ballo con snoopy
E si conclude un'altra settimana nera a Piazza Affari dove l'indice S&P/Mib ha ceduto nelle ultime cinque sedute il 3,03%, fermandosi si nuovi minimi dell'anno a 27.676 punti. In apertura di ottava l'indice ha cercato da subito di lasciarsi alle spalle la soglia dei 28.500 punti, tentando un allungo in direzione dei 29.000. Un tentativo miseramente fallito il giorno successivo, con una discesa in area 28.100 da cui però è partita una reazione che ha visto l'S&P/Mib impegnato nelle sedute di mercoledì e giovedì a riportarsi al di sopra dei 28.800. I ribassisti però sono tornati prontamente in pista. Con un duro attacco che ha spinto le quotazioni oltre 1.000 punti più in basso a 27.676 punti.
La settimana appena conclusa non ha fatto altro che confermare l'estrema fragilità di Piazza Affari che rimane inserita in una tendenza pesantemente ribassista. Il mercato è assolutamente incapace in questo momento di dare vita ad un rimbalzo credibile, visto che qualsiasi tentativo in questa direzione, almeno fino ad ora, ha prodotto risultati effimeri della durata di appena qualche ora.
Da più parti tuttavia ci si attende una reazione del mercato che secondo alcuni non dovrebbe tardare ad arrivare, anche se si tratterà di un semplice rimbalzo che non darà vita ad un'inversione di tendenza. Ad avanzare questa ipotesi è tra gli altri Dario Daolio, il quale ritiene che dai livelli attuali si possa assistere ad una fase di recupero. L'esperto però mette in guardia dal rischio elevato di una sforatura dei precedenti minimi, che di fatto si è concretizzata proprio nella seduta odierna, senza escludere anche una bear trap.
Nelle prossime settimane si potrebbe avere un rimbalzo compreso tra il 5% e l'8% e se tali previsioni saranno corrette, allora l'indice potrebbe muoversi tra i 28.000 e i 31.500 nei mesi di luglio e agosto.
Per Carlo Corradin, proprio i livelli raggiunti in chiusura di settimana, ossia l'area dei 27.600/27.700 punti, rappresentano la vera soglia da monitorare ora, dopo la violazione dei 28.000 punti che di fatto rappresenta una soglia psicologica.
Se si dovesse ripartire da qui, sarà cruciale un ritorno al di sopra dei 28.500, per avere un segnale che consenta di pensare ad un ritorno verso i 29.200/29.300 punti.
C'è anche però chi pensa ad una prosecuzione della discesa dopo la perdita di alcuni livelli importanti, ed è il caso di Davide
Biocchi, secondo cui l'abbandono dei 28.500/28.700, dovrebbe aprire le porte ora ad una flessione in direzione dei 26.150. Quest'ultimo rappresenta la base del movimento laterale che si è sviluppato tra fine 2003 e fine 2004, e tra i 26.150 e i 28.500/28.700, l'indice S&P/Mib dovrebbe trovare una fascia di prezzo ideale per cercare di dare vita ad una reazione.
Anche per Robert Baron ci sono ancora margini di discesa a Piazza Affari e dopo la violazione di area 28.000, vengono individuati due possibili target al ribasso: uno a 27.400/27.000 e l'altro a 26.200/26.000.
Non è da escludere che le quotazioni si fermino anche prima, ma lo scenario non è destinato a cambiare di molto almeno fino a quando non si avrà un riattraversamento e un consolidamento al di sopra dei 29.375 punti. Oltre questa soglia si potrà pensare per l'S&P/Mib ad un ulteriore allungo in direzione dei 30.400/30.700, tenendo presente in ogni caso che un eventuale rimbalzo sarebbe destinato ad essere seguito da nuove vendite. Come si può facilmente notare, anche tra gli addetti ai lavori non c'è una visione univoca su quella che potrà essere l'evoluzione del mercato nelle prossime sedute. Da una parte si scommette su un rimbalzo già dai livelli attuali, dall'altra non si esclude l'ipotesi di una prosecuzione della flessione verso aree di supporto collocate più in basso, da cui verosimilmente si potrebbe cercare di costruire una reazione più convinta che apra le porte ad un riequilibrio dei valori.
Non mancano gli eccessi sul mercato, a partire dall'ipervenduto che ormai si riscontra sugli oscillatori, e che lasciano sperare in un rimbalzo, così come suggerito anche dalla letture del call/put ratio.
E' anche vero però che è sempre molto difficile poter indovinare il momento esatto in cui potrà materializzarsi un rimbalzo specie in una fase simile a quella attuale in cui la tendenza è chiaramente ribassista e qualsiasi movimento in direzione opposta sarà da leggere almeno nelle battute iniziali come un recupero puramente tecnico.
Di fronte a questa incertezza, non si può fare mistero del fatto che l'indice S&P/Mib sia ancora a rischio di ulteriori flessioni. In vista di ciò, per quanti avessero seguito il suggerimento che continuiamo a dare ormai da diverse settimane, consigliamo ancora di rimanere alla finestra. E' troppo pericoloso in questo momento cercare di anticipare il mercato, sperando in un rimbalzo che almeno per ora tarda ad arrivare e potrebbe far attendere ancora.