Robert Shmadtke
L'estremista
Ciao,
Il ragionamento mi pare fuorviante. Se il reddito è universale lo prendono tutti. Ma serve per sopravvivere. Il mojito lo prende solo quello che oltre al reddito universale incassa il reddito da lavoro. Magari part time. Gli altri vanno al discount. Lavoro non ce ne sarà per tutti. PUNTO. quindi chi non lavora perché non ce n'è o muore, o si ribella, o sopravvive con un reddito che dà la sopravvivenza e basta! Il desiderio del benessere può rimanere il motore per la ricerca di un lavoro.
Ma la stessa progettualità di vita a misura d'uomo è morta e sepolta, uccisa dalla velocità dello sviluppo tecnologico. Se io sono ambizioso studio mi faccio il culo oggi per avere più che un reddito di sopravvivenza, nel giro di 10-15 anni ogni mia conoscenza è inutile perché superata. E quindi sono a spasso! Come sopravvivo? Continuo a formarmi fino a che ho 85 anni? (Età pensionabile nel 2040)
È evidente che questa direzione non può essere sostenuta in alcun modo con un modo di pensiero tradizionale
mi cito io, perdar continuità, ma il tentativo è di rispondere a vari interventi...
questo continuo dire "non capisco" è più che altro sordità. Siete perfettamente convinti che una teoria economica (assai discutibile) sia la verità ultima. Che il mercato si autoregoli, è pura opinione e teoria, nessuna evidenza empirica ce lo dimostra. E se anche fosse non sappiamo COME si autoregola. È come una religione, ed è la religione della UE. Quindi se credete che alla povertà e alla fame seguiranno inventiva nella produzione del bello dell'arte e dell'ingegno (per contendere il mercato alle macchine), invece che guerre civili e sommosse popolari, mi sa che avete studiato poco, o letto troppe utopie. Io preferisco le distopie, che di solito ci prendono.
Il reddito universale non è un ripensamento della società e del modo di vivere degli uomini: se ne sta parlando sempre più perché non è altro che una pezza che il neoliberismo sarà probabilmente costretto a mettere per sopire le rivolte a venire. Il nuovo oppio dei popoli. Non c'è nessuna rivoluzione culturale a fronte del reddito universale pensato dal neoliberismo. Il neoliberismo sta vedendo che il mercato non si autoregola e anzi, si autodistrugge: il trasferimento continuo di ricchezza dai più deboli ai più ricchi, avrà come unico evento sicuro, il fatto che non ci sarà più nessuno a cui vendere le merci e i prodotti (tecnologici)...e se nessuno comprerà prodotti e servizi, non ci sarà più nemmeno bisogno di inventarne di nuovi.
Il discorso pur condivisibile di nicky è tuttavia irreale: il prodotto di qualità sta morendo ORA: chi gli darà nuova vita? Una nuova filosofia delle persone? Chi gliela insegna? Se costruisco un mobile artigianale banale (simile a un prodotto ikea) vengo distrutto dal rapporto qualità prezzo: il valore del mio lavoro per esempio viene piallato (se lo quantifico in una miseria, 20€/h, viene fuori che un mobile ikea banalissimo costa il 90% in meno del mio mobile banalissimo...quindi sono costretto a dare un valore al mobile in sé non per il mio lavoro...e si finisce che non si mangia). Se invece produco un pezzo unico artistico, è la mia arte e il mio ingegno ad essere valutato, non il mio lavoro...ok, ma davvero è pensabile che il 80% della popolazione (stima di chi non lavorerà a rivoluzione tecnologica ultimata...previsione vecchia di 30 anni che ORA sta accadendo a noi) produca oggetti di arte e di ingegno?
il serpente si morde la coda: più c'è disoccupazione, più cresce la povertà. Più c'è povertà più si va al risparmio e non alla spesa (incognita futuro). Più si va al risparmio e più si acquista a basso costo/bassa qualità alimentando il mercato dei prodotti seriali globali e distruggendo il mercato dei prodotti originali nazionali artistici che diventano solo di alta fascia. Chi interrompe questo circolo? L'educazione nuova? Un nuovo umanesimo?Ma va là! Un paio di generazioni in questa direzione e ci avranno azzerati, altro che umanenismo...
La Finlandia:
Per chi teorizza e pontifica a priori che dare un reddito di base rincoglionisce la gente, mi auguro che porti dati per le sue teorie. Da parte mia porto l'unico studio in tal senso che esista. E che dice l'esatto contrario.
Finlandia: interessanti i primi risultati della sperimentazione del reddito di base - BIN Italia
In Finlandia han sperimentato il reddito universale (guardacaso 600 rognosi euri mensili: sopravvivenza): il test serviva a verificare l'utilità del sistema. Mi risulta che tra i beneficiari e il gruppo di controllo non ci siano state grosse differenze, mentre le vostre teorie parlano di gente a cazzeggiare col mojito mentre il gruppo di controllo sgobba pesantemente. Differenze proprio minime, anzi l'occupazione è leggermente più alta per i beneficiari!!! L'unica vera differenza è stato proprio il benessere e la soddisfazione per una vita gratificante. La possibilità di potersi dedicare a ciò per cui si è studiato, a produzioni di arte ed ingegno (dice niente a chi vuole un nuovo corso umano ed economico?).
Siccome le persone per il sistema che tanto amate a priori, non devono vivere felici se no non comprano, questa roba non verrà mai usata per il nostro benessere, ma per sedare la nostra rabbia. E qui l'esperimento ha dato i risultati perfetti che candidano il reddito univerale a medicina contro le rivolte. Non prima di averci fatto soffrire il più possibile, però.
Esiste un'unica altra soluzione realistica: lo sterminio e la riduzione della popolazione. Da Smith a Malthus il passo è brevissimo. I poveri devono morire. Chi non ha lavoro deve morire. Solo così Smith avrà ragione- Il mercato si autoregola anche così: sterminando la popolazione povera.
Se siete d'accordo e pensate che voi e i vostri figli sarete tra i sopravvissuti ditelo pure e chiaritelo a voi stessi e a noi. Ci sono tanti che lo pensano. Ma io poi passerò alle offese perché non vi riterrò esseri umani.
Saluti a tutti