Grecia, il governo pensa
ad un rinvio delle elezioni
L'ipotesi avanzata dal ministro dell'Ambiente ad un settimanale tedesco. "Sarebbe una cosa buona se l'esecutivo avesse più tempo a disposizione" per far vedere che le cose stanno cambiando
Il primo ministro greco Lucas Papademos (lapresse)-repubblica
ATENE - Il governo greco sta verificando la possibilità di posticipare le elezioni parlamentari previste per il prossimo aprile. Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Giorgos Papakonstantinou in un'intervista che sarà pubblicata domani dal settimanale Die Zeit.
"Sarebbe una cosa buona se il governo di Lucas Papademos avesse più tempo a disposizione. La gente deve poter avere la sensazione che le cose stanno cambiando", ha aggiunto il ministro Papakonstantinou, che in passato ha guidato il dicastero delle Finanze.
Il fatto che si arrivi a un rinvio dipende però dai partner di coalizione, dal partito di centrodestra Nuova Democrazia, ha spiegato il politico socialdemocratico del Pasok.
Papakonstantinou ha chiesto inoltre che vengano riconosciuti gli sforzi che stanno compiendo i greci e il governo: "Alcuni osservatori non capiscono quanto sia difficile riformare completamente un Paese. Ed è quello che stiamo facendo: riformiamo tutto, il sistema fiscale, pensionistico, il mercato del lavoro".
Intanto sono stati resi noti i tagli decisi dal governo greco e che il Parlamento voterà la prossima settimana, tagli per un totale di 3,18 miliardi di euro. Eccoli di seguito.
- 537 milioni di euro di tagli a fondi salute e pensioni, di cui 500 milioni provengono dalla nuova organizzazione del sistema sanitario di assistenza primaria, 15 dal finanziamento alla compagnia telefonica Ote, 21 al finanziamento della compagnia di energia pubblica - 200 milioni di euro
di tagli ai costi operativi dei ministeri - 400 milioni di tagli alle spese del ministero della Difesa, di cui 300 in appalti e 100 in costi operativi - 386 milioni di tagli alle pensioni
- 576 milioni di tagli alle spese farmaceutiche - 50 milioni di tagli agli straordinari dei medici ospedalieri - 43 milioni di tagli ai sussidi alle famiglie con più di tre figli - 25 milioni di tagli ai finanziamenti al ministero di Cultura e turismo - 86 milioni di tagli alle spese del ministero dell'Agricoltura e dell'alimentazione, di cui 26 in sussidi e 60 in compensazioni - 80 milioni di tagli alle spese per educazione e insegnanti, e ai sussidi a ricerca e tecnologia - 70 milioni di tagli a spese elettorali - 59 milioni di tagli ai finanziamenti alle municipalità - 66 milioni di tagli alle spese del ministero delle Finanze per le pensioni statali -
205 milioni di tagli ai salari statali - 400 milioni di tagli al bilancio degli investimenti pubblici - 3 milioni di tagli ai salari delle aziende di servizio pubblico.
(22 febbraio 2012)