qualcuno magari pensa che me le inventi
interferone:
In effetti, nonostante il numero consistente di studi clinici e di pubblicazioni scientifiche divulgate negli anni, fra gli oncologi non si è ancora raggiunto un parere condiviso sull’efficacia dell’interferone per questo tipo di tumore. Molti, però, anche in Italia, lo prescrivono. L’alternativa, dopo la chirurgia, sarebbe limitarsi ai soli controlli periodici e diversi medici preferiscono l’interferone come opzione per ridurre il rischio di una recidiva. Gli specialisti che invece si dichiarano perplessi sostengono che l’efficacia di questo farmaco è stata dimostrata solo in pochissimi casi (si è registrato un allungamento del periodo libero da malattia o della sopravvivenza solo in circa il 3 per cento dei pazienti) e che si tratta di una terapia con una tossicità elevata, per cui è importante valutare bene quali siano i possibili benefici per i malati, e se questi benefici siano rilevanti o meno.
ancora.....
Anche lo studio più recente, condotto su seimila pazienti e presentato all’Asco nel 2007 (il convegno dell’American Society of Clinical Oncology, uno dei più importanti appuntamenti del settore, ndr) ha dimostrato un aumento della sopravvivenza in una percentuale di casi compresa fra l’1 e il 5 per cento. Un beneficio che può avere un valore puramente matematico, ma che, tradotto in quantità reali di persone e di probabilità di allungare la sopravvivenza o il periodo libero da malattia, a mio parere non giustifica un trattamento con una tossicità così consistente».
GLI EFFETTI COLLATERALI – L’interferone, infatti, può causare febbre, senso di nausea, forte affaticamento, mielodepressione (diminuzione di globuli bianchi e rossi), disfunzioni epatiche, depressione, anche a livelli importanti, tali spesso da compromettere la qualità di vita dei pazienti.
................. «recenti studi americani ed europei (condotti anche dall’European Organisation for Research and Treatment of Cancer, ndr) paiono indicare un’efficacia dell’interferone solo sul prolungamento del tempo libero da malattia, e non sulla sopravvivenza. E solo se dato in quantità elevate. Il che comporta una tossicità così pesante per i pazienti da sconsigliarne l’uso nella stragrande maggioranza dei casi».
oggi, marzo 2017....e' ancora nei protocolli del melanoma