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Mercati asiatici : Violento terremoto devasta la Cina
Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 : Topix (Tokyo) +0.69% Nikkei 225 (notizie) +0.64% Hang Seng (notizie) +0.01% China Csi 300 -1.95% Shanghai A Share -2.58% Shanghai B Share -2.24% Shenzhen A Share -1.30% Shenzhen B Share -2.43% Taiwan Taiex +1.35% Non c'è pace per il continente asiatico. Dopo la tragedia birmana ieri un terremoto di 7.6 gradi Richter, il peggiore degli ultimi 58 anni, ha devastato una vasta regione della Cina sud occidentale, causando secondo un bilancio provvisorio del governo circa 10.000 morti. Le vittime sono destinate ad aumentare man mano che i soccorritori si avvicinano all'epicentro del sisma, la provincia del Sichuan, una zona montagnosa al confine con il Tibet che e' tuttora isolata. Il premier cinese Wen Jiabao ha affermato che "la situazione è più grave di quanto in precedenza stimato" e che Wenchuan, la località individuata come epicentro del terremoto che ha colpito ieri la Cina occidentale, sarà raggiunta dai soccorsi entro il mezzogiorno di oggi. Le autorità si sono affrettate ad assicurare che la gigantesca diga delle Tre Gole, che si trova lungo il corso dello Yangtze, il fiume che taglia in due il paese scorrendo in una serie di regioni tra cui il Sichuan, non ha subito danni. Cinque centrali elettriche sono state chiuse e due grossi impianti chimici nella zona di Shifang sono andati distrutti, seppellendo centinaia di operai e liberando nell'ambiente tonnellate di sostanze tossiche. Potenti scosse di assestamento sono state avvertite questa mattina a Chengdu, capitale della regione del Sichuan. La rapida risposta del governo non ha evitato il propagarsi di voci allarmistiche secondo le quali era previsto un nuovo terremoto per la notte, terremoto che avrebbe colpito pesantemente anche Pechino. La smentita e' arrivata quando già era iniziata in alcune città la corsa all' accaparramento dei beni di prima necessità. Il nervosismo ha colpito anche le borse di Shanghai e Shenzhen che hanno visto sospendere dalle negoziazioni oltre 60 titoli e che dopo una apertura negativa di oltre il 3% hanno provato a recuperare. Fortemente penalizzati dalle vendite i titoli Petrochina che ha oltre il 40% dei depositi di gas nella regione colpita, China Vanke e China Merchants Bank a causa del nuovo rialzo delle riserve obbligatorie al 16.5%, i titoli delle società del settore trasporti che hanno subito ingenti danni e gli assicurativi. Roberto Malnati
Per ulteriori informazioni visita il sito di Finanza.com
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Variazione degli indici rilevata alle ore 5:30 : Topix (Tokyo) +0.69% Nikkei 225 (notizie) +0.64% Hang Seng (notizie) +0.01% China Csi 300 -1.95% Shanghai A Share -2.58% Shanghai B Share -2.24% Shenzhen A Share -1.30% Shenzhen B Share -2.43% Taiwan Taiex +1.35% Non c'è pace per il continente asiatico. Dopo la tragedia birmana ieri un terremoto di 7.6 gradi Richter, il peggiore degli ultimi 58 anni, ha devastato una vasta regione della Cina sud occidentale, causando secondo un bilancio provvisorio del governo circa 10.000 morti. Le vittime sono destinate ad aumentare man mano che i soccorritori si avvicinano all'epicentro del sisma, la provincia del Sichuan, una zona montagnosa al confine con il Tibet che e' tuttora isolata. Il premier cinese Wen Jiabao ha affermato che "la situazione è più grave di quanto in precedenza stimato" e che Wenchuan, la località individuata come epicentro del terremoto che ha colpito ieri la Cina occidentale, sarà raggiunta dai soccorsi entro il mezzogiorno di oggi. Le autorità si sono affrettate ad assicurare che la gigantesca diga delle Tre Gole, che si trova lungo il corso dello Yangtze, il fiume che taglia in due il paese scorrendo in una serie di regioni tra cui il Sichuan, non ha subito danni. Cinque centrali elettriche sono state chiuse e due grossi impianti chimici nella zona di Shifang sono andati distrutti, seppellendo centinaia di operai e liberando nell'ambiente tonnellate di sostanze tossiche. Potenti scosse di assestamento sono state avvertite questa mattina a Chengdu, capitale della regione del Sichuan. La rapida risposta del governo non ha evitato il propagarsi di voci allarmistiche secondo le quali era previsto un nuovo terremoto per la notte, terremoto che avrebbe colpito pesantemente anche Pechino. La smentita e' arrivata quando già era iniziata in alcune città la corsa all' accaparramento dei beni di prima necessità. Il nervosismo ha colpito anche le borse di Shanghai e Shenzhen che hanno visto sospendere dalle negoziazioni oltre 60 titoli e che dopo una apertura negativa di oltre il 3% hanno provato a recuperare. Fortemente penalizzati dalle vendite i titoli Petrochina che ha oltre il 40% dei depositi di gas nella regione colpita, China Vanke e China Merchants Bank a causa del nuovo rialzo delle riserve obbligatorie al 16.5%, i titoli delle società del settore trasporti che hanno subito ingenti danni e gli assicurativi. Roberto Malnati
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