Scenario confermato oggi sulla marzo 2012: prezzo ancora in caduta libera sui retail tedeschi, dove siamo attorno a 36,50, sotto di circa il 10% sul close di ieri, e volumi in decisa crescita.
Dopo 2 ore di contrattazione, siamo già sopra i 3,6 mln euro complessivi di nominale scambiato, oltre 1 mln euro in più del totale della giornata di ieri.
In sostanza, il mercato si è convinto che si va allo scontro fra Grecia da un lato (appoggiata da FMI, UE, politica europea e USA, banche favorevoli allo swap perché a ciò indotte dalla politica) ed investitori speculativi dall'altro.
Le probabilità dunque che il solo swap basti a garantire il taglio del debito necessario perché la Grecia possa stare a galla ancora un po' si riducono pesantemente, e con esse le chance di ripagamento a 100 del marzo 2012.
Le news relative alla possibilità che i nuovi bond 30ennali destinati agli istituzionali che swappano abbiano una cedola step up non aiutano: ciò vuol dire infatti che anche nella migliore delle ipotesi il valore di recovery per gli aderenti allo swap si riduce rispetto ai 32/100 prima indicato, giacché i CDS continuano ad esprimere la quasi certezza del mercato di una seconda ristrutturazione del debito greco nei 12-18 mesi.
Se per un verso le chance di ripagamento a 100 del marzo 2012 subiscono un decurtamento, a segnalare che un primo epilogo della vicenda greca si avvicina, per altro verso i 2037 e 2040 (che utilizziamo come segnalatore di prossimità di un eventuale ritorno della Grecia alla dracma) danno segnali più moderati.
Anche qui i prezzi OTC sono in discesa, con il 2037 a 21,00 ed il 2040 a 21,54 (prezzi Xtrakter per entrambi), ma tali da esprimere le aspettative del mercato per cui la prima ristrutturazione del debito greco non dovrebbe coincidere con il ritorno alla dracma, ma avvenire in seno all'euro.