Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (16 lettori)

Stato
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StockExchange

Forumer storico
:D Finalmente....
Ho appena finito di leggere una settantina di pagine di "arretrati".
Non ci si può allontanare un attimo che su questo 3d si scrive con le rotative (della stampa offset di cui parlava tommy...mi sono fatto una cultura tipografica col suo excursus....:D).

Per il resto le borse che fanno? Vanno su, poi vanno giù, poi vanno su...as usual...

Quando ho assistito al rimbalzo dei ggb 2012 in area 60-55 (dal più vicino a quello più lontano di agosto), se non erro a ottobre, in occasione di un altro meeting ecofin, ero rimasto impassibile ripromettendomi di non lanciarmi in nessun inseguimento dei prezzi. Mi ero detto: "tanto la marzo 2012 me la compro a dicembre a 50 spaccato...perchè per allora, per il mercato, sarà ancora un testa o croce"....ero persino ottimista sui corsi a quanto pare :rolleyes:

Comunque se più in generale sui mercati finanziari si cambiasse musica con un bel q.€. , ci sarebbero occasioni in giro per fare i botti in stile rally del 2009.

Attendo tra la tarda serata e domani mattina, le solite dichiarazioni tedesche che mortificheranno i mercati :D
 

tommy271

Forumer storico
:D Finalmente....
Ho appena finito di leggere una settantina di pagine di "arretrati".
Non ci si può allontanare un attimo che su questo 3d si scrive con le rotative (della stampa offset di cui parlava tommy...mi sono fatto una cultura tipografica col suo excursus....:D).

Per il resto le borse che fanno? Vanno su, poi vanno giù, poi vanno su...as usual...

Quando ho assistito al rimbalzo dei ggb 2012 in area 60-55 (dal più vicino a quello più lontano di agosto), se non erro a ottobre, in occasione di un altro meeting ecofin, ero rimasto impassibile ripromettendomi di non lanciarmi in nessun inseguimento dei prezzi. Mi ero detto: "tanto la marzo 2012 me la compro a dicembre a 50 spaccato...perchè per allora, per il mercato, sarà ancora un testa o croce"....ero persino ottimista sui corsi a quanto pare :rolleyes:

Comunque se più in generale sui mercati finanziari si cambiasse musica con un bel q.€. , ci sarebbero occasioni in giro per fare i botti in stile rally del 2009.

Attendo tra la tarda serata e domani mattina, le solite dichiarazioni tedesche che mortificheranno i mercati :D

Ciao Stock, è anche una mia scommessa: testa o croce.
Dopo l'Ecofin le Borse sono salite (come le volte precedenti) attendo qualche "chiarimento" della Merkel per far scendere tutto (come le altre volte) ...

Questa volta, di nuovo, c'è anche la faccenda della liquidità delle banche centrali.
Vediamo.
 
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StockExchange

Forumer storico
Dall'Italia.....con amore....

....alla BCE e alla Merkel (e annesso Cardinale Richelieu/Shauble) :D

[ame=http://www.youtube.com/watch?v=YmO2f4tNSkg&feature=related]modà salvami - YouTube[/ame]

:D
 

silver01

Nuovo forumer
Analisi finanziaria e politica sono complementari

Il debito greco è fin dall'inizio un problema politico, non solo finanziario; un problema che impatta pesantemente sulla vita di milioni di persone (non solo greci) non può essere confinato alla sola sfera finanziaria.
Ma questo non vuol dire che le analisi finanziarie siano superflue; sono anzi essenziali per delineare l'ambito all'interno del quale la discrezionalità politica può esercitarsi, i gradi di libertà dei decisori politici. Nell'eurozona, le riunioni dei ministri finanziari sono preliminari e conseguenti alle riunioni dei capi di stato, e sono queste che prendono le decisioni strategiche.
Il problema degli esperti finanziari è quello di tendere ad assolutizzare il proprio punto di vista (ma è un problema comune agli esperti in tutti i campi); verso questo atteggiamento mi è capitato in passato di usare termini eccessivamente polemici ("bottegai"), e me ne scuso.
Saluti
 

silver01

Nuovo forumer
Stampare o non stampare, è questione di timing

In una fase di crisi acuta sono necessarie anche misure straordinarie di carattere finanziario; però i problemi dell'Euro sono strutturali, una soluzione esclusivamente finanziaria è illusoria; agire solo con strumenti finanziari porterebbe solo a sprecare le ultime cartucce disponibili; neanche la BCE ha mezzi illimitati, il bluff non potrebbe durare a lungo. La tenuta del dollaro più che sulla FED si basa sull'arsenale nucleare USA, il paragone BCE-FED non regge.
Il pericolo prospettato dalla Germania è che il miraggio di soluzioni puramente finanziarie porti a rallentare gli aggiustamenti strutturali necessari; solo dopo che si sono avviati tali aggiustamenti, si può pensare di usare anche strumenti finanziari straordinari, per dare il colpo di grazia alla speculazione.
La situazione dell'Italia non è di pericolo imminente, e comunque avviare riforme strutturali avrebbe sui mercati effetti più importanti del ricorso a strumenti finaziari, come ha dimostrato la Spagna.
Saluti
 

silver01

Nuovo forumer
Segmentazione dei creditori, la variabile hedge fund

Le trattative in corso sul debito greco prevedono forti penalizzazioni per banche ed istituti finanziari, e questo viene prospettato a volte come un'inadempienza della Grecia, un default di fatto.
La realtà è ben diversa; le banche sono intermediari professionali del credito, il loro dovere specifico è di valutare il merito creditizio dei prenditori; per la situazione attuale della Grecia le banche hanno enormi responsabilità. La penalizzazione a cui vanno incontro è solo la presa d'atto dei propri errori; una trattativa, non un default.

Ben diversa è la posizione degli investitori individuali. Molti sono cassettisti della prim'ora, si trovano invischiati in una situazione di cui non hanno alcuna responsabilità. Altri hanno investito sul secondario, sulla base delle assicurazioni e degli impegni assunti dalle autorità e dalle istituzioni europee.

Infine vi sono posizioni puramente speculative, ed è normale che nei progetti di soluzione del debito greco si voglia evitare di premiarle; se gli importi in gioco sono rilevanti, una soluzione equa, dopo lo swap, è di ritirare i titoli residui rimborsando ai possessori il costo di acquisto.

Saluti
 

giub

New Membro
Italienische wollen unser Geld. Sie sind klein und schwarz wie die Griechen

Euro-Krise

Die Makkaroni loafer "Di Fabio" - Die Wirtschaft treibt den Staat vor sich her

Von Birgitta Stauber-Klein, we
Duisburg. Bundesverfassungsrichter di Fabio sprach im Duisburger Audimax über die Euro-Krise: Staatschefs, Parlamente, Banken und Versicherungen - sie seien alle Getriebene der Euro-Rettung, sagte di Fabio bei seiner Antrittsvorlesung. Der beste Schutz vor den Umtrieben der Finanzmärkte ist für di Fabio die soziale Marktwirtschaft.
Ob Staatschefs, Parlamente, ob Gerichte. Ob Banken oder Versicherungen: Sie treffen in diesen Krisenzeiten wichtige Entscheidungen, immer mit dem obersten Gebot: Der Euro muss gerettet werden - aber ohne die Finanzmärkte zu erschüttern.
"Es sind Getriebene", sagt Udo di Fabio, Richter im Zweiten Senat des Bundesverfassungsgerichts und nimmt sich dabei nicht aus. In Duisburg erzählt er von der Angst der obersten Richter, die über den europäischen Rettungsschirm zu entscheiden hatten. Als sie im September dem umstrittenen EFSF mit Auflagen zustimmten, "stieg der Dax und auch die Richter konnten aufatmen".
Wer regiert?

Die Wechselwirkungen zwischen Staat und Wirtschaft sind für den Professor mit dem doppelten Doktortitel - di Fabio ist promovierter Soziologe und Jurist - das entscheidende Thema. "Wer regiert?", ist die Frage, die ihn umtreibt und die er in den Mittelpunkt seiner Antrittsvorlesung zur Mercator-Professur der Universität Duisburg-Essen stellt.
Wer nun erwartete, der Richter betreibe Finanzmarktschelte, hatte sich getäuscht. Di Fabio begab sich tief in die Geschichte, erklärte die Entwicklung im späten 18. Jahrhundert, als eine gigantische Industrialisierung einsetzte mit einem ebensolchen Wachstum, das den Staat überrollte. Zum Bespiel mit den veränderten Lebensbedingungen: aus Bauern wurden Arbeiter. Sie brauchten ein Bildungssystem, ein Arbeitsrecht - die wirtschaftliche Entwicklung zwang den Staat, darauf zu reagieren. Die Wirtschaft trieb also schon damals den Staat vor sich her.
Freiheit mit Augenmaß

Der beste Schutz vor den Umtrieben der Finanzmärkte ist für di Fabio die soziale Marktwirtschaft, die Schwächere durch Arbeits- und Tarifrechte schütze. Freiheit mit Augenmaß, nennt es di Fabio, und die will er für die Wirtschaft wie für jeden Menschen gewährleistet sehen. Diese Freiheit sieht er gefährdet.
Der Fehler sei die Angst vor einem Wachstumsstillstand. Warum eigentlich, fragt di Fabio, verschulden sich Staaten trotz der Gewissheit, niemals das Geld zurückzahlen zu können, nur um das Wachstum zu befeuern? Nun sei Griechenland zahlungsunfähig und fordere weitere Hilfen, "wie ein insolventer Privathaushalt, der die Sparkasse anklagt, weil sie weitere Kredite verweigert."
Verzicht auf Wachstum

Die Eurorettung um jeden Prei, das international unaufhaltsame Wachstum, das auch die Wissenschaft, Bildung, Recht und Kultur mit sich reiße - brauche diese Entwicklung nicht einen Weltstaat, der den entfesselten Kapitalismus eingrenzt? Nein, antwortet di Fabio sich selbst. Im Prinzip hält er es wie Angela Merkel, die am Nein zu den Eurobonds und einer europäischen Wirtschaftsregierung festhält. Di Fabio setzt sich für die Stärke der Nationalstaaten ein - wohl mit dem Preis, auf Wachstum verzichten zu müssen. Der Staat, die Wirtschaft, Bildung und Recht - sie könnten, sagt er, daran nur gesunden.
2011-11-30 16:29:00.0
 
Stato
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