Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (8 lettori)

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g.ln

Triplo Panico: comprare
Ci prova, eccome se ci prova!

Mah...quantomeno ci prova (o da l'idea di provarci) e conosce il problema...incredibile per certi versi se solo si pensa a pochi mesi fa.

Poi magari non servirà a nulla , però ci prova :rolleyes:

La politica europea è in movimento! Mi sembra prematuro dare per scontata la fine partita per la Grecia!
Bravo Monti, fai sentire la voce di un grande Paese!
Ciao, ciao, Giuseppe
 

Baro

Umile contadino
Grecia, colloqui su swap debito vicini a punto d'arrivo - fonti

mercoledì 11 gennaio 2012 09:05

Reuters
[-] Testo [+]


ATENE, 11 gennaio (Reuters) - I colloqui tra la Grecia e i creditori privati sullo swap del debito ellenico per consentire di dimezzarne gli oneri sono vicine a un punto di arrivo, con le banche che chiedono di incrementare la quota che verrà loro restituita in caso di buon andamento dell'economia.
Lo riferiscono fonti bancarie e funzionari mentre aumentano le pressioni per il raggiungimento di un accordo.
La Grecia sta accelerando la conclusione delle trattative per mettere al sicuro il prosieguo dei prestiti da parte dei partner della zona euro e del Fondo monetario internazionale senza i quali rischia il default a marzo, quando deve affrontare la scadenza di 14,5 miliardi di euro di titoli.
"Quello che emerge da tutte le parti è che dobbiamo muoverci verso una soluzione veloce", ha detto a Reuters una fonte vicina alle trattative.
La Germania e la Francia hanno avvisato Atene che non verrà versata la prossima tranche di aiuti in caso di mancato raggiungimento di un'intesa sullo swap del debito.
Dopo trattative serrate, le banche hanno avanzato una proposta in linea con la cornice concordata dai leader della zona euro ad ottobre.
Le banche accetterebbero una riduzione del 50% del valore nominale dei bond in loro portafoglio e opererebbero uno swap con nuovi titoli al 35% del loro valore e una cedola media del 5% unitamente al pagamento del 15% del valore nominale dei vecchi titoli.
Guardando al valore netto attuale dei titoli, spiegano i banchieri, l'accordo comporterebbe un haircut del 60-65%.
La proposta dei creditori contiene la possibilità di addolcire le condizioni e incrementare i ritorni sui nuovi bond in caso di un migliore andamento dell'economia in futuro, clausola che potrebbe ridurre la perdita netta.
 
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g.ln

Triplo Panico: comprare
Forze antieuropee potrebbero avere la meglio!

Sapete cosa intende Monti quando dice: Forze europee potrebbero avere la meglio???
Stai attenta cara Germania, perchè dall'Italia esasperata potrebbe arrivare lo stop all' Europa e all'Euro!

Voi non la leggete così??

Ciao, Giuseppe
 

Baro

Umile contadino
Sapete cosa intende Monti quando dice: Forze europee potrebbero avere la meglio???
Stai attenta cara Germania, perchè dall'Italia esasperata potrebbe arrivare lo stop all' Europa e all'Euro!

Voi non la leggete così??

Ciao, Giuseppe
Diciamo che è una minaccia e neanche tanto velata...chiaramente Monti ora sfrutta il suo gradimento in patria e sfrutta le sue competenze riconosciute a livello Eu...
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
Il mancato pagamento di Marzo è un rischio, non una certezza

Grecia, colloqui su swap debito vicini a punto d'arrivo - fonti

mercoledì 11 gennaio 2012 09:05
Reuters
[-] Testo [+]

ATENE, 11 gennaio (Reuters) - I colloqui tra la Grecia e i creditori privati sullo swap del debito ellenico per consentire di dimezzarne gli oneri sono vicine a un punto di arrivo, con le banche che chiedono di incrementare la quota che verrà loro restituita in caso di buon andamento dell'economia.
Lo riferiscono fonti bancarie e funzionari mentre aumentano le pressioni per il raggiungimento di un accordo.
La Grecia sta accelerando la conclusione delle trattative per mettere al sicuro il prosieguo dei prestiti da parte dei partner della zona euro e del Fondo monetario internazionale senza i quali rischia il default a marzo, quando deve affrontare la scadenza di 14,5 miliardi di euro di titoli.
"Quello che emerge da tutte le parti è che dobbiamo muoverci verso una soluzione veloce", ha detto a Reuters una fonte vicina alle trattative.
La Germania e la Francia hanno avvisato Atene che non verrà versata la prossima tranche di aiuti in caso di mancato raggiungimento di un'intesa sullo swap del debito.
Dopo trattative serrate, le banche hanno avanzato una proposta in linea con la cornice concordata dai leader della zona euro ad ottobre.
Le banche accetterebbero una riduzione del 50% del valore nominale dei bond in loro portafoglio e opererebbero uno swap con nuovi titoli al 35% del loro valore e una cedola media del 5% unitamente al pagamento del 15% del valore nominale dei vecchi titoli.
Guardando al valore netto attuale dei titoli, spiegano i banchieri, l'accordo comporterebbe un haircut del 60-65%.
La proposta dei creditori contiene la possibilità di addolcire le condizioni e incrementare i ritorni sui nuovi bond in caso di un migliore andamento dell'economia in futuro, clausola che potrebbe ridurre la perdita netta.

Stamane i giochi non sembrano chiusi. Si parla ancora del 50% di riduzione, della volontarietà e degli aiuti europei, che se verranno dati, certamente non provocheranno il default a marzo, tra l'altro nel mese in cui dovrà essere rilanciato l'Euro, con l'accordo intergovernativo!
Poi se mentono sapendo di mentire, lo scopriremo fra poche settimane.
Ciao, ciao, Giuseppe
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
Minaccia non velata

Diciamo che è una minaccia e neanche tanto velata...chiaramente Monti ora sfrutta il suo gradimento in patria e sfrutta le sue competenze riconosciute a livello Eu...

Ciao Baro, il nostro Monti, come speravamo tutti, è molto più deciso di quello che appare, mentre chi appariva deciso ............
Forza Monti!
Ciao, ciao, Giuseppe
 

Baro

Umile contadino
Bilaterale/ Parte male il vertice Monti-Merkel. Berlino ad Affari: "No agli eurobond"
Mercoledì, 11 gennaio 2012 - 08:46:07

monti-merkel.jpg


Inizia in salita il bilaterale fra Italia e Germania all'interno dei negoziati fra i Paesi europei che devono elaborare entro marzo la nuova architettura fiscale dell'UE. Poco prima dell'incontro a Berlino fra Mario Monti e Angela Merkel, un portavoce del governo tedesco ha spiegato ad Affari che "l'esecutivo Merkel è ancora contrario agli eurobond".
"Angela Merkel e Mario Monti discuteranno della situazione nell'Eurozona e degli sviluppi economici in Europa. Questi sono i temi in agenda. Ci sarà poi una conferenza stampa congiunta alle ore 13", hanno poi aggiunto da Berlino.


Sulla disciplina fiscale, l'ultima versione dell'accordo premierebbe gli sforzi negoziali dell'Italia volti a salvaguardare il cosiddetto Six Pack e, in particolare, il regolamento 177/2011 che tiene conto degli altri "relevant factors" nella definizione del rapporto debito/Pil come il debito privato delle famiglie e la sostenibilità dei sistemi pensionistici. Il testo messo a punto venerdì scorso e che sarà discusso in una nuova riunione domani a Bruxelles fa riferimento all'articolo 2 del trattato (dov'è richiamato esplicitamente il regolamento 1177) e non solo all'articolo 2/1a che non prevede quel richiamo. Una differenza non da poco se si pensa che i fattori attenuanti potrebbe ridurre dal 120% a 90% il rappporto debito/Pil per l'Italia. Con il risultato che l'obbligo di ridurre di un ventesimo l'anno la quota eccedente il 60% si tradurrebbe in manovre per Roma nell'ordine di 24 miliardi di euro anzichè di 48 annui. Non è ancora chiaro, ed è su questo che tratterà anche Monti, se il nostro Paese riuscirà a strappare altri ammorbidimenti come l'applicazione di un periodo di transizione di tre anni prima dell'applicazione delle più severe regole di bilancio Quello delle emissioni europee di debito, caldeggiate anche dalla Commissione Ue di Josè Barroso, è uno dei temi che stanno più a cuore soprattutto dei Paesi del Vecchio Continente che hanno le finanze pubbliche più sinistrate (Grecia, Spagna e Italia in testa) che si trovano a dover fronteggiare l'opposizione del blocco rigorista, costituito in primis da Germania, Austria e Finlandia.

Nei negoziati in corso sul fiscal compact, il trattato condiviso da 26 Paesi europei (fuori l'Inghilterra) che imporrà una maggiore disciplina sui conti pubblici ai governi, Monti, spalleggiato anche dal presidente francese Nicolas Sarkozy, su cui presto potrebbe abbattersi la mannaia delle agenzie di rating, ritiene che gli eurobond possano essere, assieme al rafforzamento finanziario del fondo salva-Stati, una valida, se non l'unica, via d'uscita alla crisi dell'eurodebito.

Oltre alla riscrittura del trattato per un'Unione economica rafforzata in cui verrà inserita una regola che prevede l'abbattimento del debito di un ventesimo all'anno per i Paesi che hanno uno stock superiore al 60% (vedi box a lato), la partita europea ha un orizzonte che va al di là del fiscal compact. In realtà l'Unione fiscale pretesa dalla Merkel non fa latro che raccogliere in modo spettacolare (a favore dell'opinione pubblica tedesca) regole di bilancio in gra parte già esistenti nella Ue con scarsi risultati agli occhi dei mercati (il nuovo trattato è stato annunciato il 9 dicembre a Bruxelles e la crisi dei debiti sovrani non si è placata).

Se nel negoziato ogni capitale cerca di evitare innovazioni che considera dannose, la vera sfida è su come permettere alla zona euro di uscire definitivamente dalla crisi, rilanciando, accanto al rigore, anche quello della crescita, tema assai caro a Monti che in Italia ha appena lanciato la fase due della propria azione di governo dedicata proprio alla crescita. Se impensierisce la ferma opposizione della Merkel agli eurobond, lascia ben sperare invece l'inserimento nella bozza del trattato, che dovrebbe verder la luce il primo marzo, di un paragrafo chiesto da Commissione ed Europarlamento in cui si chiede ai governi "di coordinare le emissioni di debito pubblico", potrebbe esser la finestra da cui in futuro far entrare le obbligazioni europee.
Sulla disciplina fiscale, l'ultima versione dell'accordo premierebbe gli sforzi negoziali dell'Italia volti a salvaguardare il cosiddetto Six Pack e, in particolare, il regolamento 177/2011 che tiene conto degli altri "relevant factors" nella definizione del rapporto debito/Pil come il debito privato delle famiglie e la sostenibilità dei sistemi pensionistici. Il testo messo a punto venerdì scorso e che sarà discusso in una nuova riunione domani a Bruxelles fa riferimento all'articolo 2 del trattato (dov'è richiamato esplicitamente il regolamento 1177) e non solo all'articolo 2/1a che non prevede quel richiamo. Una differenza non da poco se si pensa che i fattori attenuanti potrebbe ridurre dal 120% a 90% il rappporto debito/Pil per l'Italia. Con il risultato che l'obbligo di ridurre di un ventesimo l'anno la quota eccedente il 60% si tradurrebbe in manovre per Roma nell'ordine di 24 miliardi di euro anzichè di 48 annui. Non è ancora chiaro, ed è su questo che tratterà anche Monti, se il nostro Paese riuscirà a strappare altri ammorbidimenti come l'applicazione di un periodo di transizione di tre anni prima dell'applicazione delle più severe regole di bilancio.
 
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g.ln

Triplo Panico: comprare
Monti, spalleggiato da Sarkozy....

Bilaterale/ Parte male il vertice Monti-Merkel. Berlino ad Affari: "No agli eurobond"
Mercoledì, 11 gennaio 2012 - 08:46:07

monti-merkel.jpg


...... Monti, spalleggiato anche dal presidente francese Nicolas Sarkozy, su cui presto potrebbe abbattersi la mannaia delle agenzie di rating, ritiene che gli eurobond possano essere, assieme al rafforzamento finanziario del fondo salva-Stati, una valida, se non l'unica, via d'uscita alla crisi dell'eurodebito.
.

Incredibile, hanno scritto "Monti, spalleggiato da Sarkozy".
E' il francese che ci spalleggia! Non noi che spalleggiamo il francese!
Anzi i francesi la nostra spalla neanche la volevano qualche mese fa!
Bravo Monti, come sono cambiati i resoconti giornalistici in tre mesi!
Ciao, Giuseppe
 

g.ln

Triplo Panico: comprare
il passato è chiuso!

Se il governo Berlusconi ha ottenuto simili strabilianti risultati, viene da chiedersi perche' mai sia stato destituito :rolleyes:

Ciao Gaudente, guardiamo al futuro e alla soluzione dei problemi che ancora gravano sulle spalle di noi possessori di bond greci, che non hanno mollato!
Il filo della spada di Damocle sulle nostre teste sembra oggi un po' più robusto!
Giuseppe
 
Stato
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