Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato / 2

[tommy271]

Ritornato al tavolo del negoziato Tsakalotos e Stathakis -Dopo il consiglio direttivo









Al tavolo di trattativa con i creditori tornato Euclid Tsakalotos e George Stathakis.

Il dibattito è stato interrotto dopo le 5 pm, quando i due Ministri hanno visitato la Maximos Mansion per la riunione del consiglio di governo della politica economica.


L'incontro è durato circa due ore, i ministri sono stati incaricati da Alexis Tsipras e tornò in albergo in cui le discussioni sono tenute con i rappresentanti dei creditori.


Dalle questioni rimangono "spine" è quello dei prestiti "rossi", fondo di privatizzazione e liberalizzazione mercato energetico, in particolare del gas, in cui i creditori insistono.


"Abbiamo deciso, come abbiamo iniziato. Restiamo fedeli alla dell'accordo di Bruxelles, non lo facciamo dietro a questo ", ha detto Tsakalotos lasciando la Maximos Mansion, e ha aggiunto che" la discussione con le istituzioni vanno abbastanza bene. " Il ministro delle finanze ha ammesso che ci sono questioni che devono essere discusse più e più volte, ma ha aggiunto che "ci dovrebbe essere l'ottimismo che presto ci sarà un accordo" non senza voler chiarire se il 'presto' significa fino a domani mattina.


Quando è stato chiesto se l'accordo sarà votata entro la fine della settimana, ha detto "vedremo questo, e il processo ora guardo altre cose, la trattativa che andrà dopo la Casa e quale procedura vedrà '.


Circa i "messaggi" dalla Germania, il signor Tsakalotos ha detto "abbiamo un orientamento obiettivo che ha detto i vecchi sinistra per accordo e ci auguriamo tutti potranno condividere questo obiettivo e di lavorare duro come noi lavoriamo per questo obiettivo".


Infine, per quanto riguarda il cosiddetto ponte di accordo, ha detto "Spero che tutti possono essere nello spirito che è stato questo accordo (Bruxelles) e lavorare duro come lavoriamo per avere questo accordo".


(Iefimerida)


***
Altro stile Tsakalotos e Stathakis, rispetto a Varoufakis...

 

[tommy271]

A che punto è la notte?



Grecia 1064 pb. (1130)
Portogallo 172 pb. (181)
Spagna 128 pb. (131)
Italia 114 pb. (117)
Irlanda 57 pb. (62)
Francia 31 pb. (30)
Austria 27 pb. (27)

Bund Vs Bond -153 (-150)

* Ritorno la prossima settimana, sperando di trovare lo spread intorno ai 900 pb... così togliamo pure a che punto è la notte ...
Auguri a tutti quelli che rimangono.

 

[SPERANZA]

A che punto è la notte?



Grecia 1064 pb. (1130)
Portogallo 172 pb. (181)
Spagna 128 pb. (131)
Italia 114 pb. (117)
Irlanda 57 pb. (62)
Francia 31 pb. (30)
Austria 27 pb. (27)

Bund Vs Bond -153 (-150)

* Ritorno la prossima settimana, sperando di trovare lo spread intorno ai 900 pb... così togliamo pure a che punto è la notte ...
Auguri a tutti quelli che rimangono.

Buone vacanze
-4 e finalmente potrò godermi di un po di RELAX
Anche io

 

[IL MARATONETA]

A che punto è la notte?



Grecia 1064 pb. (1130)
Portogallo 172 pb. (181)
Spagna 128 pb. (131)
Italia 114 pb. (117)
Irlanda 57 pb. (62)
Francia 31 pb. (30)
Austria 27 pb. (27)

Bund Vs Bond -153 (-150)

* Ritorno la prossima settimana, sperando di trovare lo spread intorno ai 900 pb... così togliamo pure a che punto è la notte ...
Auguri a tutti quelli che rimangono.

Se arriva questo benedetto accordo, ce la faremo!
Buone ferie Tommy.

 

[g.ln]

mantenere la lucidità

Ben tornato Giuseppe
Fa sempre piacere ascoltare anche i tuoi
Consigli.... Colgo l occasione per ringraziarti
Perché nei momenti di burrasca tu e Tommy
avete mantenimento la lucidita ....

Beh, in effetti, quando anche Russiabond, per motivi reali, ha avuto qualche preoccupazione, credo di essere rimasto insieme a Tommy a mantenere un po' di freddezza e spero a dare un po' di speranza al thd.
La mia visione di breve/medio periodo (mantenimento della Grecia nell'euro e nell'ambito occidentale per motivi geopolitici) sembra rivelarsi corretta. Attendiamo adesso la giusta ricompensa che le quotazioni dei titoli greci dovranno darci nei prossimi giorni .
Attendo volumi consistenti.
Buona serata e lieto di essere stato, nel mio piccolo, utile.
Notte, Giuseppe

 

[SPERANZA]

Beh, in effetti, quando anche Russiabond, per motivi reali, ha avuto qualche preoccupazione, credo di essere rimasto insieme a Tommy a mantenere un po' di freddezza e spero a dare un po' di speranza al thd.
La mia visione di breve/medio periodo (mantenimento della Grecia nell'euro e nell'ambito occidentale per motivi geopolitici) sembra rivelarsi corretta. Attendiamo adesso la giusta ricompensa che le quotazioni dei titoli greci dovranno darci nei prossimi giorni .
Attendo volumi consistenti.
Buona serata e lieto di essere stato, nel mio piccolo, utile.
Notte, Giuseppe

Notte Giuseppe

 

[ferdo]

La forbice 17 e 19 e' decisamente più larga rispetto al passato

 

[ferdo]

Chiude.

In che senso chiude
In altri tempi era di un paio di punticelli, oggi di 7

 

[IL MARATONETA]

In che senso chiude
In altri tempi era di un paio di punticelli, oggi di 7

Probabilmente se l'accordo triennale si firma, il 2017 è al sicuro. Altrettanto non si può dire del 2019.

 

[IL MARATONETA]

La crisi greca? Berlino ci guadagna 100 mld

Il pareggio di bilancio tedesco, l'obiettivo a cui tutti gli Stati europei aspirano, compresa l'Italia che l'ha inserito addirittura in Costituzione, è merito dei greci. O meglio della crisi di Atene.
Questa la conclusione messa nero su bianco nello studio pubblicato il 10 agosto dall'Halle institute for economic research (Iwh), istituto non profit tra i principali centri di ricerca economica tedeschi.
«Il pareggio di bilancio in Germania è in gran parte il risultato di pagamenti di interessi più bassi a causa della crisi del debito europeo», scrivono i ricercatori dell'Iwh nello studio che Lettera43.it ha ottenuto. Secondo le simulazioni degli economisti tedeschi, la crisi del debito ellenico ha portato a «una riduzione dei tassi del Bund di circa 300 punti base». Tradotto in risparmio per le casse di Berlino, sono oltre 100 miliardi in meno da ripagare ai creditori, una quota pari a più del 3% del Prodotto interno lordo (Pil) della Germania.

PER BERLINO BENEFICI SPROPORZIONATI. La dinamica è semplice da capire, meno scontati sono i suoi risultati. In un momento di crisi, gli investitori cercano titoli sicuri e le obbligazioni decennali del debito tedesco sono le più sicure della zona euro: «Il risultato», per l'Iwh, è che «la Germania ha beneficiato in modo sproporzionato di questo effetto».
I ricercatori hanno analizzato gli effetti sul mercato dei titoli di Stato delle notizie altalenanti sulla crisi e sui negoziati per il salvataggio greco, giorno per giorno, confrontando l'andamento dei Bund tedeschi con quello delle obbligazioni di Atene. A una cattiva notizia sulla Grecia, i rendimenti dei titoli della Germania calavano e quelli ellenici ovviamente salivano

OGNI NOTIZIA VALEVA 20-30 PUNTI BASE. «Gli effetti», scrive l'istituto tedesco, «sono simmetrici» e in corrispondenza di eventi importanti si sono registrati movimenti di 20-30 punti base al giorno. Il mercato, per esempio, ha reagito con preoccupazione alla probabilità di vittoria di Syriza, premiando indirettamente il governo tedesco. E la tendenza si è ripetuta in occasione del rifiuto di Tsipras dell'imposizione della Troika, o ancora nel momento in cui il leader ellenico ha indetto il referendum.
Quando, invece, la Grecia ha accettato il memorandum, l'effetto si è ribaltato: il rendimento dei Bund è aumentato e quello sui titoli greci è sceso. Lo studio dell'Iwh calcola che, in generale, le buone notizie arrivate da Atene tra la fine del 2014 e l'inizio di quest'anno, considerate complessivamente, sono costate a Berlino tassi più alti di circa 160 punti base.
La crisi Greca ha fruttato più del suo costo
Sulla base di questi dati, i ricercatori tedeschi hanno provato a simulare l'andamento dei tassi dei Bund in un contesto di mercato indipendente dalla crisi del debito. Nel suo comunicato l'Iwh dice di aver dimostrato «con buona approssimazione» quanto la crisi ellenica abbia impattato sul bilancio federale tedesco.

I TRE SALVATAGGI? BERLINO SPENDE 90 MLD. Per la loro simulazione gli studiosi hanno utilizzato una metodologia standard - chiamata regola di Taylor - e hanno concluso che nel quinquennio 2010-2015, grazie alle turbolenze sulla Grecia, la Germania ha risparmiato oltre 100 miliardi di euro.
Cosa significa? Per i ricercatori è chiaro: la crisi del debito ellenico ha fruttato ai tedeschi più di quanto sia costata. Anche sommando i due salvataggi già sottoscritti con quello attualmente in negoziazione, la quota che ricade sulle spalle dei contribuenti tedeschi non va oltre i 90 miliardi

BENEFICI SPESSO TRASCURATI. Troppo spesso a Berlino si parla dei costi del salvataggio di Atene e i benefici vengono «trascurati», fanno notare dall'Iwh: «Se la Grecia paga i suoi debiti, o paga in parte, i risparmi sono notevoli», ma anche se non ne pagasse nessuno «la Germania sarebbe comunque in vantaggio».
Un'affermazione che non solo dovrebbe far riflettere il Bundestag, ma anche il resto dell'Unione. Perchè significherebbe che l'interdipendenza tra il debito di Berlino e quello degli altri Stati Ue c'è già nei fatti, ma in questo caso avrebbe favorito la stabilità tedesca solo a patto che un altro Stato sia in crisi, alimentando un meccanismo perverso per cui le formiche esistono, solo se ci sono le cicale.