Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (5 lettori)

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sboom69

Forumer attivo
sembra che, fonti cnbc n eparalavano, vogliano fare un cambio sui titoli greci corti che scadono fra 1 e 3 anni, con nuovi che scadono fra 10/15 rimborso a 100 e che il papa avrebbe chiesto il referendum in quanto lo switch attuale non risolverebbe i problemi della Grecia, questo confermerebbe una richiesta strisciante di migliori condizioni, buongirono ai coinvolti di
THE NEVERENDING BAD STORY
 

StockExchange

Forumer storico
Signori, se in questi giorni così convulsi non ho speso neanche una riga di commento non è stato per non aver seguito le vicende.
Piuttosto perchè ormai il modo di procedere in questa vicenda mi vede schifato a 360 gradi. Non c'è un filo di serietà.
E non mi interessa delle "necessità" o "opportunità" politiche.
Tutta questa vicenda è nata da una menzogna e continua ad essere perpetuata dal susseguirsi di menzogne.
Fortuna che io le domande "infantili" di cui parla Imark me le sono fatte a settembre uscendone (dopo essere entrato a giugno fortunatamente, e non prima, se non tradando con esiti più fortunati dell'ultimo movimento), a settembre, dicevo, quando i politici europei ancora parlavano in un modo, ma nei fatti si stava preparando il sistema a un urto micidiale.
Che comunque c'è stato, perchè ricordo che ad oggi una certezza l'abbiamo: si sta chiedendo al 90% dei creditori privati (che poi siano banche e "istituzionali" poco importa) di sostenere un default stile Ecuador con recovery immediato a 35, il tutto per ottenere uno "snellissimo" debt/pil al 120% di un paese ridotto ormai a un'economia terzomondista.
Questa poteva sembrare fantascienza un anno fa.
Il tutto con i prestiti UE che sono diventati magicamente intoccabili come quelli del FMI, anche se non formalmente.
So che tutto si gioca sulla volontarietà, che dovrebbe essere l'escamotage con cui la stessa UE ne uscirebbe come holdout. I margini speculativi della vicenda forse sono intatti e anzi con questi scossoni sono incrementati,
ma qui tutti giocano col fuoco illudendosi poi di poter riprendere il controllo della situazione. Papandreu non è nuovo a questi colpi di testa inopportuni e questa che ha fatto è una cazzata micidiale.
Chi ci dice che dopo averla nominata quella parolina "referendum" ora non prenda corpo come movimento di piazza in Grecia, chi ne rivendichi il diritto a prescindere dall'opportunità o meno. Chi impedirà che questa parola prenda piede in altre piazze europee, nel Nord Europa magari per far decidere i cittadini se continuare a buttare soldi in una voragine senza fondo.
Signori parliamoci chiari. La Germania sta bluffando fino a un certo punto.
Al punto a cui siamo arrivati il Club AAA, esasperato, non ci mette nulla a buttare fuori dell'Europa la Grecia. Trattati o meno. Ci vuole un attimo. Si chiudono i rubinetti e la Grecia deve dichiarare default disordinato e decidere unilateralmente di uscire dall'euro perchè non può permettersi con quel disavanzo di non battere moneta propria. Magari qui da noi,un movimento referendario, cavalcato da partiti populistici come quello della lega, per farsi alfiere e difensore del concetto "giù le mani sulla riforma per la pensione".
Se su queste vicende fosse chiamata a decidere la piazza con la pancia andiamo al collasso. Investire oggi è un rischio immane, in qualsiasi cosa, perchè a seconda delle scelte politiche che si faranno, ci potranno essere sconvolgimenti epocali.
Sono sincero, a volte interrogandomi su cosa investire, mi sento come un piccolo (piccolissimo e decaduto, aggiungo :D) aristocratico francese che sta facendo un sopralluogo su un latifondo chiedendosi se può valer la pena investire li le proprie risorse, mentre intanto a Versailles l'Assemblea Nazionale si riunisce nella Sala della Pallacorda. :D
Per colpa di alcuni che hanno approfittato ingrassando come maiali, di un sistema lasciato sempre più in balia del laissez-fairismo, della sperequazione fiscale, della non sufficiente redistribuzione e del solo culto del profitto, dei privilegi acquisiti, piccoli o grandi e delle caste ora il sistema è al collasso.
E quando il 99% è incazzato nero, molte teste devono volare via dal collo.
E non conta se tu non hai colpe dirette, se sei stato formica, previdente lungimirante e quant'altro.
Quando molti non arrivano a fine mese diventa quasi una colpa avere un tetto sopra la testa di proprietà e addirittura mezzi per investire, che sopravanzano le tue immediate necessità.
E a ben vedere forse lo è, chissà...

p.s. penso a chi sia entrato verso i 60 sulla marzo 2012 ritenendo, per l'ennesima volta, che dal 27 ottobre si fosse giunti a una svolta con una decisione quasi ratificata di accordo volontario con le banche :D
In pochi giorni ha visto aprirsi un baratro con un dip a -30%. :rolleyes:
 
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tommy271

Forumer storico
sembra che, fonti cnbc n eparalavano, vogliano fare un cambio sui titoli greci corti che scadono fra 1 e 3 anni, con nuovi che scadono fra 10/15 rimborso a 100 e che il papa avrebbe chiesto il referendum in quanto lo switch attuale non risolverebbe i problemi della Grecia, questo confermerebbe una richiesta strisciante di migliori condizioni, buongirono ai coinvolti di
THE NEVERENDING BAD STORY

Troppo fantasiosa.
Tra l'altro il concambio con i titoli che scadono entro il 2014 da spostarsi in avanti di 5/7 anni era l'ipotesi di Schaeuble di oltre un anno fa.
Poi sopraffatta dagli avvenimenti.
 

Imark

Forumer storico
Mercoledì, il punto: ancora una giornata poco felice per le sorti degli obbligazionisti ellenici. Sebbene profonda, è da dire che la discesa dei tds greci OTC dà quasi l'impressione di essere con il paracadute rispetto a quella, spesso disordinata, alla quale si assiste su alcuni titoli sui mercati retail, complici condizioni di liquidità estreme.

Anche sull'OTC, intendiamoci, si scherza poco in quanto a liquidità: il bid ask ha dimensioni che eccedono il 10% anche su scadenze distanti pochi mesi, e non di rado sfiora il 20%, complice il fatto - su taluni titoli - che il rateo, a questi prezzi, fa non poca differenza fra ciò che sborsa l'acquirente e ciò che riceve il venditore, in termini di assunzione di rischio...

Circa i corti, il marzo 2012 ha chiuso a 45,01, i due maggio 2013 a 36,09 (4,6%) e 39,43 (7,5%), l'agosto 2014 a 34,81. mediamente siamo fra il 5 e il 10-12% di calo, in accentuazioni per le scadenze più remote fra le corte.

Circa i mediani, il range di prezzi è compreso fra i 33,8 ed i 36/100, con cali anche qui attorno alla doppia cifra percentuale.

Sui lunghi, nonostante i rischi di un default incontrollato con ritorno alla dracma siano in salita, c'è una qualche maggior tenuta dei corsi: i titoli sono ancora tutti sopra i 30,50/100, con punte di 31,7-31,8/100.

Circa i lunghissimi, il 2037 ha chiuso a 29,20, il 2040 a 29,01

Giovedì, il punto: con le notizie (apparentemente) positive provenienti dalla Grecia, qualcuno si sarebbe potuto aspettare una buona giornata. Non è andata così.

Oggi sul retail alcuni segnali di rimbalzo, ma con volumi modesti ... si vedrà.

Tornando a ieri, non è andata così sia per la evidente grande confusione che regna nella politica greca ed in quella europea, sia perché la circostanza per cui forse non si andrà al referendum ove si raggiungesse una intesa per coinvolgere ND nell'approvazione del piano europeo è ancora labile e fumosa.

Non si dimentichi inoltre che il mercato guarda a scenari macroeconomici globali poco fausti per i prossimi 24 mesi almeno, e sa che la Grecia si avventura nel 2012 nel suo quarto anno consecutivo di recessione, una soglia che non è mai stata superata da alcuna democrazia in tempi recenti.

Veniamo ai prezzi. Cominciando dai corti, il marzo 2012 ha chiuso a quota 44,84; i due maggio 2013 a quota 34,77 (4,6%) e 36,50 (7,5%); l'agosto 2014 a 32,86.

Sono prezzi che segnalano un forte affievolimento di aspettative di ripagamento a 100 se si guarda al di là delle scadenze distanti pochi mesi: già sul 2014 in sostanza non scommette più nessuno, al punto che l'uscita dal titolo degli scommettitori più avventurosi ha portato i corsi al di sotto di quelli, ad esempio, del titolo 6,1% agosto 2015, (close a 34,26) nonostante una situazione molto simile in termini, ad es., di rateo maturato.

Calano decisamente anche le lunghezze mediane, e con i 2019 siamo ora attorno ai 31/100, cosa più, cosa meno.

Tutti sotto quota 30/100 i lunghi, fra i 28 ed i 29/100, i lunghissimi hanno chiuso il 2037 a 29,11, i 2040 a 28,77.

I titoli lungo tutta la curva dei rendimenti, dal 2014 al 2040, sono compresi in 5-6 figure, fra i 28 ed i 34/100, tipica situazione che precede il default.
 
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drbs315

Forumer storico
Son d'accordo, con il fiato sul collo faranno qualcosa ...

Sul monitoraggio ok, ma temo ci sia altro che inizia ad intravedersi all'orizzonte; e le politiche imposte dal fmi in caso di accesso a linee di credito agevolate non sono esattamente garanzia di sostegno all'economia in una fase complessa come l'attuale.

D'altronde ci stiamo affossando da soli.
 

Nobody's

Γένοιο οἷος εἷ
MARKET TALK: Grecia, con uscita Eurozona aumenta rischio sistemico (CS)
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MF-Dow Jones - 04/11/2011 10:55:51
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MILANO (MF-DJ)--


"Nonostante il contagio da forti haircut sui titoli di Stato della Grecia detenuti dal settore si sia chiaramente diffuso", la "prospettiva di un Paese che esce dall'Eurozona potrebbe aggiungere ulteriori rischi" nella regione. Lo sostengono in una nota gli economisti di Credit Suisse, aggiungendo che "l'idea dell'uscita della Grecia dall'Eurozona potrebbe rendere gli investitori piu' preoccupati dagli asset finanziari detenuti all'interno" della regione. "Nella misura in cui il coinvolgimento dei privati in Grecia ha introdotto un rischio sul credito agli altri Stati dell'area euro, un'uscita dall'Eurozona introdurrebbe un ignoto e potenzialmente ingestibile rischio valutario su tutti gli asset denominati in euro", osservano gli economisti, aggiungendo che "se gli investitori non possono gestire questo ignoto rischio valutario, lo taglieranno".
 
Stato
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