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ricadute nelle mani dei ribassisti. Gli indici del Vecchio Continente sono riusciti a limitare i danni nel finale, contenendo in parte le perdite, senza evitare però di mandare in fumo quasi 150 miliardi di euro. scenario Piazza Affari, dove è proseguita la caccia a nuovi minimi dell'anno, visto che l'S&P/Mib è arrivato a segnare un bottom mai visto fino ad ora da inizio 2008 a 28.516 punti. Un livello dal quale è partita una prima reazione nel finale, con una chiusura a 28.786 punti, in flessione dell'1,94%.
Resta molto alto il rischio di nuove flessioni nelle prossime ore, considerata anche l'estrema vulnerabilità del mercato, ma c'è da notare che proprio oggi l'indice ha raggiunto un livello importante, quale quello dei 28.500 punti. Se quest'area verrà mantenuta nel breve, si potrà sperare ancora in una reazione, anche se il sentiero della risalita appare impervio e non privo di ostacoli. Secondo il gestore Davide Manenti, molto dipenderà dall'evoluzione dei prezzi del petrolio, perché in caso di storno degli stessi, allora il mercato potrà gettare le basi per avviare un recupero dai livelli attuali. In questo caso il primo obiettivo sarebbe l'area dei 31.000/31.500 punti, ma difficilmente si dovrebbe andare oltre i 32.000. A questo rimbalzo infatti dovrebbe fare seguito una nuova ondata di vendite che potrebbe spingere le quotazioni su livelli più bassi di quelli attuali. Se al contrario l'S&P/Mib non riuscirà ad imbastire da subito una ripresa, allora si potrebbe scendere anche fino all'area dei 28.000, con un downside potenziale di circa il 3% dal close odierno.
Molto dipenderà ovviamente dalla conclusione della piazza azionaria americana di quest'oggi, segnalando che intanto i tre indici principali, dopo essere arrivati a perdere oltre un punto, stanno dando viva ad un recupero che ha permesso di dimezzare e oltre la flessione.
Non è da escludere quindi un rimbalzo di Piazza Affari già nell'immediato, senza dimenticare tuttavia che resta elevato il rischio di ulteriori scivoloni.
Anche la prossima giornata offrirà alcuni spunti interessanti sul fronte macroeconomico a stelle e strisce, a partire da un importante aggiornamento sul mercato del lavoro. Sarà diffusa infatti la stima ADP (Parigi: FR0010340141 - notizie) sui nuovi posti di lavoro nel settore privato, che in riferimento al mese di giugno dovrebbe mostrare un saldo in rosso di 20mila unità, rispetto alla crescita di 40mila unità registrata a maggio.
Per gli ordini all'industria di maggio è attesa una variazione positiva dello 0,6%, in frenata rispetto alla crescita dell'1,1% precedente. Da segnalare che in agenda c'à anche il report sulle scorte strategiche di petrolio che sarà diffuso dal Dipartimento dell'energia statunitense, in attesa del quale le quotazioni stanno ripiegando in area 140 dollari al barile. In virtù di quest'ultimo appuntamento, a Piazza Affari saranno da seguire i titoli del settore energy, che potrebbero risentire di eventuali movimento, al rialzo o al ribasso, dei prezzi dell'oro nero.
Tra le blue chips da seguire con attenzione Fiat (Milano: F.MI - notizie) , per valutare quale sarà la reazione del mercati dopo i dati sulle immatricolazioni di giugno. A fronte di una flessione del mercato del 19,5%, il gruppo torinese ha riportato un calo del 16,5%, segnalando che la market share si è attestata al 32,68%, rispetto al 31,4% conquistato nello stesso mese del 2007.
Nel settore bancario da monitorare in particolare Banco Popolare (Milano: BP.MI - notizie) e Banca Popolare di Milano (Milano: PMI.MI - notizie) dopo l'accordo raggiunto per la cessione alla seconda del 56,99% di Banca Popolare di Mantova, posseduto dalla prima, ad un prezzo di 32,49 milioni di euro.