Giustino Caposciutti

:p che belle storie ...
NB per i giovincelli (anzi no, giovani e basta, celli non serve :blee: ): grosso modo 10.000 lire di allora sarebbero 100 € di adesso.

PS all'epoca i quadri si vendevano anche così. Negli anni 70 in Jugoslavia andavo al caffè e ritraevo persone di lontano, senza farmi vedere. Se ne accorgevano, però, e venivano a prendere il foglio in cambio di un cappuccino ... :babbo:
 
1968
Un giorno d'estate me ne stavo tutto tranquillo a dipingere dal vero un paesaggio nel più classico dei modi, con cavalletto, tavolozza, colori, pennelli, tela... in un anfratto del lago di Viverone quando sentii irrompere dietro di me una persona grande, imponente che mi fa: "Cosa stai facendo?"
"Non vedi sto dipingendo"
E lui:"Non si fa così!"
"E come si fa?"
"Vieni con me che ti faccio vedere".
Il tono era così risoluto che non lasciava alcun spazio a dubbi o repliche.
E così ci avviammo lui nella sua grande auto ed io con la mia piccola 500 fino alla parte opposta del lago dove c'era una spiaggetta e un pò di gente a prendere il sole.
Lì lui prese la mia tela con il paesaggio appena abbozzato e spremendo direttamente il colore dai tubetti a olio in un paio di minuti, non di più, contornando le forme, dando qualche colpo qua e là trasformò completamente il quadro da restarne a bocca aperta.
Una volta finito lo lanciò nell'acqua del lago dicendo che così lo avrebbe battezzato, dopo di che lo recuperò, una persona si avvicinò e lo acquistò per 10.000 £.
Da quel giorno facemmo coppia fissa diverse volte, io iniziavo il quadro, lui lo finiva e poi lo vendeva perchè nella zona era piuttosto conosciuto ed amato per il suo fare estroso e per la sua generosità.

Era un gran nuotatore e aveva salvato diverse persone che stavano per annegare.
Quando c'era da recuperare qualche corpo in fondo al lago si rivolgevano a lui.
Diceva di aver lavorato come domatore e trapezista nel circo Orfei.

Con i soldi compravamo tele e colori, andavamo al ristorante e nei night.
Mi è rimasto solo un quadro fatto insieme. Ha tanti difetti ma per me rimane prezioso perchè lui oltre che amico è stato il mio primo vero insegnante. Il suo nome Teresio Bonardo di Borgo d'Ale.

Bonardo/Caposciutti-1968 olio su tela cm.60x50
Vedi l'allegato 538812
Nel '68 avevi 22 anni. Io a quell'età lavoravo già in banca :wall:
C'è da dire che la situazione familiare era tale per cui i dindini servivano...
 
Nel '68 avevi 22 anni. Io a quell'età lavoravo già in banca :wall:
C'è da dire che la situazione familiare era tale per cui i dindini servivano...

Non mi dire che sei più vecchio di me che non ci credo!

Per non annoiare ho saltato tante cose. Per esempio che fin da bambini a 5/6 anni si lavorava già.
Si aiutavano i genitori nei loro lavori. In campagna si partecipava alla mietitura, alla vendemmia a curare gli animali...

I giochi ce li costruivamo da soli. Non avevamo un pallone ed io e mio fratello ne facevamo uno con gli stracci legati. Bisognava però stare attenti a non calciarlo troppo forte perchè si sfasciava subito.
 
:p che belle storie ...
NB per i giovincelli (anzi no, giovani e basta, celli non serve :blee: ): grosso modo 10.000 lire di allora sarebbero 100 € di adesso.

PS all'epoca i quadri si vendevano anche così. Negli anni 70 in Jugoslavia andavo al caffè e ritraevo persone di lontano, senza farmi vedere. Se ne accorgevano, però, e venivano a prendere il foglio in cambio di un cappuccino ... :babbo:

Erano anni che la gente se gli piaceva un quadro non si faceva tante domande,
se aveva i soldi lo comprava e basta.
Mi è capitato di rivedere miei quadri dopo tanti anni a casa di persone che, appunto me li avevano presi per 10.000 lire (quella era la mia quotazione!) e ne vanno ancora orgogliosi.
 
Non mi dire che sei più vecchio di me che non ci credo!

Per non annoiare ho saltato tante cose. Per esempio che fin da bambini a 5/6 anni si lavorava già.
Si aiutavano i genitori nei loro lavori. In campagna si partecipava alla mietitura, alla vendemmia a curare gli animali...

I giochi ce li costruivamo da soli. Non avevamo un pallone ed io e mio fratello ne facevamo uno con gli stracci legati. Bisognava però stare attenti a non calciarlo troppo forte perchè si sfasciava subito.
No, io sono del '56 come Miguel Bosé...
Ventidue anni li avevo nel '78, l'anno di Moro.
 
1969 ...
Oltre che fare i quadri insieme a Bonardo "mi misi in proprio" utilizzando il suo stile
e riscuotendo un immediato successo.

All'inizio del 1969 fui invitato a partecipare con 3 quadri ad una mostra collettiva di giovani presso il Palazzo della Regione ad Aosta. Fu la mia prima mostra.
In seguito partecipai al Premio "La pesca d'oro" a Borgo d'Ale classificandomi fra i primi e ad un concorso successivo, ottenni il terzo premio.

Nel 1970 durante l'estate mi trasferii a Miramare di Rimini e lì grazie all'ospitalità romagnola venni accolto a braccia aperte, presso il Bagno 94.
Dipingevo per terra fra un nugolo di persone, in modo veloce. Quadri 50x70 fatti in meno di 10 minuti. Alla fine li "battezzavo" gettandoli in mare, la gente rimaneva colpita e li acquistava, sempre a 10.000 £.

Mi rimane un solo quadro, questo:

Pesci. cm. 50x60 - olio su tela - firmato in alto a sin. "8 e 20"
1-70-50x70.JPG


Teresio Bonardo a volte mi parlava della sua permanenza a Roma e a ripensarci mi viene in mente che probabilmente, per la velocità di esecuzione, l'uso del colore puro e l'utilizzo diretto del tubetto per contornare e definire le forme, doveva aver conosciuto Schifano.

Qui c'è un mio quadro del 1971 dove le affinità con Schifano sono molto evidenti.

Natura morta - cm. 60x100 - olio su tela - dipinto a Venezia in piazza San Marco
1-71-60x100.JPG
 
Ultima modifica:
:p che belle storie ...
NB per i giovincelli (anzi no, giovani e basta, celli non serve :blee: ): grosso modo 10.000 lire di allora sarebbero 100 € di adesso.

PS all'epoca i quadri si vendevano anche così. Negli anni 70 in Jugoslavia andavo al caffè e ritraevo persone di lontano, senza farmi vedere. Se ne accorgevano, però, e venivano a prendere il foglio in cambio di un cappuccino ... :babbo:
Nella Jugoslavia comunista? E non ti portavano direttamente in cella?
 
1970...
Quel tipo di pittura veloce, espressionistica la praticai con grande foga fino al 1972 soprattutto durante l'estate sulle spiagge.

Contemporaneamente mi ero appassionato alla storia dell'arte e soprattutto a scoprire ciò che succedeva nel contemporaneo che facevo attraverso le visite alle mostre e con le riviste d'arte: Flash Art, NAC, Arte e società, Art Forum...

Fu così che cominciai a fare opere vicine all'arte povera già dal 1969 e nel 70 vicine al Nouveau réalisme come per esempio questa sotto fatta assemblando in modo casuale dei rifiuti.
Per dare valore all'opera in mezzo ci incollai francobolli e soldi veri validi all'epoca. Monete ma anche 500 £. di carta.

Cerchiamo fra i rifiuti - 1970 - tecnica mista su tavola - cm. 70x100
1-IMGP9370.JPG
 
Giustino mi colpisce molto questa tua opera "cerchiamo fra i rifiuti".
Molti miei amici, più grandi di me, mi raccontava che a un certo punto, nei primi anni settanta, avvenne una fuga dalla politica e l'inizio dell'interesse per le tematiche ambientaliste. In qualche modo ti riguarda questo percorso?
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto