Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (3 lettori)

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Nobody's

Γένοιο οἷος εἷ
Merkel warnt vor Schuldenschnitt für Griechenland

Bundeskanzlerin Angela Merkel hat einen Schuldenschnitt für Griechenland zum jetzigen Zeitpunkt abgelehnt. In der ARD-Sendung "Günther Jauch" warnte sie, es drohe sonst ein völliger Vertrauensverlust der Anleger in den Euro. Diese würden dann davon ausgehen, dass ein solcher Schritt auch bei anderen Ländern wie Spanien oder Belgien drohe. Die Situation sei ernst.
Jetzt müsse sicher gestellt werden, dass ein Land im Euro-Raum nicht das andere ansteckt. Dies solle mit der Erweiterung des Euro-Rettungsschirms verhindert werden. Erst wenn es mit dem Rettungsschirm ESM einen dauerhauften Mechanismus gebe, könne man einen Euro-Staat in die Insolvenz gehen lassen.
Dice che solo dopo che entra in vigore l'ESM potrebbe andare in insolvenza uno stato europeo
"Was wir heute haben, ist die Sorge, dass aus den griechischen Problemen das überschwappt auf andere Länder", erläuterte sie. "Darauf müssen wir reagieren können, da müssen wir eine Barriere ziehen können." Deshalb sei "der langfristige dauerhafte Stabilitätsmechanismus von einer völlig anderen Qualität". Es sei ein Nachteil, dass die Möglichkeit einer Umschuldung oder Insolvenz nicht schon bei der Einführung des zeitlich bis 2013 befristeten EFSF geschaffen worden sei.
Schärfere Anforderungen für Euro-Länder

[Bildunterschrift: Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble in Washington ]
Merkel sprach sich zugleich für eine Verschärfung der Stabilitätsverpflichtungen der Euro-Länder ein. "Wir müssen daran arbeiten, Vertragsänderungen zu haben, dass man ein Land wenigstens vor dem Europäischen Gerichtshof verklagen kann." Notfalls müssten solche Länder einen Teil ihrer Souveränität abgeben. Sogenannte Schuldenbremsen wie in Deutschland sollten überall in Kraft gesetzt werden. In Spanien sei dies bereits der Fall, lobte Merkel. Sie räumte ein, auch Deutschland habe in der Vergangenheit zu viel Schulden gemacht.
Schäuble für frühere Einführung des ESM

Bundesfinanzminister Wolfgang Schäuble hatte zuvor einen früheren Start des permanenten Euro-Rettungsschirms ESM nicht ausgeschlossen. "Wenn der ESM früher in Kraft gesetzt werden kann, dann hätten wir nichts dagegen", sagte er in Washington am Rande der Jahrestagung des Internationalen Währungsfonds (IWF). Der ESM als dauerhafte Einrichtung habe eine ganz andere vertrauensbildende und stabilisierende Wirkung als der EFSF.

Questo è quello che cercheranno di fare, ne sono convinto anch' io.

Il filo è teso
Il vento a sfavore

Portare alla ragione questi loschi individui, è impresa ardua
 

ficodindia

Forumer storico
Affermazioni contraddittorie.

Come si può affermare che, dopo il fallimento della Grecia, «Bisognerà convincere i mercati - ha aggiunto Bini Smaghi - che investire sull’euro è una decisione molto valida».
Insomma, poichè credo che la logica e la coerenza abbiano ancora un certo valore, sono sempre più convinto che fra poco arriverà la smentita ufficiale della bufala."Piano da tremila miliardi per l'euro" Il G20 prepara lo scudo anti-default- LASTAMPA.it
Buona notte a tutti gli amici del forum. Domani credo gli speculatori festeggieranno.
 
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sboom69

Forumer attivo
Pronta la tassa sulle transazioni finanziarie

e insistono,da una parte vogliono dare 3.000 miliardi alle banche, non alla persone, vogliono far fallire la grecia e ci tro,mbano one more time, over and over
BRUXELLES. Ancora qualche giorno fa il segretario al Tesoro americano Tim Geithner ha criticato l'idea di introdurre una nuova tassa sulle transazioni finanziarie. L'ipotesi divide l'Unione e anche la zona euro. Ciononostante la Commissione Europea sta lavorando alacremente a un progetto che dovrebbe essere presentato a breve termine.

A metà settembre il presidente dell'esecutivo comunitario José Manuel Barroso ha avvertito che la presentazione potrebbe giungere «molto presto», forse già la settimana prossima. A Bruxelles circola una bozza di direttiva da cui emergono le prime linee guida, anche se mancano dettagli sulle aliquote che potrebbero essere applicate.


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Secondo il documento, l'imposta si applicherebbe tra le altre cose alle transazioni relative a obbligazioni, azioni, derivati (in questo caso la tassa riguarderebbe il valore nozionale) e forse alcuni contratti riguardanti le valute. Sarebbero invece esenti le contrattazioni con le banche centrali e sul mercato primario, anche per evitare di penalizzare le aste pubbliche.

L'obiettivo delle autorità comunitarie è quello «di assicurare che le istituzioni finanziarie contribuiscano in modo giusto ai costi della recente crisi»; di «creare disincentivi appropriati contro le transazioni eccessivamente rischiose» e infine di «evitare una frammentazione del mercato interno», tenuto conto del numero crescente di tasse nazionali.

Il progetto di direttiva adotta una definizione piuttosto estensiva delle istituzioni finanziarie chiamate a versare l'imposta: basta che la banca in questione abbia in qualche modo una sede o una filiale nell'Unione. Una delle possibilità allo studio è quella di applicare una tassa dello 0,1% sulle transazioni di obbligazioni e azioni.

I contratti relativi ai derivati potrebbero essere soggetti a un'ulteriore imposta dello 0,01%. Secondo la Commissione, l'imposta potrebbe essere introdotta fin dal 2014. D'altro canto, in luglio Barroso stesso aveva lanciato l'idea che la tassa potesse diventare un modo per finanziare almeno in parte il bilancio comunitario 2014-2020.

A volere la nuova imposta sulle transazioni finanziarie sono soprattutto la Germania e la Francia. A metà agosto quando il presidente Nicolas Sarkozy e il cancelliere tedesco Angela Merkel si sono incontrati a Parigi, i due paesi hanno rilanciato l'idea. Per paura di vedersi ridurre il proprio diritto d'iniziativa, la Commissione ha quindi accelerato i lavori.

In una lettera inviata a Bruxelles il 9 settembre scorso, i ministri delle Finanze tedesco e francese, Wolfgang Schäuble e François Baroin, hanno sottolineato che l'aliquota applicata deve essere bassa «per minimizzare i rischi di distorsioni ed elusioni» e hanno anche precisato che le scelte sull'uso del gettito non devono essere «una precondizione per giungere a un accordo».

Molti diplomatici sono scettici sul successo di un'iniziativa controversa. Una tassa di questo tipo dovrebbe essere globale per essere efficace, ma gli Stati Uniti sono contrari. Nella stessa Unione, Regno Unito e Svezia sono critici di fronte a tale ipotesi. Di recente, Schäuble ha quindi proposto di introdurre la tassa nella sola zona euro, quasi un esempio di cooperazione rafforzata.

Anche questa ipotesi però non sarà facile da attuare, nonostante il 65% degli europei sia favorevole a questa imposta, secondo un recente Eurobarometro. L'Olanda si è già opposta. E anche Malta rumoreggia (secondo un sondaggio, appena il 30% dei maltesi vede di buon occhio una nuova tassa sulle transazioni finanziarie).
 

Andre_Sant

Forumer storico
Greek default would destroy faith in Europe-Merkel
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Reuters - 25/09/2011 21:45:45
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BERLIN, Sept 25 (Reuters) -



Allowing Greece to default on its debt now would destroy investor confidence in the euro zone and might spark contagion like that experienced after the bankruptcy of Lehman Brothers in 2008, German Chancellor Angela Merkel said on Sunday.

"We need to take steps we can control," Merkel said, drawing a parallel between the Greek situation and that of Lehman, whose bankruptcy helped trigger the global financial crisis.

"What we can't do is destroy the confidence of all investors mid-course and get a situation where they say that if we've done it for Greece, we will also do it for Spain, for Belgium, or any other country. Then not a single person would put their money in Europe anymore."

In a one-hour interview on the euro zone crisis with the popular German talk show host Guenther Jauch, Merkel said she relied on the view of the International Monetary Fund (IMF) when assessing how to handle Greece.

As long as the IMF was convinced Greece's debt was sustainable, then she supported that position, she said.

Merkel also made clear that she did not view a parliamentary vote in Germany on Thursday on the euro zone's rescue mechanism as "make-or-brake" for her government.

Because opposition parties support giving new powers to the so-called European Financial Stability Facility (EFSF), passage is not in question.

But some German politicians have suggested that if Merkel fails to win a majority with the conservative parties in her coalition -- known in Germany as a "chancellor majority" -- she should dissolve parliament and call new elections.

"We are talking about a law here, a completely normal law. The government needs a majority. The chancellor majority is what you need when you are voted in as chancellor, or in other special personnel cases," she said. "I want my own majority and I will fight for this."

She also said she was "appalled" at a lack of progress from the Group of 20 countries in forging a consensus on regulating banks and dealing with the "too big to fail" problem.

A causa di queste bufale, ossia il default della Grecia G20: maxi piano da 3mila miliardi per il ricapitalizzare le banche - Repubblica.it, che certi media diffondono, in momenti così delicati come questi, è da irresponsabili. Probabilmente questo alimenterà ancor di più la speculazione con conseguenze prevedibili. E' assurdo voler far fallire la Grecia per salvare le banche, quando è possibile salvare entrambe evitando il discredito di un paese per farne l'agnello sacrificale. E' semplicemente immorale e credo che la Grecia non potrebbe accettare una umiliazione del genere, meglio uscire dall'euro. Tuttavia lo stesso Venizelos, dopo la bufala ha emesso un comunicato affermando che Il Paese, ha assicurato Venizelos, e' ''pronto a prendere le iniziative necessarie, qualsiasi costo politico questo richiedano''. Del resto il fallimento della Grecia, per volontà sostanziale degli USA, sarebbe uno screditamento palese delle istituzioni europee ed in primis della BCE.
Venizelos, non siamo capro espiatorio Ue - Economia - ANSA.it



alla luce della news della merkel che dice chiaramente anche adesso che non c'è intenzione di fare andare la grecia, perchè altrimenti ogni investitore dirà che se lo abbiamo fatto con la grecia lo possiamo fare con gli altri e nessuno investirà piu nulla in eurozona (cosa che io dico da settimane..), ritengo a maggior ragione che i giornalisti di repubblica traggano autonomamente le loro conclusioni.


Il punto è che il g20 sta mettendo a disposizione misure straordinarie a favore di banche e altre nazioni.

Maliziosamente repubblica dice: lo fanno perchè così tanti saluti alla grecia.

MA NON E' VERO. E' una loro deduzione, per altro erronea e non basata su alcun fondamento.

E' ovvio che le istituzioni europee devono sia non lasciare andare la grecia, sia tenere in piedi la liquidità delle banche e degli altri stati.


Sarebbe un controsenso e nessuna misura straordinaria basterebbe

Le istituzioni europee stanno semplicemente agendo su piu' fronti.
Ma ad oggi ribadiscono (sia Merkel che Venizelos) che si persegue l'obiettivo del 21 luglio, che alla fine è già pronto e disponibile.

ciao
 

fenox

Forumer storico
alla luce della news della merkel che dice chiaramente anche adesso che non c'è intenzione di fare andare la grecia, perchè altrimenti ogni investitore dirà che se lo abbiamo fatto con la grecia lo possiamo fare con gli altri e nessuno investirà piu nulla in eurozona (cosa che io dico da settimane..), ritengo a maggior ragione che i giornalisti di repubblica traggano autonomamente le loro conclusioni.


Il punto è che il g20 sta mettendo a disposizione misure straordinarie a favore di banche e altre nazioni.

Maliziosamente repubblica dice: lo fanno perchè così tanti saluti alla grecia.

MA NON E' VERO. E' una loro deduzione, per altro erronea e non basata su alcun fondamento.

E' ovvio che le istituzioni europee devono sia non lasciare andare la grecia, sia tenere in piedi la liquidità delle banche e degli altri stati.


Sarebbe un controsenso e nessuna misura straordinaria basterebbe

Le istituzioni europee stanno semplicemente agendo su piu' fronti.
Ma ad oggi ribadiscono (sia Merkel che Venizelos) che si persegue l'obiettivo del 21 luglio, che alla fine è già pronto e disponibile.

ciao

:up: è così!
 

Andre_Sant

Forumer storico


Anche questa ipotesi però non sarà facile da attuare, nonostante il 65% degli europei sia favorevole a questa imposta, secondo un recente Eurobarometro. L'Olanda si è già opposta. E anche Malta rumoreggia (secondo un sondaggio, appena il 30% dei maltesi vede di buon occhio una nuova tassa sulle transazioni finanziarie).


e anche l'italia non la vuole.
cmq è fondamentalmente totalmente inattuabile.
 
Stato
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