Fiat (F) FUORI DA FIAT ASSOLUTAMENTE!! (1 Viewer)

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zunino 6 grande!
«La riorganizzazione - spiega un hedger che segue con attenzione il gruppo - avverrà un minuto prima della soluzione dei problemi Fiat. Altrimenti, nel caso che il titolo Fiat risalga sopra quota 7 euro i costi dell’operazione lieviteranno assai. Basterà guardare l’andamento dell’Ifi in Borsa». Il ragionamento è il seguente: Gianluigi Gabetti, presidente di Ifi e Ifil, ha tutto l’interesse a ritirare le Ifi privilegio e assorbirle nella Sapaz Exor (in questo modo controllata al 100%). A quel punto l’accomandita avrebbe in corpo il 60% abbondante di Ifil. Sarebbe possibile, a quel punto, sciogliere Sapaz, coinvolgere in un patto di sindacato il 30-35% delle azioni di controllo dell’Ifil e consentire ai familiari di liquidare parte dei pacchetti posseduti. «In termini borsistici - conclude il nostro finanziere - la strategia è semplice: concentrarsi, per ora, su Ifi privilegio. Lo strappo all’insù del titolo sarà il segnale che, da metà gennaio in poi, la soluzione per Fiat sarà davvero imminente. E per l’investitore sarà conveniente spostarsi da Ifi priv. al titolo del Lingotto». Oggi è solo un piano. (da: borsaefinanza)
 

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zunino 6 grande!
Roma, 16 dic - ''L'80% del valore di un auto e'
rappresentato da acquisti (materie prime e componenti) e
motori e Fiat da questo punto di vista ha fornito tecnologia
preziosa ad Opel-Gm ad esempio con il motore Multijet'',
spiega Gaetan Toulemonde, analista di Deutsche Bank. Da
questo punto di vista, Fiat e' probabilmente consapevole di
aver messo molto nelle jv molto piu' di Gm.
Non a caso nella recente intervista al New York Times,
Sergio Marchionne, ad del gruppo Fiat, aveva legato
indissolubilmente il riconoscimento del valore giuridico ed
economico del put al destino dell'alleanza industriale
chiedendo maggiore liberta' strategica per Fiat.
Una rottura dell'alleanza industriale, ''determinerebbe
per i due partner la ricerca di nuovi alleati e prima che un
alleanza su piattaforme di produzione e gestione degli
acquisti sia pienamente operativa possono passare anche 2 o 3
anni'', spiega Toulemonde.
Ma da questo punto di vista Fiat sembra avere un certo
potere negoziale. Il recente accordo tra Gm e DaimlerChrysler
per lo sviluppo di motori ibridi e' al momento solo scritto
su una lettera di intenti, mentre le auto Opel senza i
motori della tecnologia Fiat, rischiano, in caso di rottura
dell'alleanza, di rimanere appese alla catene di montaggio.
 

scarpia

defcon3
ratio ifi p. / ifil ord.

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zunino 6 grande!
Arbitraggista ha scritto:
Ciao Pabletto anche da parte mia...!!! Auguri di Buon Natale a tutti...!!! :smile:

anche a te .. :-D

grazie scarpia..


le ultime..trovate di la..
FIAT: si avvia la mediazione sulla PUT con GM
Wagoner e Marchionne, CEO rispettivamente di General Motors e Fiat, hanno dato inizio al periodo di mediazione per trovare un accordo sul valore della Put che il Gruppo Fiat può esercitare a partire dal 2005 contro GM per la vendita del 90% circa di Fiat Auto.

Come da noi dichiarato nei mesi scorsi, GM non ha nessuna intenzione di immettere capitali freschi in Fiat Auto. Riteniamo infatti che le due controparti cercheranno di trovare un accordo per monetizzare la Put, in cambio della sua annullazione. Da questa rottura potrebbero anche venire interrotte le due JV per il Purchasing e per il Powertrain (motori e trasmissioni).

GM infatti si sta tutelando a riguardo, cercando fornitori di motori diesel, dal momento che attualmente utilizza la tecnologia Multijet, che è di proprietà Fiat, e rimarrà tale. La società ci ha confermato che GM non beneficerà dell’utilizzo di questi brevetti qualora venisse interrotta la JV.

Dal momento che a nessuna delle due società conviene affidarsi ai giudizi legali per l’esercizio della Put, riteniamo che sarà trovato un accordo per compensare adeguatamente Fiat. L’azienda italiana a quel punto sarà libera di ricercare nuove alleanze con altre società automotive, dal momento che non riteniamo che Fiat possa rimanere una entità stand alone nel panorama di mercato attuale.

La società Torinese ha inoltre dichiarato, in seguito alla ricerca di arbitrati di EDF sulle Put & Call relative a Fiat Energia, che la possibilità di vendere la propria partecipazione del 24.5% in Italenergia Bis rimane inalterata al valore minimo di € 1,147 m.

Fiat inoltre, girerà per intero l’ammontare a Citigroup, per estinguere un prestito di pari ammontare. Se EDF decidesse di intraprendere vie legali, Fiat girerà eventualmente la partecipazione in Italenergia Bis ed eventualmente sarà compito di Citigroup di riuscire ad ottenere il pagamento dalla società francese. Confermiamo la nostra raccomandazione di HOLD sul Gruppo Fiat con target price di € 7.1.
 

inth€m

zunino 6 grande!
Fiat vale solo 5 euro. Anzi no, ne vale 8,5

Le grandi case vanno dal «sell» di Deutsche Bank all’«overweight» di Jp Morgan. Meno elastiche le banche italiane: posizione neutrale e target che varia da 6,2 a 6,5 euro. Con appena il 4,8% di differenza

di Laura Galvagni - 18-12-2004

La valutazione di Fiat mette d’accordo le banche italiane, ma non quelle estere. L’analisi di 12 ricerche messe a punto da altrettanti istituti in seguito alla presentazione dei dati dei primi nove mesi del gruppo mostra una generale discordanza sulla valutazione della società. Si va da Deutsche Bank, che ha fissato un prezzo obiettivo di 5 euro, alla più ottimista Jp Morgan, che ha un target price di 8,5 euro. Rispetto alla valutazione della banca tedesca, che ipotizza un’azione Fiat al valore nominale e nulla più, l’istituto americano ha calcolato un fair value superiore del 70 per cento. Soltanto un altro istituto ha una valutazione così positiva sul Lingotto: è Intermonte, che ha stimato un prezzo obiettivo di 8 euro. Dello stesso avviso era, fino a qualche giorno fa, Rasbank. Proprio in questi giorni la banca d’affari ha però deciso di rivedere al ribasso sia il target price che la raccomandazione buy. È abbastanza curioso notare che la maggior parte degli istituti italiani presi in considerazione abbia una posizione piuttosto simile sul titolo. Mediobanca, Ubm, Banca Leonardo, Imi ed Euromobiliare hanno infatti tutti una raccomandazione neutral sulle azioni del gruppo di Torino. Per quanto riguarda i target price oscillano poi tra un massimo di 6,5 euro (Mediobanca) e un minimo di 6,2 euro (Ubm). Lo scarto è ridotto ad appena il 4,8 per cento. A sparigliare sono insomma le banche estere. Bnp Paribas, coinvolta nel prestito convertendo Fiat da 3 miliardi per una cifra di 150 milioni, ha un giudizio outperform con un prezzo obiettivo di 7,2 euro. Naturalmente, nei giudizi di ciascuna il dito viene puntato contro il settore dell’auto, la principale fonte di perdita del Lingotto. Le attese sul settore non sono in generale positive. La maggior parte degli istituti si chiede se il 2005 sarà davvero l’anno della svolta e di conseguenza accende un faro su quella che sarà la principale proposta della Fiat per il prossimo anno: la nuova Punto. Nei diversi report non era stata ancora presa in considerazione la possibilità che proprio questo comparto potesse finire nelle mani di General Motors, in caso di esercizio dell’opzione di vendita da parte della Fiat.
 

scarpia

defcon3
il sell di deutsche bank però mi preoccupa un pò per una eventuale operatività ribassista. hanno una puntualità disarmante. :-D
 

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zunino 6 grande!
scarpia ha scritto:
il sell di deutsche bank però mi preoccupa un pò per una eventuale operatività ribassista. hanno una puntualità disarmante. :-D
:D
vero..
ma hanno di che preoccuparsi anche loro.. forse hanno qualcosa dentro.. lungo intendo..
 

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