FONDI PENSIONE: c'è un thread?

Re: Mi intrometto

orsoyoghi ha scritto:
-essere professionisti è tutta un'altra cosa....

Pensa cosa succederebbe se i risparmiatori mediamente decidessero veramente di capire chi hanno di fronte...

Ciao

senti, o io sono sfigato e disinformato tanto da dirti che non ho conosciuto UNA PERSONA che può contare su un serio professionista o CI, come viene chiamato.

I pf, per la maggior parte, purtroppo sono inquadrati come venditori ( e come potrebbero essere diversamente, se tanto vendo, tanto guadagno?).

Il mio PF ha il merito (casuale) di avermi venduto una polizza assicurativa che ad oggi, ha delle garanzia che le attuali se le sognano (sì, ma eravamo nel 1992).

Su questo merito, se crede di conquistarsi una "ricompensa" dovuta alla mia illimitata fiducia, si sbaglia.

Un prodotto come RB, rende quanto, al promotore?
500 euro?
1000 euro?
Di più?
Bene, siamo sull'ordine di un mezzo stipendio, su queste cifre.

Potrà meritarselo, perdendo un ora-due in più, o se li deve guadagnare in un quarto d'ora, rilasciandomi un foglietto "pubblicitario" dove vengono elencati i soli benefici, ma non le spese?

Non parlo di te, ne di percefal, che so che siete persone correttissime.

Però i tempi cambiano, loro no!!

La correttezza non è data dalla gentilezza, ma dalla competenza.
Addirittura, gentilmente, mi ha detto che con me, ci vuole pazienza (nonostante mi avesse spiegato meno del 10% c'è scritto qua).

La tecnica poi è anche un'altra, a mio avviso: proporre questi strumenti a fine anno (dai, sbrigati, così risparmi sul 2005!!).

Sono contento che esistono persone come te, che difendono una categoria che è bene non generalizzare ed etichettare "non qualificata", ma credimi, sono assai più contento che esiste gente come Voltaire, che apre gli occhi e giudica.

Dopo questa esperienza, non credo mi avvarrò più di servizi propostimi, ma se ne sentirò l'esigenza, mi organizzerò da solo.
In definitiva, che vuoi che sia una settimana, un mese di lavoro, se poi devo versare 25 anni, una parte cospiqua di capitale!! :)[/quote]

Con vero piacere affermo e con convinzione che i FIP sono una super bufala, molto meglio il fondo pensione di categoria e quelli aperti...

Di certo un promotore questo non lo ammettera' mai, perchè deve vendere e lucrare succosissime provvigioni dai FIP. I fondi pensione? No, per un pf fanno schifo, per me che do consigli in modo indipendente invece sono buoni qual' è la differenza? Un oceano di costi sommersi, perchè il promotore non solo non deve lavorare gratis....ma deve diventare ricco!!! Leggetevi il buon libro di beppe scienza e vi sbellicherete dalle risate.....a proposito...sono un ex-promotore fallito...non sono riuscito a vendere i Fip che il mio super fico area manager mi appioppava...ed ora guadagno di piu...a spese dei miei ex colleghi...che goduria.
 
orsoyoghi ha scritto:
...senti, o io sono sfigato e disinformato tanto da dirti che non ho conosciuto UNA PERSONA che può contare su un serio professionista o CI, come viene chiamato...
No tu sei uno di quei clienti che mi piacerebbe avere perchè vuole capirci qualcosa...la realtà che riscontro è che la maggior parte rifiuta anche un minimo sforzo di comprensione...si dedica più tempo a scegliere una pizzeria che un interlocutore per un piano previdenziale che dura 30/40/50 anni!

orsoyoghi ha scritto:
...Un prodotto come RB, rende quanto, al promotore?
500 euro?
1000 euro?...
Non lo so non lavoro per loro...ti assicuro cmq che non c'è tutto questo guadagno a livello di PF...considerando però che il cliente spende di più e che il PF non ci guadagna di più....chi ci guadagna ? :D

orsoyoghi ha scritto:
...Sono contento che esistono persone come te, che difendono una categoria che è bene non generalizzare ed etichettare "non qualificata", ma credimi, sono assai più contento che esiste gente come Voltaire, che apre gli occhi e giudica....
Io sono contento che ci siamo tutti e due, apprezzo molto Voltaire, spesso mi ha dato spunti di riflessioni con le sue critiche feroci.
Solo un idiota non vede gli aspetti negativi dell'attività che svolge.....

buf76 ha scritto:
...Di certo un promotore questo non lo ammettera' mai, perchè deve vendere e lucrare succosissime provvigioni dai FIP. I fondi pensione? No, per un pf fanno schifo, per me che do consigli in modo indipendente invece sono buoni qual' è la differenza? Un oceano di costi sommersi, perchè il promotore non solo non deve lavorare gratis....ma deve diventare ricco!!!...
Esagerato ! :D
La differenza una volta considerata la parcella non è poi tutto stò granché.
Costi sommersi...sono perfettamente dichiarati nelle Note Informative.

buf76 ha scritto:
... Leggetevi il buon libro di beppe scienza e vi sbellicherete dalle risate.....a proposito...sono un ex-promotore fallito...non sono riuscito a vendere i Fip che il mio super fico area manager mi appioppava...ed ora guadagno di piu...a spese dei miei ex colleghi...che goduria.
Beh tirare fuori il Prof. come esempio è un pò esagerato...talmente preso ad auto-promuoversi per le sue consulenze ed i suoi corsi (e questo non sarebbe conflitto di interessi?), non sono a livello suo in quanto a matematica...ma ne so abbastanza per sapere che con un pò di mestiere anche i numeri (o meglio il loro significato) può essere manipolato.
Prof. Scienza ? No, grazie...preferisco le critiche di chi lavora sul campo (es. Voltaire)!
Una differenza sostanziale tra me e il Prof. ? Io non ho bisogno di denigrare nessuno per lavorare...

Per il resto buf76 hai avuto il merito di fare quello che io sto valutando di fare...tu hai la mia simpatia, gli "scienziati" no!

Ciao.
 
pf.fin ha scritto:
Si dedica più tempo a scegliere una pizzeria che un interlocutore per un piano previdenziale che dura 30/40/50 anni!

Troppo comodo dire che i clienti sono tutti scemi: quello che dovrebbe far riflettere è che i clienti trovano più trasparenza nello scegliere una pizzeria che i prodotti finanziari/pensionistici.

Se i clienti hanno una visione indifferenziata dell'offerta, non credo la colpa sia da addebitare a loro stessi quanto alle persone che ogni giorno si impegnano per mischiare le carte in tavola al punto che non si riesca più a distinguere nulla.

Mi sembra ovvio che la strategia di lanciare la monetina per scegliere è buona quanto qualsiasi altra quando l'informazione che arriva al cliente è esclusivamente rumore.
 
Run the Park ha scritto:
...Troppo comodo dire che i clienti sono tutti scemi: quello che dovrebbe far riflettere è che i clienti trovano più trasparenza nello scegliere una pizzeria che i prodotti finanziari/pensionistici...

Non scemi ma pigri....
Non tutti ma precchi...

Ok, concordo che è difficile differenziare le offerte (difficile non è impossibile) allora la soluzione qual'é ?

orsoyoghi è uno di quei clienti che probabilemnte sarà in grado di differenziare meglio l'offerta, non tanto per quello che può aver letto sul forum, ma semplicemente perchè aveva "voglia di capire" !

Ciao
 
pf.fin ha scritto:
Run the Park ha scritto:
...Troppo comodo dire che i clienti sono tutti scemi: quello che dovrebbe far riflettere è che i clienti trovano più trasparenza nello scegliere una pizzeria che i prodotti finanziari/pensionistici...

Non scemi ma pigri....
Non tutti ma precchi...

Ok, concordo che è difficile differenziare le offerte (difficile non è impossibile) allora la soluzione qual'é ?

orsoyoghi è uno di quei clienti che probabilemnte sarà in grado di differenziare meglio l'offerta, non tanto per quello che può aver letto sul forum, ma semplicemente perchè aveva "voglia di capire" !

Ciao

riesco forse a capire, cosa intendi.
Del resto si ha a che fare con tutti i generi di persona............
Ma molte volte, l'essere sbrigativo, è imputabile al solo pf.
Il quale, ha molto credito in Ras, parlo del mio.
E sa benissimo che seguo personalmente i miei investimenti: pensa che fico, se riesco a vendere un fip ad uno che dice di fare il trader, ah ah ah..............
A volte penso: ma sì, è giusto dare fiducia a.............ma poi ti rendi conto che non HA NESSUNA VOGLIA DI FARE CHIAREZZA.........una parte dei miei investimenti, è giusto farla seguire a professionisti del risparmio...


Eccomi qua, a parlare con voi, quando in realtà potevo benissimo parlare con lui............

La cosa che mi ha dato maggiormente fastidio, conoscendomi come parte attiva dei miei investimenti, è il fatto che non HA MINIMAMENTE menzionato il PREVIRAS, che era più adatto a me.

Molto probabilmente, se lo avesse fatto, avrei aderito anche al SINTESI, un altro fondo che mi piaceva, da quanto mi aveva descritto (non prima di essermi letto tutto il prospetto, chiaramente).

Conclusione: non ha venduto e non venderà a me UNA CIPPA!!!!

Ma riconosco che in pochi riescono ad essere smaliziati.
E se ha detto a me, che trattarmi ci voleva pazienza (solo per avergli chiesto il sito di rasbank, per scaricarmi il prospetto), mi immagino la cura che avrà/avranno quando si presenta un dipendente, magari dopo 8/10 ore di lavoro e firma un prospetto del genere.

Senza voler infierire, ci vuole un bel pelo, a fare il Vostro mestiere.
 
pf.fin ha scritto:
Ok, concordo che è difficile differenziare le offerte (difficile non è impossibile) allora la soluzione qual'é ?

In molti settori dell'economia si è vista una certa tendenza alla disintermediazione, i professionisti si usano solo quando realmente aggiungono valore mediante le proprie competenze.

"umiliare" un professionista a fare un lavoro di upselling mi sembra uno spreco di risorse: a che serve farsi un mazzo tanto per dotarsi di skill, quando si può usare del personale junior che propone formule standard se veramente il cliente non ha coinvolgimento nel prodotto e ne sceglie uno giusto per farla finita..?

L'altra sera Monti da Ferrara sosteneva la ricetta del "liberalizzare e togliere privilegi" - forse intendiamo cose diverse, io però toglierei i privilegi alle assicurazioni: ne hanno troppi e gravano tutti sulle spalle dei clienti.

Se è difficile migliorare la consapevolezza del cliente (ma non mi pare si sia tentato di fare molto in questa direzione), almeno diamo un taglio ai costi...
 
pf.fin ha scritto:
-Non passare da un Fip ad un Fpa ma lasciare il Fip ed iniziare un Fpa, altrimenti si perderebbe la convenienza del blocco dei coefficienti.
-Evitare assolutamente i contratti con il pre-conto, ma utilizzare se è il caso) solo quelli con caricamenti "lineari"


Scusa l'equivoco.
Sul passaggio, invece, da un FIP col pre-conto, vale a dire che preleva immediatamente gran parte dei costi del piano (quasi tutti, soprattutto quelli più venduti), ad altro prodotto ci sono le nuove norme Isvap in vigore in attesa delle norme del 2008.

A tal proposito credo sia opportuno preparare un articolo che riassuma tutti i concetti espressi in questa discussione piena di dati concreti e di cui mi complimento con tutti i partecipanti.
 
giuseppe.d'orta ha scritto:
pf.fin ha scritto:
-Non passare da un Fip ad un Fpa ma lasciare il Fip ed iniziare un Fpa, altrimenti si perderebbe la convenienza del blocco dei coefficienti.
-Evitare assolutamente i contratti con il pre-conto, ma utilizzare se è il caso) solo quelli con caricamenti "lineari"


Scusa l'equivoco.
Sul passaggio, invece, da un FIP col pre-conto, vale a dire che preleva immediatamente gran parte dei costi del piano (quasi tutti, soprattutto quelli più venduti), ad altro prodotto ci sono le nuove norme Isvap in vigore in attesa delle norme del 2008.

A tal proposito credo sia opportuno preparare un articolo che riassuma tutti i concetti espressi in questa discussione piena di dati concreti e di cui mi complimento con tutti i partecipanti.

fa sempre piacere ricevere complimenti da te.
Segnalo che mercoledì, vedrò il promotore e ne parlerò ancora.
Se ho degli approfondimenti, avrò cura di comunicarveli.
 
oggi sono andato dal promotore.
Il quale mi ha fatto vedere "tutto" quello che riguarda il FIP in questione.

Cominciamo dai caricamenti:

su un piano pensionistico, relativo alla mia età, in virtù dell'entrata in azione del BONUS, che è previsto in questo fondo, decurtato del premio morte, si attesterebbero nel 2,4% circa di fine piano, con un investimento ipotizzato di 5000 euro anno.
Costi, che si abbatterebbero notevolmente, per un 30enne allo 0,32%.

Il blocco dei coefficienti fino al 2010, da quanto ho capito (e lo dico per Voltaire, ma anche per Parcefal), non è da sottovalutare, visto che è in previsione un peggioramento degli stessi di circa il 20% letto da Plus sole24ore).

In definitiva mi sono questa idea:
usufruendo di questo vantaggio (blocco coefficienti), se si volesse aderire a questo fondo, converrebbe "spingere" nei versamenti i primi 5 anni (fino al 2010) per poi "allentare" e vedere come vanno le cose, negli anni futuri, in virtù della "flessibilità" nel versamento dei premi.

Ho chiesto anche un altro aspetto:
nel caso volessi versare di più del deducibile, se questo di più è "libero", cioè esigibile in qualsiasi momento al prezzo della quota di mercato (in pratica se funziona come un normale investimento "svincolato").
Ha detto che mi fa sapere.

Certo è, che la rendita che si ottiene, non è esaltante, se non fosse per il deferimento d'imposta.
Chiaramente, sulla parte svincolata, cioè non deducibile, la rendita è maggiore.

Scegliendo la formula "libero", ho la possibilità di due swicht gratuiti l'anno, comunque uno swicht, non ha costi spaventosi (25 euro anno).

Il PREVIRAS non costa praticamente nulla, Voltaire, è vero, ma è in balia del cambio coefficienti, che può risultare altamente penalizzante, rispetto all'RB (e qui vorrei sentire la tua opinione).

La mia idea è che di fatto un ricarico del 2,4% non è moltissimo.
I costi di gestione dell'1,5% accettabili........

Quello che emerge dal piano è che, dopo il ricarico pesante dei primi 5000 euro (circa il 27%), nel secondo anno, si andrebbe ad investire, nel mio caso il 102,4% dell'importo e via via a scendere a 100, fino al 10 anno.
All'ultima quota, investire 96,5% del premio versato, con una media, come ho detto del 2,4% di ricarico.
Il vantaggio che ho pensato,sta appunto che, ritendo favorevoli le condizioni di mercato, fino al 2010, dove il ricarico del premio, è addirittura in mio favore e dove ho fermi i coefficienti di età, potrei pensare di "sbilanciare" i versamenti, per poi ridurli, negli anni di maggior ricarico.

Spero di essermi riuscito a spiegare.

Gli ho detto che non ho fretta e ci penserò bene, anche se perdo di fatto un anno (il 2005) di blocco coefficienti (non mi sembra poi una grossissima perdita, davanti ad una decisione che richiede grande attenzione).

Quello che mi alletterebbe, è il fatto di poter versare un capitale non deducibile e poterlo eventualmente ritirare, senza penali, ma eventualmente rivalutato (se le quote vanno bene) o decidere di farlo partecipare in parte o tutto, alla costituzione della rendita.
Cioè di ottenere un duplice potenziale vantaggio, che in normale fondo non ho:
o farlo diventare rendita o capitale rivalutato.
Mi sembra un po' strano poterlo fare, anche lui, a questa domanda, si è preso tempo.

Ma tentar non nuoce.
Scusate se sono stato contorto, ma è la prima volta che impatto in questi strumenti.
 

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