità del territorio».
(13 settembre 2008)
 
Intraday di oggi, aggiornamento ore 14.50.


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Sul grafico giornaliero la situazione è topica. Davvero interessante il triangolone che si è formato e in questo caso... da monitorare attentamente i valori indicati dalla trendline ribassista rossa. E' la trend madre di questo ribasso, violazione al rialzo potrebbe innescare delle accelerazioni rialziste interessanti. Posto i grafici.


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Chiusura -4,43% a 10,25 euro.

Comunicazione gruppo Fiat uscita a mercati chiusi:

Nota Fiat: "Le voci relative ad un possibile 'profit warning' sono destituite di ogni fondamento. Come ha dichiarato recentemente l'amministratore delegato Sergio Marchionne, il gruppo Fiat conferma e ribadisce tutti gli obiettivi economici e finanziari fissati da tempo per il 2008".
 
Intraday 5 minuti, il 10,11 era il target del canale ribassista... tocca e rialza. Canale rotto e con il max ha raggiunto la resistenza segnalata dai due max precedenti.
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Giornata negativa come per tutti... posto qualche intraday perchè adesso potrebbe provare almeno un rimbalzo tecnico, almeno provarci a fare qualche tick... vedremo...

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Fiat. Marchionne non vede la fine del tunnel
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venerdì 3 ottobre 2008 - 10:25

Il settore automobilistico Europeo resta nel tunnel. Questo il parere dell'ad di Fiat Sergio Marchionne, che durante il salone auto di Parigi ha dichiarato come finchè non si risolverà la crisi finanziaria non si potrà vedere la luce alla fine del tunnel. Il numero uno di Fiat per il 2009 vede un mercato Europeo in flessione tra il 2% ed il 5%. Una forchetta molto ampia, a detta degli analisti, e quindi al momento poco indicativa. Marchionne ha comunque confermato nuovamente gli obiettivi di Fiat per il 2008, mentre per il 2009 ha detto di sperare di non dover rivedere gli obiettivi 2009 del Gruppo, ma che per questo dovrà necessariamente vedere progressi nel quarto trimestre. Infine l'Ad di Fiat ha ribadito che i piani di Fiat per l'ingresso nel mercato statunitense non sono affatto cambiati e che punta a riportare Alfa Romeo in Usa dal 2010.
 

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