Francesco Caruso (1 Viewer)

Cyclometria

Nuovo forumer
Nel mio blog http://www.cyclometria.it faccio analisi ciclica attraverso l'output di un algoritmo da me creato, Cycle Forecast, che ha l'ambizione di analizzare una serie storica di dati, di estrapolare la componente ciclo ed uno spazio probabilistico all'interno del quale il prezzo si muove e fornire una proiezione media di questi elementi nel futuro. Ho sottolineato la parola media perché questo è il limite naturale di questo approccio di natura statistica e matematica. La mia formazione "modellistica" viene dalle scienze naturali, la meteorologia, ed anche in quel campo ove prevale l'approccio deterministico nella modellazione fisico-matematica si è consapevoli del limite di questo approccio (per vari motivi che non sto ad elencare nel dettaglio, quali errore di misura, legge del caos, ecc...) e pertanto si costruiscono modelli probabilistici tipo questo:

[Analisys] - Come leggere un modello ENS o ENSemble - o spaghetti - Forum Associazione Bernacca

che forniscono un'idea generale del comportamento futuro di determinati parametri. A mio avviso questo è l'approccio corretto quando si costruiscono modelli della realtà fisica.

Lorenzo Smeraldi.
 

Mercuzio

ex Drenaggio
visto che Drenaggio mi cita, dare una mia risposta

Non è forse un caso la citazione quantistica in quanto è proprio a quella unica possibilità che proprio Searle (se non erro) si appella per salvare la libertà di scelta, ovvero a quella componente aleatoria che potrebbe intervenire nella struttura neurobiologica. Struttura neurobiologica a cui dobbiamo ricondurre tutti i nostri processi mentali se vogliamo rimanere al di fuori da ragionamenti metafisici che possono approdare in ogni porto.

Esista o meno il libero arbitrio come tale, e d'altronde abbiamo almeno la necessità psicologica di sentirci liberi, se questo fosse un limite così invalicabile ad una indagine scientifica efficace, come mi sembra di capire che la mette giù Drenaggio, non avremmo scienze umane, cognitive, sociali, ecc.che una storia di risultati dignitosi pure ce l'hanno.

Perciò questi due argomenti portati da Drenaggio non mi sembrano porre un reale limite alla possibilità di sviluppare scientificamente una previsione (ragionevolmente limitata)

Ringrazio Gipa (interessanti i link, grazie) e Franzo per gli apprezzamenti
ciao a tutti


Il problema qui non è teorico, in teoria infatti potrei anche essere daccordo con te....

Il problema è la realtà fattuale....quando cioè il libero arbitrio si esprime con ogni genere di atto empio teso ad "ingannare", "raggirare", "vincere ad ogni costo"....

Comportamenti contro i quali anche il metodo scientifico può ben poco, in questi casi manca tutto, mancano i dati in ingresso, manca la cognizione di "scopo", manca la percezione dell'avversario che si ha davanti...

Questo scenario applicato alla borsa rende evidente la limitatezza dei mezzi a disposizione di chi volesse condurvi indagini previsionali...
Un conto infatti è farle pensando di trovarsi di fronte una "categoria" umana nota, "gli speculatori" e sulla quale magari potremmo formulare delle ipotesi...
Un'altro invece è se alcuni dei partecipanti al mercato speculano avendo già le risposte in tasca.....ed in questo caso nemmeno si potrebbe dire che "speculano" poichè quel termine significa un'altra cosa, dovremmo dire che "truffano"....

Ecco, adesso dimmi se pensi sia realizzabile un sistema che possa prescindere da questo....
Il metodo scientifico ha un limite, e cioè che bisogna essere in grado almeno di poter "ipotizzare" l'oggetto d'indagine, ma senza dati come si fà...?

saluti
Emanuele
 

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