Le clausole vessatorie nell'informativa bancaria.
Il 5/03 sono andato in banca per l'invito inviatomi nella mia area riservata, letto il 4/03. L'addetto mi ha consegnato tre fogli d'informativa in cui praticamente riassumeva, non sempre correttamente, i termini e le codizioni dello swap. Tra l'altro nell'informativa si legge che se le adesioni raggiungono almeno il 90% non è certa la sorte dei bond non scambiati. A parte il fatto che tale affermazione non è esatta in quanto nel comunicato stampa del ministero greco si dice il contrario, ossia che se l'adesione riggiunge il 90% si procede allo scambio rispetto a tutti i bond, non solo rispetto a quelli offerti volontariamente. Quindi nel caso in questione la sorte è certa, ossia lo scambio forzoso per tutti i bondisti.
Ora, tacendo dell'errata informazione, dire che la "sorte dei bond non è certa" è una classica norma vessatoria per trasformare lo swap da legalmente violontario in sostanzialmente obbligatorio.
Io comunque ho rilasciato la seguente dichiarazione: "non rispondo all'offerta di scambio poichè non dispongo dell'informazione accurata e del tempo necessario per valutare le conseguenze dell'offerta stessa". Infatti l'informativa è inaccurata, almeno per la clausola vessatoria, il tempo non era sufficiente (solo 36 ore), per valutare adeguatamente la proposta.
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